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Elezioni e aumento degli spread in Francia, abrdn vede rischio limitato di contagio

Alex Everett, Investment Manager, Rates Management di abrdn, prevede una sotto-performance dei titoli di Stato francesi e si aspetta una riduzione degli spread di Spagna e Paesi Bassi

di Stefano Caratelli 21 Giugno 2024 12:17

financialounge -  abrdn alex everett francia mercati
Le elezioni europee sembravano le meno interessanti dell'anno con i mercati che le avevano da tempo giudicate di scarso impatto prevedendo semplicemente un aumento dei "voti di protesta" a favore della destra. Poi sono arrivati, ma pochi si aspettavano la reazione del Presidente francese Macron dopo la sconfitta a vantaggio del Rassemblement National di Marine Le Pen. Il mercato ha reagito immediatamente con un rialzo dei rendimenti degli OAT, e obbligazioni francesi decennali, che poi hanno ceduto ancora.

OLTRE LA POLITICA, LA FRANCIA HA PROBLEMI DI BILANCIO


Un commento sui possibili esiti delle elezioni in Francia e sulle implicazioni per gli investitori obbligazionari di Alex Everett, Investment Manager, Rates Management di abrdn, sottolinea che i mercati non amano l'incertezza e anche se l’esito delle elezioni è attualmente il focus non vanno trascurati i problemi di bilancio della Francia, che ha dovuto rivedere sostanzialmente al rialzo le sue previsioni di deficit del 2024. Ha anche subito il declassamento del rating di S&P e si prepara alla Procedura per Deficit Eccessivo della Commissione Europea. Il tutto prima che i mercati siano stati in grado di digerire la prospettiva di un governo di coalizione.

LE PEN SI SFORZA DI CALMARE I TIMORI


I mercati, prosegue Everett, hanno valutato un enorme aumento dei premi per il rischio politico e creditizio, a suo avviso giustamente. Lo spread OAT-Bund, che oscillava tra 50-40 punti, era già abbastanza ridotto con un premio molto basso. Coni il ministro delle Finanze Bruno Le Maire che ha parlato di "crisi" politica e probabilmente fiscale mentre si sono ipotizzate dimissioni di Macron in caso di sconfitta, è sorprendente che gli spread non si siano ulteriormente allargati. Ma, osserva l’esperto di abrdn. Le Pen si è sforzata di calmare i timori e ha ribadito rispetto per le istituzioni, la presunta ragionevolezza dei suoi piani di spesa e la volontà di lavorare con Macron.

VOLATILITÀ MA NESSUN RISCHIO DI CONTAGIO EUROPEO


Cosa aspettarsi ora? Secondo Everett i giorni che precedono il primo turno elettorale saranno caratterizzati da una certa volatilità, con sondaggi e tensioni politiche sotto stretta osservazione dei mercati. Ma ad avviso dell’esperto di abrdn “non sussiste un rischio di contagio a livello europeo perciò non ci stiamo posizionando su questa eventualità”. Le prospettive di imminente cambio al potere in altri Paesi sono scarse, la BCE ha reagito in modo fermo e pacato, e anche il Rassemblement National sembra meno antieuropeista del passato.

IL VOTO NON METTE IN DISCUSSIONE LA STABILITÀ DELL’EUROZONA


Le elezioni non mettono in discussione la stabilità dell'Eurozona, né faranno deragliare gli sforzi più ampi per ridurre i deficit, argomenta Everett, per cui “i timori di una crisi del debito sovrano a livello di spread sono esagerati”. In questo contesto, nel brevissimo termine, abrdn ritiene che molti rischi sono già stati prezzati dagli spread, ed è improbabile che si spingano materialmente oltre i livelli attuali, al di fuori di una crisi più ampia. Occorrerebbero nuove notizie negative perché gli OAT superino la soglia di 80 rispetto ai Bund.

RISCHIO FRANCIA ELEVATO MA ALTRI SPREAD SI RESTRINGERANNO


Ma, aggiunge in conclusione Everett, i livelli di rischio prevalenti rimarranno elevati: è improbabile che gli spread OAT-Bund scendano sotto 60. A livello di portafoglio, abrdn rimane “corta” sulla Francia in termini di spread, poiché prevede che sottoperformerà rispetto ad altri Paesi europei, mentre si aspetta che altri spread semi-core, come Spagna, Paesi Bassi e SSA di qualità superiore, si restringano nelle prossime settimane.

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