Investimenti sostenibili
La risposta di PGIM alle implicazioni a livello di portafoglio della transizione energetica
Tramite la strategia PGIM Jennison Carbon Solutions Equity è possibile assumere posizioni chiare sulla decarbonizzazione, sugli obiettivi di investimento e sugli orizzonti temporali
di Leo Campagna 24 Giugno 2024 15:44
Le iniziative dei governi nell’ambito della transizione energetica e gli obiettivi ESG influiscono su una serie di decisioni di investimento. Le dinamiche mutevoli in tutto il sistema energetico globale determinano delle implicazioni per i portafogli ed è essenziale stabilire posizioni chiare sulla decarbonizzazione, sugli obiettivi di investimento e sugli orizzonti temporali.
Gli investitori devono considerare approcci multipli alla decarbonizzazione. Impegnandosi a ridurre al minimo l’impronta di carbonio attuale di un portafoglio, si ottiene il vantaggio di supportare le aziende che al momento hanno basse emissioni di carbonio, ma occorre valutare anche la quantità di emissioni future. “Gli investitori dovrebbero prendere in considerazione un approccio più attivo a livello di portafoglio, che punti alle società con il maggiore “miglioramento” in tutti i settori. Questo approccio può portare a sostanziali riduzioni delle emissioni di carbonio in un portafoglio (e riduzioni credibili delle emissioni nell’economia reale) riducendo anche al minimo il tracking error”, suggeriscono i manager di PGIM.
Gli investitori che adottano una prospettiva a lungo termine dovrebbero pertanto individuare le aziende che sono in grado di ridurre le proprie emissioni, nonché le tecnologie con un alto potenziale per evitare le emissioni di carbonio in futuro. Inoltre, dal momento che il panorama energetico dinamico è fortemente dipendente dall’intervento pubblico per garantire la sicurezza nazionale, gli investitori non solo devono conoscere il panorama politico attuale, ma devono anche monitorare gli sviluppi geopolitici ed economici che ne influenzano la direzione futura.
“I mercati dell’energia hanno raggiunto un punto di svolta critico: stanno migrando verso le fonti di energia rinnovabile ma, al contempo, continuano a fare affidamento sui combustibili fossili per i prossimi anni” fanno sapere gli esperti di PGIM. Questa transizione offrirà molte opportunità, dalle infrastrutture rinnovabili ai progetti di GNL, ma anche numerosi rischi per le scelte di ogni investitore. PGIM ritiene che sia fondamentale per tutti gli investitori riflettere sulle numerose implicazioni del sistema energetico futuro sul proprio portafoglio e sulle parti interessate.
Le opportunità di investimento legate alla transizione a un’economia a più basse emissioni di carbonio richiedono un’attenzione che vada ben oltre le sole energie rinnovabili. Un approccio universale capace di riconoscere gli innumerevoli cambiamenti necessari in tutti i settori amplia in misura significativa la gamma di opportunità. Una possibile soluzione è offerta dalla strategia PGIM Jennison Carbon Solutions Equity, il cui approccio alla decarbonizzazione è globale e differenziato, basato su un portafoglio di 45-65 aziende selezionate all’interno di un universo globale multisettore all-cap.
La strategia non si limita alle fonti di energie pulite, come le rinnovabili (tipico delle strategie di decarbonizzazione tradizionali), ma include i temi di cattura e stoccaggio del carbonio, elettrificazione, efficienza energetica, modernizzazione delle infrastrutture e decarbonizzazione dei carburanti, riconoscendo che svolgono un ruolo altrettanto importante nel contribuire all’impegno globale di decarbonizzazione.
Almeno l’80% della strategia è investita in aziende con il 30% o più della spesa in conto capitale, dei ricavi o dell’EBITDA ottenuti dalla riduzione delle emissioni globali di carbonio, un vincolo che agevola l’individuazione di aziende che stanno raccogliendo i frutti di un basso apporto di carbonio e con un crescente potenziale di decarbonizzazione. Inoltre, a differenza delle strategie di decarbonizzazione tradizionali, che si concentrano esclusivamente sulle emissioni operative (Scope 1-3), nella sua analisi la strategia PGIM Jennison Carbon Solutions Equity tiene conto anche delle emissioni evitate (Scope 4), che sono fondamentali per l’impegno di decarbonizzazione ma spesso vengono sottovalutate dagli investitori.
