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La Bce resterà dipendente dai dati e anche dalla Fed dopo il primo taglio dei tassi

Gli esperti di Fidelity International, Columbia Threadneedle, UBS Global WM e abrdn formulano previsioni sulle prossime mosse dopo l’avvio del ciclo di allentamento con il ribasso di 25 punti base

di Virgilio Chelli 7 Giugno 2024 10:38

financialounge -  abrdn Columbia Threadneedle Investments Fidelity International UBS Global Wealth Management
Come previsto, la Bce ha dato il via al ciclo di riduzione dei tassi tagliando di 25 punti base citando la maggior fiducia nel processo di disinflazione e del rafforzamento della trasmissione monetaria, con le previsioni sulla crescita riviste al rialzo per il 2024, ma sotto il trend, come anche quelle sull'inflazione per il 2024 e il 2025. Le grandi case d’investimento vedono una banca centrale che resterà dipendente dai dati nelle prossime mosse, che dipenderanno anche dalle decisioni della Fed Americana.

BCE CAUTA E DIPENDENTE DAI DATI E DALLA FED


Salman Ahmed, Global Head of Macro and Strategic Asset Allocation di Fidelity International, sottolinea che la BCE si è astenuta dall'impegnarsi a effettuare ulteriori tagli futuri mantenendo una posizione dipendente dai dati rilevando che probabilmente i membri del Consiglio rimarranno cauti, alla luce delle recenti sorprese al rialzo su salari e inflazione. Per questo secondo Ahmed un taglio a luglio sembra chiaramente fuori discussione e la traiettoria dei tassi dipenderà dall'evoluzione dei dati e dalla Fed, che a suo avviso non farà tagli quest'anno per la persistenza dell'inflazione.

POLITICA DESTINATA A RESTARE ACCOMODANTE MA RESTRITTIVA


David Chappell, Senior Fixed Income Portfolio Manager di Columbia Threadneedle Investments, osserva che le previsioni della BCE per crescita ed inflazione sono state marginalmente aumentate, nonostante i progressi, mentre le pressioni sui prezzi interni ancora “forti” e i salari “elevati”, daranno la possibilità, se necessario, di mantenere la politica a livelli “significativamente” restrittivi e all’interno di una linea accomodante. Sebbene i salari siano un indicatore molto ritardato, secondo Chappell alcuni membri della BCE vorranno vedere progressi significativi prima di un altro taglio, mentre altri vorrebbero che anche la Fed inizi il ciclo di normalizzazione prima di che sia troppo tardi.

LA LIQUIDITA’ NON E’ PIU’ UN’OPZIONE VANTAGGIOSA


Secondo Dean Turner, Chief Eurozone e UK Economist di UBS Global Wealth Management, il taglio dei tassi ampiamente previsto sarà un sollievo per l'economia dell'Eurozona, mentre le prospettive di inflazione indicano ulteriori riduzioni in corso d'anno. Turner avverte che la tempistica della prossima mossa è incerta e dipenderà dai dati, ma con il processo disinflazionistico saldamente in corso, la BCE e altre banche centrali dovrebbero sentirsi abbastanza sicura di allentare, probabilmente al ritmo di un taglio a trimestre fino al 2025. Ora priorità fondamentale per gli investitori è la gestione della liquidità, i cui rendimenti attuali non saranno disponibili ancora per molto, per cui Turner è favorevole a ridurla a favore di investimenti che possono offrire rendimenti più duraturi, come obbligazioni di qualità.

VERSO UN MANTENIMENTO DEI TASSI A LUGLIO


Anche Felix Feather, Economista di abrdn, riiene che cautela e dipendenza dai dati guideranno la BCE. Dopo il primo taglio, l'attenzione si sposta sulla possibile traiettoria di ulteriori ribassi ma i funzionari della banca centrale non si sbilanciano, sottolineando dipendenza dai dati e flessibilità, con una dichiarazione chiara: il Direttivo non intende pre-impegnarsi a seguire un particolare percorso. Feather osserva che la BCE disporrà di pochi dati aggiuntivi prima di luglio, non saranno disponibili quelli sulla crescita dei salari nel secondo trimestre, per cui ritiene che la rinnovata enfasi sulla dipendenza dai dati sia coerente con l’auspicio di abrdn che il tasso di deposito sia mantenuto al 3,75% a luglio.

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