Investimenti sostenibili
Etica sgr: perché la finanza etica si è sempre schierata contro le armi
Etica Sgr e ICAN, un’organizzazione non governativa svizzera che nel 2017 è stata insignita del Premio Nobel per la Pace, sono in prima linea contro la guerra
di Leo Campagna 18 Giugno 2024 07:55
Per la finanza etica l’umanità e il nostro Pianeta sono al centro dell’attività economica e finanziaria. Per questo la lotta contro la proliferazione delle armi è una delle massime priorità dal momento che è in netto contrasto con i principi che ispirano la creazione di valore economico che accresce il bene comune.
Il rapporto “Don’t bank on the bomb” (non investire nella bomba), lanciato da ICAN e dalla Ong olandese Pax posiziona Etica Sgr nella “Hall of Fame”, ovvero nella lista delle realtà che non investono in produttori di armi nucleari. “Disarmare è per Etica Sgr un tema importantissimo, direi identitario” ha sottolineato Luca Mattiazzi, Direttore Generale di Etica Sgr “I nostri fondi comuni dicono no a qualsiasi produttore di armi fin da quando sono stati istituiti, nel 2003”.
Etica Sgr, infatti, da sempre esclude dagli investimenti dei fondi attività e società legate agli armamenti o in imprese che hanno legami con la produzione e il commercio delle armi. L’Sgr del gruppo Banca Etica collabora con ICAN (International Campaign to Abolish Nuclear weapons), un’organizzazione non governativa svizzera che nel 2017 è stata insignita del Premio Nobel per la Pace «per il suo lavoro nel voler attirare l’attenzione sulle conseguenze catastrofiche di qualsiasi utilizzo di armi atomiche».
“Siamo convinti che disarmare e lavorare per far crescere una cultura del dialogo possa aiutare a trovare altri modi per risolvere quelle controversie internazionali che rischiano di diventare pretesto per la guerra” fanno sapere gli esperti di Etica Sgr che, inoltre, da anni alimentano il dialogo anche con le aziende per diffondere la propria attenzione al tema delle armi nelle policy di altri operatori finanziari. In particolare sul tema delle armi di distruzione di massa, come le armi nucleari.
“Le armi nucleari comportano conseguenze umanitarie inaccettabili e il rischio del loro utilizzo è in aumento” precisa Susi Snyder, Financial Sector Coordinator, ICAN. Basti pensare che nel 2020, i Paesi dotati di armi nucleari hanno speso 72,6 miliardi di dollari per i loro arsenali nucleari. ICAN, in particolare, si batte affinchè i Paesi eliminino e vietino le armi nucleari, attraverso il Trattato sulla proibizione delle armi nucleari (TPNW), adottato dalle Nazioni Unite nel 2017 ed entrato in vigore il 22 gennaio 2021.
È l’unico accordo internazionale che intende mettere al bando un’ampia gamma di attività legate alle armi nucleari tra cui l’uso, la minaccia dell’uso, lo sviluppo, il possesso e lo stoccaggio. Il Trattato promuove inoltre l’assistenza alle vittime di armi nucleari e la bonifica degli ambienti contaminati dal nucleare. «Alla luce dei recenti eventi di guerra che stanno sconvolgendo sempre più Paesi nel mondo, è fondamentale che gli investitori, come anche i risparmiatori, attraverso le proprie scelte di investimento da un lato e di allocazione dei propri risparmi dall’altro, orientino e spingano i Governi a fare scelte più significative sul tema delle armi nucleari” ha puntualizzato Marco Carlizzi, Presidente di Etica Sgr. Attualmente sono 86 gli Stati firmatari.
A partire dagli ultimi mesi del 2021, Etica Sgr ha supportato la mobilitazione “Italia, ripensaci”, promossa da Senzatomica e dalla Rete Italiana Pace e Disarmo (RIPD), partner italiani di ICAN. Da allora Etica Sgr continua a sostenre la campagna attraverso la partecipazione e la sponsorizzazione di alcuni eventi. Nella conferenza a Vienna del giugno 2022, Etica Sgr, insieme a ICAN, aveva presentato una Dichiarazione degli investitori che forniva indicazioni dettagliate agli Stati Parte su come interrompere il finanziamento alla produzione e al mantenimento di arsenali nucleari. A New York, Etica Sgr e ICAN hanno aggiornato la Dichiarazione, ampliando le raccomandazioni per gli Stati e includendo un impegno specifico per le istituzioni finanziarie che la sottoscriveranno.
