Lo scenario europeo

DPAM: incertezza sull’obbligazionario giustificata, spread francese alle stelle se vince Le Pen

Nella sua analisi Lowie Debou, Fund Manager di DPAM spiega che la decisione di Macron ha stupito per le tempistiche e ha provocato reazioni più nette nei mercati con rating creditizio inferiore come l’Italia

di Redazione 20 Giugno 2024 16:55

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In risposta alla netta affermazione del Rassemblement National di Marine Le Pen nelle consultazioni europee, Emmanuel Macron ha deciso di indire elezioni anticipate: una mossa forte che ha messo in subbuglio la politica francese e ha provocato una reazione negativa da parte dei mercati. A essere inaspettata non è tanto la decisione in sé, come spiega Lowie Debou, Fund Manager di DPAM, ma la tempistica scelta da Macron.

L’ANNUNCIO DI MACRON HA CREATO ULTERIORE INCERTEZZA


“Ci aspettavamo che Macron indicesse elezioni in ottobre, dopo le Olimpiadi. Il suo partito non ha più la maggioranza in parlamento, il che rende difficile per il presidente operare le riforme del proprio programma” analizza Debou. “Le trattative politiche sul bilancio per il 2025 si presentavano complicate e, proprio per questo, pensavamo che avremmo assistito a una crisi di governo in ottobre. L'annuncio dello scioglimento dell’Assemblea Nazionale e la programmazione delle elezioni anticipate creano ulteriore incertezza, per cui la reazione del mercato è comprensibile.”

IL MERCATO ITALIANO QUELLO IN CUI SI OSSERVA IL MASSIMO RIBASSO


A incertezza si aggiunge incertezza: non è detto che i risultati delle consultazioni europee vengano confermati nelle legislative, caratterizzate da un sistema uninominale a doppio turno che premia le coalizioni. “L'esito delle elezioni politiche francesi, visto anche il sistema elettorale a doppio turno, è difficile da prevedere” spiega il Fund Manager di DPAM. “Si parla di una possibile alleanza tra il partito di centro-destra Les Républicains e il partito di destra radicale Rassemblement National di Marine Le Pen. Mentre il presidente Macron sperava di indebolire la sinistra, questa sta valutando di proporre candidature comuni. Lo scenario politico è dunque molto incerto. In un simile contesto, è normale che si registrino reazioni più nette nei mercati obbligazionari dei Paesi con rating creditizio inferiore; tipicamente, è il mercato italiano quello in cui si osserva il massimo ribasso".

LA VOLATILITÀ DOVREBBE PROSEGUIRE


Debou prevede dunque che le difficoltà di quest’inizio estate sui mercati proseguano ancora per un po’. “Almeno fino al 30 giugno, data del primo turno delle elezioni parlamentari francesi, continueremo ad avere una certa volatilità. Qualora il partito di Le Pen ottenesse buoni risultati, è probabile che lo spread aumenti ulteriormente nelle settimane successive”.

TRA I TITOLI DI STATO EUROPEI, LA FRANCIA È TRA I MENO INTERESSANTI


Per quanto riguarda l’obbligazionario, Debou procede a contestualizzare la situazione: i titoli di Stato francesi non pagano solo le contingenze politiche interne, ma anche il confronto con le altre realtà del continente. “I titoli di Stato europei sono generalmente molto interessanti, con rendimenti anche superiori al 3%. Lo stesso vale per i titoli di Stato austriaci e finlandesi, che beneficiano degli ampi spread dei tassi d'interesse di oltre 50 punti base rispetto alla Germania, così come per le obbligazioni croate e spagnole. Negli ultimi due anni, infatti, la Spagna è stata la prima della classe in Europa in termini di crescita economica“. I titoli di Stato francesi e belgi sono i meno interessanti in base ai ‘fondamentali’. Tuttavia, "le prospettive per questi ultimi potrebbero essere migliorate, in quanto la probabilità di riforme economiche è aumentata in seguito al risultato elettorale europeo” conclude Debou.

CON LA VITTORIA DEL RASSEMBLEMENT NATIONAL, SPREAD IN FORTE AUMENTO


Ma come reagirebbero i mercati nel caso si assistesse a un’affermazione del Rassemblement National? “A nostro avviso la prima reazione sarebbe un enorme aumento del differenziale dei tassi di interesse con la Germania” risponde il Fund Manager DPAM. “Il 2017 è l’anno di riferimento, in cui la differenza tra i tassi d'interesse francesi e tedeschi a dieci anni è passata da 20 a 80 punti base, perché il rischio di una "Frexit" era maggiore. A oggi, il differenziale dei tassi d'interesse è di circa 60 punti base, con un aumento di soli 15 punti base. Stando a un recente sondaggio il Rassemblement National otterrà da 240 a 265 seggi, il che non costituirà comunque una maggioranza che, in questo caso, dovrebbe essere di 289 seggi.

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