L'apertura dei mercati
Tim ancora in forte calo a Piazza Affari
Dopo il tentativo di recupero di ieri Tim torna a perdere terreno in Borsa (-5%). Oggi la pubblicazione dei dati sull’inflazione Ue e Usa, i mercati non sembrano aver risentito della condanna di Trump
di Antonio Cardarelli 31 Maggio 2024 09:14
Nell’ultima seduta del mese i listini europei aprono leggermente in positivo. Il Ftse Mib, nonostante il nuovo crollo di Tim, guadagna lo 0,2%.
Nell’ultima seduta di Borsa del mese di maggio l’attenzione è tutta per i dati sull’inflazione in arrivo nell’Unione europea (ore 11) e negli Usa (ore 14,30). Quest’ultima, in particolare, assume un valore importante in vista delle prossime decisioni di politica monetaria della Fed, che sembra propensa a rimandare il taglio dopo gli ultimi dati economici. Discorso diverso, invece, per la Bce, praticamente certa di effettuare un primo taglio dei tassi nella riunione del 6 giugno.
A Piazza Affari occhi puntati su Tim (TIT) dopo il via libera dell’Antitrust europeo alla cessione della rete NetCo al fondo americano Kkr. Secondo l’Autorità la nuova concentrazione non pone problemi sotto il profilo della concorrenza per l’accesso alla banda larga. Tuttavia, come riportato dall’agenzia Radiocor, gli operatori alternativi (Olo) potrebbero valutare un esposto sia all'Antitrust italiano sia alla DgComp europea.
A Wall Street arriva lo scossone Trump. L’ex presidente e prossimo candidato alla presidenza è stato condannato nel processo sui pagamenti a Stormy Daniels. Una sentenza che non pregiudica formalmente la corsa alla Casa Bianca, ma potrebbe far perdere voti a Trump. Intanto le azioni Trump Media, nella seduta di ieri, hanno perso il 9% mentre sulla Borsa Usa va registrato anche il crollo di Salesforce: -20% dopo ricavi inferiori alle attese. In Asia chiusura positiva per l’indice Nikkei di Tokyo (+1,14%) mentre le Borse cinesi viaggiano intorno alla parità dopo il rallentamento a maggio del pmi manifatturiero, che si è attestato a 49,5 punti (contro i 50,4 punti di aprile).
Sul fronte dei cambi, prosegue la debolezza dell'euro che vale 1,081 dollari (da 1,084 di ieri). Ancora in lieve calo il prezzo del petrolio, dopo un aumento a sorpresa delle scorte di benzina negli Usa. Il Wti di luglio cede così lo 0,21% a 77,77 dollari al barile e il Brent di pari scadenza si attesta a 81,82 dollari (-0,06%). Scende anche il gas ad Amsterdam dell'1,2% attestandosi a 34,9 euro al MWh.
INFLAZIONE IN PRIMO PIANO
Nell’ultima seduta di Borsa del mese di maggio l’attenzione è tutta per i dati sull’inflazione in arrivo nell’Unione europea (ore 11) e negli Usa (ore 14,30). Quest’ultima, in particolare, assume un valore importante in vista delle prossime decisioni di politica monetaria della Fed, che sembra propensa a rimandare il taglio dopo gli ultimi dati economici. Discorso diverso, invece, per la Bce, praticamente certa di effettuare un primo taglio dei tassi nella riunione del 6 giugno.
TIM SOTTO I RIFLETTORI
A Piazza Affari occhi puntati su Tim (TIT) dopo il via libera dell’Antitrust europeo alla cessione della rete NetCo al fondo americano Kkr. Secondo l’Autorità la nuova concentrazione non pone problemi sotto il profilo della concorrenza per l’accesso alla banda larga. Tuttavia, come riportato dall’agenzia Radiocor, gli operatori alternativi (Olo) potrebbero valutare un esposto sia all'Antitrust italiano sia alla DgComp europea.
A WALL STREET SCOSSONE TRUMP
A Wall Street arriva lo scossone Trump. L’ex presidente e prossimo candidato alla presidenza è stato condannato nel processo sui pagamenti a Stormy Daniels. Una sentenza che non pregiudica formalmente la corsa alla Casa Bianca, ma potrebbe far perdere voti a Trump. Intanto le azioni Trump Media, nella seduta di ieri, hanno perso il 9% mentre sulla Borsa Usa va registrato anche il crollo di Salesforce: -20% dopo ricavi inferiori alle attese. In Asia chiusura positiva per l’indice Nikkei di Tokyo (+1,14%) mentre le Borse cinesi viaggiano intorno alla parità dopo il rallentamento a maggio del pmi manifatturiero, che si è attestato a 49,5 punti (contro i 50,4 punti di aprile).
MATERIE PRIME E VALUTE
Sul fronte dei cambi, prosegue la debolezza dell'euro che vale 1,081 dollari (da 1,084 di ieri). Ancora in lieve calo il prezzo del petrolio, dopo un aumento a sorpresa delle scorte di benzina negli Usa. Il Wti di luglio cede così lo 0,21% a 77,77 dollari al barile e il Brent di pari scadenza si attesta a 81,82 dollari (-0,06%). Scende anche il gas ad Amsterdam dell'1,2% attestandosi a 34,9 euro al MWh.
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