L'outlook

Vontobel: economia globale in espansione ma i tassi alti troppo a lungo sono un rischio

L’outlook sulla seconda parte 2024 di Dan Scott, Head Multi-Asset di Vontobel, esprime ottimismo sugli asset europei a prescindere dalla politica, la vittoria di Trump può essere positiva per le imprese Usa

di Stefano Caratelli 21 Giugno 2024 07:55

financialounge -  Dan Scott investimenti outlook Vontobel
La seconda metà del 2024 dovrebbe riservare aspetti positivi, con la tenuta dei consumi USA, lo stimolo fiscale cinese e la ripresa nell'Eurozona che contribuiscono a un'espansione moderata ma costante che dovrebbe durare fino a fine anno. Ma non mancano i rischi: il principale è tassi troppo alti per troppo tempo, il che finirà per provocare una possibile incrinatura. Negli USA si vede già un aumento delle inadempienze su carte di credito e prestiti auto, mentre anche il continuo aumento degli stanziamenti per le perdite su prestiti non performanti relativi agli immobili commerciali è un chiaro indicatore che stanno lentamente emergendo crepe che richiederanno una risposta politica.

NON SCONTATO UN SOLO TAGLIO DELLA FED


Sono le indicazioni di Dan Scott, Head of Multi-Asset di Vontobel, nel suo outlook sulla seconda parte dell’anno, dopo aver già assistito ai primi tagli dei tassi delle banche centrali nei mercati sviluppati, con la Banca Nazionale Svizzera per prima, seguita dalla Bce, in attesa che la Fed segua l'esempio. I tassi di interesse negli Stati Uniti sono più alti di quanto l'attuale livello di inflazione richiederebbe. La solidità dell'economia, nonostante tassi relativamente alti, le consente restare ferma per assicurarsi che l'inflazione torni con una seconda ondata. Il presidente Powell ha parlato di un solo un taglio entro l'anno, ma Scott ritiene che potrebbero esserci ancora sorprese.

INFLAZIONE ORMAI SOTTO CONTROLLO NEI PAESI SVILUPPATI


L’esperto di Vontobel spiega che la Fed deve reagire ai dati e ha il duplice mandato della stabilità dei prezzi e dell’occupazione, e con un mercato del lavoro forte e un'inflazione poco sotto il 3% è molto vicina ad adempiere perfettamente, senza aver causato una recessione. Scott ritiene che l'inflazione sia ormai sotto controllo nei Paesi sviluppati, scesa a livello complessivo già sotto il 3% sia in USA che in Europa. I principali rischi provengono dai prezzi delle materie prime come petrolio e rame, o i costi di spedizione e altri potenziali shock geopolitici. A fronte di spinte inflazionistiche di lungo periodo come spesa militare, aumento delle barriere commerciali e la rilocalizzazione, l’esperto di Vontobel cita anche numerose forze contrarie, come i guadagni di produttività dovuti all'Intelligenza Artificiale.

VISIONE RELATIVAMENTE RIALZISTA SULLE ECONOMIE EMERGENTI


Le banche centrali dei Mercati Emergenti sono state più rapide a manovrare i tassi, come il Brasile che è stato tra i primi ad alzare mettendosi poi in condizione di poter tagliare prima, e grazie alla solidità di fondo della sua economia il Real è stato una delle valute più performanti degli ultimi due anni. Scotto nota che un taglio dei tassi USA dovrebbe indebolire il dollaro sostenendo ulteriormente le economie emergenti, su cui Vontobel attualmente ha una visione relativamente rialzista, dati anche i rapporti debito/PIL in molti casi migliori dei Paesi sviluppati, che rende interessante il rendimento del debito emergente.

IL BENEFICIO DEGLI AUMENTI DEI PREZZI DELLE COMMODITY


Inoltre, prosegue Scott nel suo outlook, le economie emergenti esportatrici di materie prime stanno beneficiando dei continui aumenti dei prezzi delle commodity, mentre paesi come il Messico registrano livelli record di investimenti diretti esteri grazie al “near-shoring” delle catene di approvvigionamento.

DALLE ELEZIONI IN ARRIVO SCARSO IMPATTO SUI MERCATI


Sul fronte geopolitico, Vontobel non ritiene che le prossime elezioni in Regno Unito, Francia e USA rappresentino un rischio per i mercati in questa fase, perché raramente hanno un impatto duraturo. Scott prende atto che abbiamo assistito a uno spostamento a destra in Europa, ma aggiunge che non è chiaro se avrà implicazioni per la politica economica e si dichiara relativamente ottimista per gli asset europei, scambiati a valutazioni basse in presenza di un avvio di ripresa dell'economia nell'Eurozona, il che rappresenta un'opportunità. Per quanto riguarda gli USA infine, secondo l’esperto di Vontobel il mercato si aspetta una vittoria di Trump e si prevede che le decisioni politiche saranno più favorevoli alle imprese.

Trending