L'analisi

I timori che hanno scosso i mercati in Francia potrebbero dissiparsi dopo il voto

Clément Inbona, gestore di La Financière de L’Échiquier, analizza le conseguenze delle incertezze politiche per i mercati. Anche in India e in Messico il nervosismo seguito ai recenti voti si è poi attenuato

di Virgilio Chelli 25 Giugno 2024 12:36

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In un anno in cui più della metà dell'umanità viene chiamata alle urne, ci si chiede se le turbolenze sui mercati seguiti agli esiti delle prime tornate elettorali siano tempeste in un bicchier d’acqua. Con la decisione di sciogliere l'Assemblea nazionale prima ancora che fosse finito lo spoglio per le Europee il presidente Emmanuel Macron ha gettato la Francia nell'incertezza politica e la reazione dei mercati finanziari non si è fatta attendere: la Borsa di Parigi il giorno dopo è crollata rispetto a quelle europee e USA mentre è aumentato il tasso dei titoli di Stato francesi rispetto a quello di riferimento tedesco.

SOLO SOBBALZO CICLICO COME SUCCESSO IN MESSICO


Un segno di sfiducia strutturale o sobbalzo ciclico? Nel suo punto della settimana Clément Inbona, gestore di La Financière de L’Echiquier, propende per la seconda ipotesi, anche alla luce delle recenti elezioni che si sono svolte nel mondo. In Messico i mercati hanno inizialmente sanzionato la vittoria schiacciante di Claudia Sheinbaum a inizio giugno, la cui campagna era basata sullo slogan "Per il bene di tutti, i poveri innanzitutto". Il peso ha perso il 4% su dollaro e le azioni il 6%, ma il movimento si è in parte attenuato grazie a un discorso successivo volto a rassicurare i mercati. La lotta di classe sta cercando di risparmiare le asset class messicane.

ANCHE IN INDIA TURBOLENZA RAPIDAMENTE CANCELLATA


In India, prosegue il commento dio Inbona, la rielezione di Narendra Modi il 4 giugno, con una maggioranza meno schiacciante del previsto, non ha rassicurato gli investitori che hanno votato contro le azioni indiane, mentre l'indice di riferimento - il Nifty 50 - arretrava del 6% circa. Eppure anche questa volta la mancanza di fiducia è stata rapidamente cancellata e il movimento ribassista completamente annullato. In Francia, dovremo aspettare il 7 luglio per conoscere l'esito delle elezioni anche se i mercati hanno già iniziato a ridurre i premi di rischio specifici come mostra l'emissione di titoli di Stato il 20 giugno, con sottoscrizione e tassi che si sono rivelati rassicuranti.

ANCHE IN FRANCIA GLI INVESTITORI VEDONO POSSIBILE SCHIARITA


Anche la Borsa di Parigi ha iniziato a recuperare parte del terreno perso inizialmente: dopo aver analizzato a caldo i programmi economici dei blocchi politici contrapposti e aver cercato di anticipare l'esito politico del voto, gli investitori sembrano intravedere una graduale schiarita all'orizzonte, sebbene permanga l’incertezza. Le misure più costose stanno un po' per volta scomparendo dai programmi e potrebbero sparire di più ancora durante l’esercizio del potere.

LA DIFFERENZA TRA PROGRAMMI E GOVERNO


E Inbona nota che i programmi elettorali sono tesi ad attirare gli elettori, ma poi l'esercizio del potere potrebbe imporre realismo e rigore a chi vuol avere qualche speranza di continuare a esercitarlo. Aggiunge poi che la Francia è protetta dall'ombrello dell'euro, la moneta unica dotata di una cassetta degli attrezzi rafforzata dalla BCE, destinata a contenere il rischio di una divergenza dei tassi d'interesse sovrani dei membri.

L’INCERTEZZA POTREBBE DISSIPARSI A PARTIRE DALL’8 LUGLIO


La massima attribuita a diversi politici francesi, secondo cui "le promesse impegnano solo chi ci crede", non sembrano aver del tutto ingannato i mercati finanziari. In conclusione, secondo il gestore di La Financière de L’Echiquier, l'incertezza politica aleggia certamente in Francia anche se, come altrove, potrebbe dissiparsi meccanicamente a partire dall’8 luglio nel caso di un epilogo veloce.

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