UN APPROCCIO PIU’ ATTIVO A LIVELLO DI PORTAFOGLIO
Gli investitori devono considerare approcci multipli alla decarbonizzazione. Impegnandosi a ridurre al minimo l’impronta di carbonio attuale di un portafoglio, si ottiene il vantaggio di supportare le aziende che al momento hanno basse emissioni di carbonio, ma occorre valutare anche la quantità di emissioni future. “Gli investitori dovrebbero prendere in considerazione un approccio più attivo a livello di portafoglio, che punti alle società con il maggiore “miglioramento” in tutti i settori. Questo approccio può portare a sostanziali riduzioni delle emissioni di carbonio in un portafoglio (e riduzioni credibili delle emissioni nell’economia reale) riducendo anche al minimo il tracking error”, suggeriscono i manager di PGIM.
UNA PROSPETTIVA A LUNGO TERMINE
Gli investitori che adottano una prospettiva a lungo termine dovrebbero pertanto individuare le aziende che sono in grado di ridurre le proprie emissioni, nonché le tecnologie con un alto potenziale per evitare le emissioni di carbonio in futuro. Inoltre, dal momento che il panorama energetico dinamico è fortemente dipendente dall’intervento pubblico per garantire la sicurezza nazionale, gli investitori non solo devono conoscere il panorama politico attuale, ma devono anche monitorare gli sviluppi geopolitici ed economici che ne influenzano la direzione futura.
UNA TRANSIZIONE CHE OFFRIRÀ MOLTE OPPORTUNITÀ
“I mercati dell’energia hanno raggiunto un punto di svolta critico: stanno migrando verso le fonti di energia rinnovabile ma, al contempo, continuano a fare affidamento sui combustibili fossili per i prossimi anni” fanno sapere gli esperti di PGIM. Questa transizione offrirà molte opportunità, dalle infrastrutture rinnovabili ai progetti di GNL, ma anche numerosi rischi per le scelte di ogni investitore. PGIM ritiene che sia fondamentale per tutti gli investitori riflettere sulle numerose implicazioni del sistema energetico futuro sul proprio portafoglio e sulle parti interessate.
LA STRATEGIA PGIM JENNISON CARBON SOLUTIONS EQUITY
Le opportunità di investimento legate alla transizione a un’economia a più basse emissioni di carbonio richiedono un’attenzione che vada ben oltre le sole energie rinnovabili. Un approccio universale capace di riconoscere gli innumerevoli cambiamenti necessari in tutti i settori amplia in misura significativa la gamma di opportunità. Una possibile soluzione è offerta dalla strategia PGIM Jennison Carbon Solutions Equity, il cui approccio alla decarbonizzazione è globale e differenziato, basato su un portafoglio di 45-65 aziende selezionate all’interno di un universo globale multisettore all-cap.
AMPLIAMENTO DEI TEMI DELLA DECARBONIZZAZIONE
La strategia non si limita alle fonti di energie pulite, come le rinnovabili (tipico delle strategie di decarbonizzazione tradizionali), ma include i temi di cattura e stoccaggio del carbonio, elettrificazione, efficienza energetica, modernizzazione delle infrastrutture e decarbonizzazione dei carburanti, riconoscendo che svolgono un ruolo altrettanto importante nel contribuire all’impegno globale di decarbonizzazione.
UNA RIGOROSA SELEZIONE DELLE AZIENDE
Almeno l’80% della strategia è investita in aziende con il 30% o più della spesa in conto capitale, dei ricavi o dell’EBITDA ottenuti dalla riduzione delle emissioni globali di carbonio, un vincolo che agevola l’individuazione di aziende che stanno raccogliendo i frutti di un basso apporto di carbonio e con un crescente potenziale di decarbonizzazione. Inoltre, a differenza delle strategie di decarbonizzazione tradizionali, che si concentrano esclusivamente sulle emissioni operative (Scope 1-3), nella sua analisi la strategia PGIM Jennison Carbon Solutions Equity tiene conto anche delle emissioni evitate (Scope 4), che sono fondamentali per l’impegno di decarbonizzazione ma spesso vengono sottovalutate dagli investitori.