Voto e mercati
L’impatto delle elezioni europee su spread sovrani e valute: l’analisi dei gestori
In Francia maggiore instabilità dopo lo scioglimento dell’Assemblea Nazionale, ma la decisione di Macron potrebbe avere conseguenza anche sui titoli sovrani dei Paesi più deboli dell’Eurozona
di Antonio Cardarelli 10 Giugno 2024 15:11
I mercati europei hanno reagito negativamente all’esito delle elezioni dell’8 e 9 giugno, anche se le perdite sono state in parte recuperate nel corso della giornata. Inoltre, l’euro ha perso terreno nei confronti del dollaro e delle altre valute. L’indice più pesante è stato quello francese. Il CAC 40 di Parigi ha perso oltre il 2% dopo i primi scambi, zavorrato principalmente dalle grandi banche, per poi tornare in area -1,5%. L’annuncio delle elezioni anticipate fatto da Macron dopo l’exploit dell’estrema destra ha colto di sorpresa l’opinione pubblica francese. Ma cosa potrebbe succedere nelle prossime settimane, prima e dopo la data del 30 giugno? Ecco cosa ne pensano alcune case di investimento.
“C'è una notevole incertezza riguardo alle prossime elezioni. Non è infatti chiaro se il partito di estrema destra Rassemblement National possa ottenere una maggioranza di governo in questo momento. La mancata formazione di un governo guidato dal Rassemblement National potrebbe comunque rendere il centro-destra di Macron l'unica soluzione praticabile”, commenta Axel Botte, Head of Market Strategy, Ostrum AM, affiliata di Natixis IM. L’esperto ricorda l’importanza di queste elezioni in vista delle presidenziali del 2027 e sottolinea come l’annuncio delle elezioni anticipate abbia avuto un impatto maggiore rispetto all'ultima decisione di S&P di declassare il rating francese ad AA-.
Secondo Lizzy Galbraith, Political Economist di abrdn, le elezioni potrebbero indebolire ulteriormente la presidenza Macron, accentuando le difficoltà incontrate nell'approvare le leggi durante il proprio attuale mandato. Con la sua mossa Macron spera di unificare i voti dell’opposizione contro l’ascesa di RN, ma secondo Galbraith “con la sua bassa popolarità personale si trova di fronte a una battaglia in salita”. Tuttavia, alla luce del sistema uninominale maggioritario secco usato per eleggere l’Assemblea francese, il risultato del Rassemblement National potrebbe essere meno eclatante del previsto.
Elliot Hentov, Head of Macro Policy Research di State Street Global Advisors, evidenzia gli impatti per il rischio sovrano in Francia. Il premio potrebbe salire visto l’elevato deficit, ma ciò potrebbe impattare anche sui bond sovrani degli altri Paesi più deboli dell’Eurozona. Giacomo Calef, Country Head Italia, NS Partners, si concentra sul calo dell’euro rispetto al dollaro e sugli impatti sugli spread. “L'incertezza politica e le preoccupazioni sugli orientamenti futuri dell'Unione Europea, accentuate dall’instabilità politica in Paesi come Francia e Germania, stanno contribuendo ad un aumento dello spread: questo incremento riflette un maggior rischio associato agli investimenti nei titoli di stato di Paesi fortemente indebitati rispetto a quelli di Paesi più stabili”, commenta l’esperto.
"Sul tasso di cambio potremmo avere nel breve una sottoperformance dell'euro rispetto alle altre valute. Tuttavia, nel caso in cui i dot-plot della Fed dovessero segnalare alla prossima riunione 2 tagli per il 2024, ci aspettiamo nuovamente un recupero", commenta Luigi de Bellis, co-Head ufficio studi di Equita Sim. "Complessivamente il primo raggruppamento nel nuovo parlamento europeo rimarrà il Ppe (Partito Popolare Europeo) che dovrebbe avere incrementato il numero di seggi (da 178 a 189), mentre scendono liberali e verdi”, prosegue. In Italia, invece, la situazione è meno incerta perché l’esito del voto ha rafforzato la posizione del premier Meloni.
NATIXIS: IMPATTO MAGGIORE RISPETTO AL RATING
“C'è una notevole incertezza riguardo alle prossime elezioni. Non è infatti chiaro se il partito di estrema destra Rassemblement National possa ottenere una maggioranza di governo in questo momento. La mancata formazione di un governo guidato dal Rassemblement National potrebbe comunque rendere il centro-destra di Macron l'unica soluzione praticabile”, commenta Axel Botte, Head of Market Strategy, Ostrum AM, affiliata di Natixis IM. L’esperto ricorda l’importanza di queste elezioni in vista delle presidenziali del 2027 e sottolinea come l’annuncio delle elezioni anticipate abbia avuto un impatto maggiore rispetto all'ultima decisione di S&P di declassare il rating francese ad AA-.
ABRDN: L’AZZARDO DI MACRON
Secondo Lizzy Galbraith, Political Economist di abrdn, le elezioni potrebbero indebolire ulteriormente la presidenza Macron, accentuando le difficoltà incontrate nell'approvare le leggi durante il proprio attuale mandato. Con la sua mossa Macron spera di unificare i voti dell’opposizione contro l’ascesa di RN, ma secondo Galbraith “con la sua bassa popolarità personale si trova di fronte a una battaglia in salita”. Tuttavia, alla luce del sistema uninominale maggioritario secco usato per eleggere l’Assemblea francese, il risultato del Rassemblement National potrebbe essere meno eclatante del previsto.
STATE STREET: LE CONSEGUENZE SUI BOND EUROPEI
Elliot Hentov, Head of Macro Policy Research di State Street Global Advisors, evidenzia gli impatti per il rischio sovrano in Francia. Il premio potrebbe salire visto l’elevato deficit, ma ciò potrebbe impattare anche sui bond sovrani degli altri Paesi più deboli dell’Eurozona. Giacomo Calef, Country Head Italia, NS Partners, si concentra sul calo dell’euro rispetto al dollaro e sugli impatti sugli spread. “L'incertezza politica e le preoccupazioni sugli orientamenti futuri dell'Unione Europea, accentuate dall’instabilità politica in Paesi come Francia e Germania, stanno contribuendo ad un aumento dello spread: questo incremento riflette un maggior rischio associato agli investimenti nei titoli di stato di Paesi fortemente indebitati rispetto a quelli di Paesi più stabili”, commenta l’esperto.
EQUITA: SITUAZIONE STABILE IN ITALIA
"Sul tasso di cambio potremmo avere nel breve una sottoperformance dell'euro rispetto alle altre valute. Tuttavia, nel caso in cui i dot-plot della Fed dovessero segnalare alla prossima riunione 2 tagli per il 2024, ci aspettiamo nuovamente un recupero", commenta Luigi de Bellis, co-Head ufficio studi di Equita Sim. "Complessivamente il primo raggruppamento nel nuovo parlamento europeo rimarrà il Ppe (Partito Popolare Europeo) che dovrebbe avere incrementato il numero di seggi (da 178 a 189), mentre scendono liberali e verdi”, prosegue. In Italia, invece, la situazione è meno incerta perché l’esito del voto ha rafforzato la posizione del premier Meloni.
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