ETICA SGR NELLA ‘HALL OF FAME’
Il rapporto “Don’t bank on the bomb” (non investire nella bomba), lanciato da ICAN e dalla Ong olandese Pax posiziona Etica Sgr nella “Hall of Fame”, ovvero nella lista delle realtà che non investono in produttori di armi nucleari. “Disarmare è per Etica Sgr un tema importantissimo, direi identitario” ha sottolineato Luca Mattiazzi, Direttore Generale di Etica Sgr “I nostri fondi comuni dicono no a qualsiasi produttore di armi fin da quando sono stati istituiti, nel 2003”.
PREMIO NOBEL PER LA PACE
Etica Sgr, infatti, da sempre esclude dagli investimenti dei fondi attività e società legate agli armamenti o in imprese che hanno legami con la produzione e il commercio delle armi. L’Sgr del gruppo Banca Etica collabora con ICAN (International Campaign to Abolish Nuclear weapons), un’organizzazione non governativa svizzera che nel 2017 è stata insignita del Premio Nobel per la Pace «per il suo lavoro nel voler attirare l’attenzione sulle conseguenze catastrofiche di qualsiasi utilizzo di armi atomiche».
FAR CRESCERE UNA CULTURA DEL DIALOGO
“Siamo convinti che disarmare e lavorare per far crescere una cultura del dialogo possa aiutare a trovare altri modi per risolvere quelle controversie internazionali che rischiano di diventare pretesto per la guerra” fanno sapere gli esperti di Etica Sgr che, inoltre, da anni alimentano il dialogo anche con le aziende per diffondere la propria attenzione al tema delle armi nelle policy di altri operatori finanziari. In particolare sul tema delle armi di distruzione di massa, come le armi nucleari.
PERCHE’ LE ARMI NUCLEARI SONO UN TEMA RILEVANTE
“Le armi nucleari comportano conseguenze umanitarie inaccettabili e il rischio del loro utilizzo è in aumento” precisa Susi Snyder, Financial Sector Coordinator, ICAN. Basti pensare che nel 2020, i Paesi dotati di armi nucleari hanno speso 72,6 miliardi di dollari per i loro arsenali nucleari. ICAN, in particolare, si batte affinchè i Paesi eliminino e vietino le armi nucleari, attraverso il Trattato sulla proibizione delle armi nucleari (TPNW), adottato dalle Nazioni Unite nel 2017 ed entrato in vigore il 22 gennaio 2021.
IL TRATTATO SULLA PROIBIZIONE DELLE ARMI NUCLEARI (TPNW)
È l’unico accordo internazionale che intende mettere al bando un’ampia gamma di attività legate alle armi nucleari tra cui l’uso, la minaccia dell’uso, lo sviluppo, il possesso e lo stoccaggio. Il Trattato promuove inoltre l’assistenza alle vittime di armi nucleari e la bonifica degli ambienti contaminati dal nucleare. «Alla luce dei recenti eventi di guerra che stanno sconvolgendo sempre più Paesi nel mondo, è fondamentale che gli investitori, come anche i risparmiatori, attraverso le proprie scelte di investimento da un lato e di allocazione dei propri risparmi dall’altro, orientino e spingano i Governi a fare scelte più significative sul tema delle armi nucleari” ha puntualizzato Marco Carlizzi, Presidente di Etica Sgr. Attualmente sono 86 gli Stati firmatari.
L’IMPEGNO DI ETICA SGR E ICAN
A partire dagli ultimi mesi del 2021, Etica Sgr ha supportato la mobilitazione “Italia, ripensaci”, promossa da Senzatomica e dalla Rete Italiana Pace e Disarmo (RIPD), partner italiani di ICAN. Da allora Etica Sgr continua a sostenre la campagna attraverso la partecipazione e la sponsorizzazione di alcuni eventi. Nella conferenza a Vienna del giugno 2022, Etica Sgr, insieme a ICAN, aveva presentato una Dichiarazione degli investitori che forniva indicazioni dettagliate agli Stati Parte su come interrompere il finanziamento alla produzione e al mantenimento di arsenali nucleari. A New York, Etica Sgr e ICAN hanno aggiornato la Dichiarazione, ampliando le raccomandazioni per gli Stati e includendo un impegno specifico per le istituzioni finanziarie che la sottoscriveranno.