Il provvedimento

L’Ue apre la procedura di infrazione per l’Italia

La Commissione europea ha inviato una lettera che annuncia l’apertura della procedura di infrazione per eccesso di deficit nei confronti dell’Italia e di altri sei Paesi, tra cui la Francia

di Antonio Cardarelli 19 Giugno 2024 11:53

financialounge -  economia italia
La decisione della Commissione europea era largamente attesa e ora è arrivata. Nei confronti dell’Italia, e di altri sei Paesi dell’Unione europea, è stata aperta una procedura di infrazione per deficit eccessivo.

I PAESI COINVOLTI


Il provvedimento, notificato nella giornata di oggi, riguarda anche Belgio, Francia, Italia, Malta e Slovacchia (per i Paesi dell’Eurozona) oltre a Ungheria e Polonia. La decisione è stata presa sulla base dei conti pubblici chiusi nel 2023. Il bilancio italiano non ha rispettato i parametri del Patto di Stabilità, che fissano al 60% il tetto massimo per il debito e al 3% quello del deficit. L’Italia, infatti, ha chiuso il 2023 con un deficit pari al 7,4%.

LA PROSSIMA MOSSA DELLA COMMISSIONE


L’arrivo del richiamo da parte della Commissione europea era largamente atteso dallo stesso ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti, che più volte ha puntato il dito contro l’effetto dei bonus edilizi sul bilancio. Tecnicamente la procedura non è stata ancora aperta, perché la Commissione ha fatto sapere che “intende proporre al Consiglio di avviare procedure per disavanzo eccessivo”. Ma il prossimo passaggio, che appare una formalità, è atteso per novembre. Sempre a novembre la Commissione renderà note le raccomandazioni per i singoli Paesi.

LA SITUAZIONE DELL’ITALIA


Come si legge nella nota della Commissione, in Italia “permangono vulnerabilità legate all'elevato debito pubblico e alla debole crescita della produttività in un contesto di fragilità del mercato del lavoro e alcune debolezze residue nel settore finanziario, che hanno rilevanza transfrontaliera”. La stessa Commissione nota come il rapporto debito/pil sia diminuito rispetto al picco raggiunto durante il Covid, ma resta ancora elevato essendo pari a oltre il 137% del pil nel 2023. Le previsioni, però, vedono una tendenza al ribasso quest’anno e il prossimo, anche se Bruxelles invita l’Italia a intraprendere “ulteriori azioni per ridurre l'elevato rapporto debito pubblico”.

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