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Invesco: outlook positivo per azionario indiano e intelligenza artificiale
Nella seconda metà dell’anno, la politica monetaria sarà ancora al centro dell’attenzione degli investitori. Opportunità nel credito privato e tra le commodity focus sull’oro ma anche il rame potrebbe aumentare di valore grazire alla transizione energetica
di Fabrizio Arnhold 17 Giugno 2024 15:09
La politica monetaria dei prossimi mesi sarà più accomodante. “Probabilmente la prossima banca centrale che taglierà i tassi darà la BoE ma anche la Fed inizierà a luglio o al più tardi a settembre”, commenta Paul Jackson, Global Head of Asset Allocation Research Invesco, durante il mid-year investment outlook. “Se la Federal Reserve non dovesse iniziare a tagliare i tassi, potrebbe essere un problema perché con le elezioni in programma si finirebbe a novembre”. Nei prossimi dodici mesi, Invesco si attende quattro o cinque interventi delle banche centrali.
L’intelligenza artificiale potrebbe mitigare l’inflazione? “Esiste un grande potenziale e abbiamo già visto come l’AI si stia diffondendo in diversi settori”, spiega Kristina Hooper, Chief Global Market Stategist Invesco. “Ci sono delle perplessità sull’impatto dell’intelligenza artificiale ma la forza è assolutamente positiva”. Per Invesco anche il private credit, nei prossimi mesi, potrà offrire rendimenti interessanti.
Nell’ultimo periodo le commodity hanno messo a segno una crescita decisa. “Le valutazioni di oro, argento, rame sono cresciute con aumenti tra il 15% e il 30% - prosegue Paul Jackson -. I motivi sono diversi. Il rame è un tipico metallo ciclico, quando l’economia va forte, tende a salire e i mercati vanno verso ulteriori rialzi nella seconda metà dell’anno. Ma il rame è un metallo importante anche per la net zero”. L’altro grande protagonista dei rialzi recenti è stato l’oro. Per Jackson, le banche centrali hanno acquistato molto oro, soprattutto quella della Russia. Le tensioni geopolitiche in Medio Oriente hanno contribuito al rally, anche se è “difficile pensare che le valutazioni, già care, possono restare a questi livelli”.
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Passando ai mercati emergenti, recentemente l’India si sta mettendo in mostra. La Cina si sta riprendendo, dopo un inizio di anno difficile. “A novembre dello scorso anno, la capitalizzazione di mercato dell’India era vicino a 4 trilioni di dollari”, spiega Shekhar Sambhshivan, Investment Director Indian Equities di Invesco. “La scorsa settimana ha raggiunto 5 trilioni di dollari. Quindi, nonostante i flussi in uscita, anche verso la Cina, la capitalizzazione di mercato indiana e il mercato complessivo sono aumentati in modo significativo negli ultimi mesi”. Una spinta ulteriore al mercato indiano potrebbe essere rappresentata dai giovani indiani: “Sono ambiziosi, risparmiano meno, investono si più, consumano di più – prosegue Sambhshivan -. Sono loro che investono e forse forniscono liquidità”. L’outlook per l’India resta positivo nei prossimi mesi.
INTELLIGENZA ARTIFICIALE FORZA POSITIVA
L’intelligenza artificiale potrebbe mitigare l’inflazione? “Esiste un grande potenziale e abbiamo già visto come l’AI si stia diffondendo in diversi settori”, spiega Kristina Hooper, Chief Global Market Stategist Invesco. “Ci sono delle perplessità sull’impatto dell’intelligenza artificiale ma la forza è assolutamente positiva”. Per Invesco anche il private credit, nei prossimi mesi, potrà offrire rendimenti interessanti.
COMMODITY, NON C’È SOLO L’ORO
Nell’ultimo periodo le commodity hanno messo a segno una crescita decisa. “Le valutazioni di oro, argento, rame sono cresciute con aumenti tra il 15% e il 30% - prosegue Paul Jackson -. I motivi sono diversi. Il rame è un tipico metallo ciclico, quando l’economia va forte, tende a salire e i mercati vanno verso ulteriori rialzi nella seconda metà dell’anno. Ma il rame è un metallo importante anche per la net zero”. L’altro grande protagonista dei rialzi recenti è stato l’oro. Per Jackson, le banche centrali hanno acquistato molto oro, soprattutto quella della Russia. Le tensioni geopolitiche in Medio Oriente hanno contribuito al rally, anche se è “difficile pensare che le valutazioni, già care, possono restare a questi livelli”.
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Passando ai mercati emergenti, recentemente l’India si sta mettendo in mostra. La Cina si sta riprendendo, dopo un inizio di anno difficile. “A novembre dello scorso anno, la capitalizzazione di mercato dell’India era vicino a 4 trilioni di dollari”, spiega Shekhar Sambhshivan, Investment Director Indian Equities di Invesco. “La scorsa settimana ha raggiunto 5 trilioni di dollari. Quindi, nonostante i flussi in uscita, anche verso la Cina, la capitalizzazione di mercato indiana e il mercato complessivo sono aumentati in modo significativo negli ultimi mesi”. Una spinta ulteriore al mercato indiano potrebbe essere rappresentata dai giovani indiani: “Sono ambiziosi, risparmiano meno, investono si più, consumano di più – prosegue Sambhshivan -. Sono loro che investono e forse forniscono liquidità”. L’outlook per l’India resta positivo nei prossimi mesi.
