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I quattro temi azionari segnalati da Wellington Management

Andrew Heiskell vede opportunità per i gestori attivi nel mercato azionario al di fuori dei "Magnifici 7", in primo piano small e mid cap Usa e Borsa giapponese

di Leo Campagna 4 Giugno 2024 07:55

financialounge -  Andrew Heiskell mercati wellington management
Mentre il 2024 ha finora visto proseguire in Borsa il trend delineato alla fine dello scorso anno, sembrano pronti a dare soddisfazione temi d’investimento semi-nascosti nel 2023. Lo rivela Andrew Heiskell, Equity Strategist di Wellington Management che, in particolare, segnala quattro temi azionari per i prossimi mesi a cominciare da un mercato azionario meno concentrato.

UN MERCATO AZIONARIO MENO CONCENTRATO


Storicamente i mercati tendono a evidenziare una crescente concentrazione nelle fasi di incertezza economica che, con il suo successivo graduale attenuarsi, lascia spazio al miglioramento dell’ampiezza del mercato. “Questa dinamica è esattamente ciò che stiamo osservando oggi con il cambiamento delle previsioni da atterraggio duro ad atterraggio morbido e, forse, persino a un’ipotesi di nessun atterraggio” riferisce Heiskell.

DAI ‘MAGNIFICI 7’ AI ‘MAGNIFICI 5’


Il suo riferimento è ai “Magnifici 7” (Amazon, Alphabet-Google, Apple, Microsoft, Meta Platform, Nvidia, Tesla) che a inizio 2023 rappresentavano meno del 20% dell’Indice S&P 500 per raggiungere oggi quasi il 30% dell’indice. Nel frattempo, il gruppo si è ridotto ai “Magnifici 5” perché i dati di bilancio di Apple e Tesla hanno deluso le aspettative. “Prevediamo che la crescente ampiezza del mercato osservata a fine 2023 possa proseguire nel corso del 2024, grazie al miglioramento dei rendimenti dell’S&P ‘493’ e dei titoli a piccola e media capitalizzazione” specifica il manager di Wellington Management.

LE SMALL E MID CAP USA TORNANO AL CENTRO DELLA SCENA


A questo proposito, e siamo al secondo tema, tornano al centro della scena negli USA le piccole capitalizzazioni. Se le previsioni di una crescita modesta e di un calo dell’inflazione e dei tassi di interesse fossero confermate, i principali favoriti risulterebbero i titoli small e mid cap. “Hanno accusato fortissimi ritardi nel 2023 e sottoperformato in modo significativo rispetto agli indici per gran parte degli ultimi 13 anni: le small cap non erano mai state tanto sottovalutate rispetto alle large cap dai tempi della bolla delle dot com” spiega Heiskell. Inoltre, alla luce anche della minore copertura degli analisti azionari e dell’aumento delle contrattazioni di ETF, a sfruttare al meglio le opportunità saranno soprattutto i gestori attivi.

CERCARE OPPORTUNITA’ NEL ‘VALUE’


Anche il segmento ‘value’ ha accusato un pesante ritardo nel 2023 e per gran parte dell’ultimo decennio. “L’andamento del mercato ha spinto i portafogli verso lo stile growth, esponendoli al rischio di inversione. Questo rende oggi i titoli value un’interessante combinazione di potenziale di guadagno e diversificazione dei portafogli. Le allocazioni value possono essere orientate verso opportunità di qualità, tematiche o individuali oppure, per gli investitori alla ricerca di reddito in un contesto di calo dei tassi, verso i dividendi” argomenta il manager di Wellington Management.

L’INVERSIONE DI TENDENZA DEL GIAPPONE


Infine, ma non per importanza, Heiskell segnala il tema azionario del Giappone la cui economia, dopo essere rimasta stagnante per circa 30 anni, evidenzia una crescita del PIL  nominale compresa fra il 3% e il 5%. A sostenere il sentiment di mercato sono le riforme del mondo corporate, con le aziende nipponiche sempre più focalizzate sul rendimento del capitale: un trend che dovrebbe proseguire per diversi anni. “Nonostante i guadagni realizzati da inizio anno, il mercato azionario giapponese rimane attestato sulla valutazione mediana degli ultimi 20 anni, prezzato a due terzi rispetto ai multipli degli USA. Un livello d’ingresso interessante in un rally che continua a essere trainato dai fondamentali” conclude l’Equity Strategist di Wellington Management.

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