L'apertura dei mercati
Borse deboli dopo le indicazioni Fed sui tassi
Nella riunione di ieri la Federal Reserve ha lasciato invariati i tassi di interesse e ha previsto un solo taglio nel 2024. A Wall Street nuovi record con Apple in evidenza, a Piazza Affari occhi puntati su Tim dopo la promozione di Moody's
di Antonio Cardarelli 13 Giugno 2024 09:10
Le Borse europee aprono in modo cauto all'indomani del meeting Fed. Il Ftse Mib di Piazza Affari cede lo 0,3% mentre il titolo Tim guadagna oltre l'1% dopo la decisione di Moody's di alzare il rating. In rosso anche gli altri principali listini europei.
Wall Street ha reagito con nuovi record alla decisione della Fed di lasciare i tassi invariati. Come atteso, la banca centrale americana ha mantenuto i tassi al 5,25%-5,50% lasciando presagire un solo taglio di 25 punti base nel corso del 2024 contro i tre previsti a marzo. Tuttavia, l’inflazione di maggio rimasta invariata mese su mese e il leggero calo di quella annuale (+3,3% contro stime di +3,4%) sembrano aver dato fiducia all’azionario Usa.
Nella seduta di ieri è proseguita la corsa di Apple, che dopo il +7,26% di martedì ha messo a segno un ulteriore rialzo del 2,85% grazie alle novità sul fronte dell’intelligenza artificiale. Continua a correre anche Nvidia (+3,54%) ma a spiccare è stata Oracle, in rialzo del 13,3% dopo aver annunciato collaborazione con Google e OpenAI.
Sui mercati asiatici chiusura in calo per la Borsa di Tokyo, gravata dai cali dei titoli automobilistici e assicurativi, mentre cresce la cautela in vista della decisione politica della Banca del Giappone in agenda domani. L'Indice Nikkei ha accusato una flessione dello 0,4%, attestandosi a 38.720,47 punti. Shanghai in rosso a poco dalla chiusura, mentre l’indice Hang Seng guadagna lo 0,4%. Sul listino di Hong Kong in evidenza BYD (+8,8%) nonostante i dazi aggiuntivi decisi dall’Unione europea sulle auto elettriche cinesi.
L'euro scende a quota 1,08 dollari, mentre scambia a 169,8 yen. I futures sul petrolio hanno ceduto i guadagni dopo che i dati governativi hanno mostrato un aumento inaspettato delle scorte di greggio e benzina negli Stati Uniti. Il Brent agosto è in calo dello 0,4% a 82,27 dollari al barile, e il Wti di pari scadenza dello 0,4% a 77,9 dollari. In progresso del 2,5% il gas naturale scambiato ad Amsterdam a 36,2 euro al megawattora.
LA FED NON TOCCA I TASSI
Wall Street ha reagito con nuovi record alla decisione della Fed di lasciare i tassi invariati. Come atteso, la banca centrale americana ha mantenuto i tassi al 5,25%-5,50% lasciando presagire un solo taglio di 25 punti base nel corso del 2024 contro i tre previsti a marzo. Tuttavia, l’inflazione di maggio rimasta invariata mese su mese e il leggero calo di quella annuale (+3,3% contro stime di +3,4%) sembrano aver dato fiducia all’azionario Usa.
APPLE CONTINUA A CORRERE
Nella seduta di ieri è proseguita la corsa di Apple, che dopo il +7,26% di martedì ha messo a segno un ulteriore rialzo del 2,85% grazie alle novità sul fronte dell’intelligenza artificiale. Continua a correre anche Nvidia (+3,54%) ma a spiccare è stata Oracle, in rialzo del 13,3% dopo aver annunciato collaborazione con Google e OpenAI.
SPRINT DI BYD A HONG KONG
Sui mercati asiatici chiusura in calo per la Borsa di Tokyo, gravata dai cali dei titoli automobilistici e assicurativi, mentre cresce la cautela in vista della decisione politica della Banca del Giappone in agenda domani. L'Indice Nikkei ha accusato una flessione dello 0,4%, attestandosi a 38.720,47 punti. Shanghai in rosso a poco dalla chiusura, mentre l’indice Hang Seng guadagna lo 0,4%. Sul listino di Hong Kong in evidenza BYD (+8,8%) nonostante i dazi aggiuntivi decisi dall’Unione europea sulle auto elettriche cinesi.
VALUTE E PETROLIO
L'euro scende a quota 1,08 dollari, mentre scambia a 169,8 yen. I futures sul petrolio hanno ceduto i guadagni dopo che i dati governativi hanno mostrato un aumento inaspettato delle scorte di greggio e benzina negli Stati Uniti. Il Brent agosto è in calo dello 0,4% a 82,27 dollari al barile, e il Wti di pari scadenza dello 0,4% a 77,9 dollari. In progresso del 2,5% il gas naturale scambiato ad Amsterdam a 36,2 euro al megawattora.
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