L'analisi

Le banche europee continueranno a offrire maggior valore anche se a valutazioni alte

Columbia Threadneedle, in un’analisi di Rosalie Pinkney e Paul Smillie, sottolinea i fattori sempre a favore delle banche europee, anche col trend in calo dei tassi, e la minor esposizione degli Usa all’immobiliare commerciale

di Stefano Caratelli 17 Giugno 2024 17:18

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Nel complesso, le prospettive di base per il settore bancario europeo nei prossimi due anni rimarranno sostanzialmente stabili. Un atterraggio morbido dell'economia, incoraggianti previsioni sulla redditività degli istituti nonostante l'aspettativa di tassi più bassi, e la ripresa dei prestiti confermano questo scenario. In termini di bilanci, il capitale dovrebbe rimanere solido e, anche se gli indicatori di qualità degli attivi potrebbero peggiorare, si tratterebbe più che altro di una normalizzazione. L'offerta sarà probabilmente più bilanciata e, benché le valutazioni rimangano elevate, in considerazione del livello raggiunto dagli spread le banche continueranno a offrire un valore leggermente migliore rispetto ad altri settori.

REDDITIVITÀ AUMENTATA AL PICCO DA 15 ANNI


Sono le indicazioni di Columbia Threadneedle Investments in un commento di Rosalie Pinkney e Paul Smillie, analisti del credito, che sottolineano come negli ultimi due anni la redditività delle banche sia aumentata notevolmente, raggiungendo in Europa il picco degli ultimi 15 anni, con buone prospettive che si stabilizzi su questi livelli nei prossimi due anni. Il miglioramento è dovuto all'aumento dei tassi e ai costi dei depositi relativamente bassi. In media il reddito netto da interessi è cresciuto di circa il 50%, mentre i costi dei depositi sono stati decisamente meno sensibili. Nel 2024, il contesto di tassi più alti più a lungo sarà in grado di sostenere i margini in Regno Unito, Scandinavia ed Europa meridionale. In una prospettiva di tagli, i tassi si normalizzeranno intorno al 2%-3%, livello ottimale che permetterà di coprire abbondantemente il costo del capitale.

QUADRO EUROPEO DIVERSIFICATO


In Francia, Columbia si aspetta un miglioramento del reddito netto da interessi nel 2025, mentre tassi più bassi dovrebbero contribuire a stimolare i prestiti in tutta Europa a condizioni probabilmente migliori di quelle presenti nei bilanci. La redditività potrebbe beneficiare anche del miglioramento di altre voci, come la ripresa dei ricavi da commissioni e una maggiore attenzione ai costi. Atteso anche un miglioramento delle performance delle banche in ristrutturazione in Germania e Svizzera. Nonostante potenziali fattori di pressione, Pinkey e Smillie non prevedono un deterioramento significativo della qualità degli attivi, mentre il costo del rischio dovrebbe essere in fase di normalizzazione.

RISCHIO IMMOBILI COMMERCIALI


Negli immobili commerciali permane però un rischio significativo, ma in Europa l'esposizione delle banche è inferiore agli Usa. L'area di maggior preoccupazione nelle piccole banche tedesche, mentre nelle scandinave l'esposizione è elevata, ma concentrata su crediti più sicuri. I paesi europei periferici sono invece ben posizionati, grazie alla riduzione dei livelli di indebitamento e al rafforzamento della cultura del rischio, oltre che a una crescita economica superiore alla media, sostenuta dai programmi Ue e da strumenti fiscali che possono essere impiegati rapidamente in caso di crisi.

PAYOUT ELEVATI, POTREBBERO AUMENTARE ANCORA


I livelli di capitalizzazione rimangono sui massimi pluridecennali, mentre i payout ratio sono elevati, intorno al 70%, e potrebbero aumentare fino a raggiungere un livello paragonabile alle grandi banche Usa. Il che, abbinato alla forte redditività, fornisce un buffer di rischio significativo per assorbire perdite impreviste. Pinkey e Smillie prevedono che i livelli patrimoniali rimarranno elevati o miglioreranno, con buffer ampi e superiori ai requisiti normativi. Il tutto trova riscontro nella marcata sovraperformance azionaria delle banche nell'ultimo anno: ora l'offerta dovrebbe essere più equilibrata, in quanto hanno ormai ampiamente sostituito i finanziamenti a basso costo della Bce, oltre a rispettare le nuove norme patrimoniali sull’assorbimento delle perdite con debito senior.

ANCORA VALORE NELLE OBBLIGAZIONI, IL FATTORE M&A


Gli spread si sono ristretti su tutto l'indice delle obbligazioni societarie, anche se nel settore bancario la contrazione non è stata così pronunciata. Le valutazioni delle Additional Tier 1 o dei CoCo bond appaiono relativamente elevate rispetto all'indice High Yield, ma Rosalie Pinkney e Paul Smillie ravvisano ancora un certo valore nei titoli Tier 2 e nel debito bancario senior. Da ultimo, segnala l’analisi di Columbia Threadneedle Investments, si è riaccesso l’interesse per le attività di M&A, a fronte di una maggiore facilità di copertura dei costi del capitale per le banche, oltre a prospettive economiche più certe e a una maggiore chiarezza sulla qualità degli asset, anche se le operazioni transfrontaliere rimangono una sfida vista l'incompiutezza dell’unione bancaria e la mancanza di un fondo comune di garanzia dei depositi.

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