Paesi emergenti

Raiffeisen CM: ecco perché l’India attrae e la Cina preoccupa

Il mercato azionario cinese è ancora più economico ma mentre la Cina ha perso il favore di molti investitori da anni, l'India gode di una popolarità ininterrotta e continua da attrarre flussi di acquisti

di Leo Campagna 26 Giugno 2024 18:03

financialounge -  azioni obbligaizioni Paesi emergenti Raiffeisen Capital Management
In considerazione dei solidi dati su attività economica e mercato del lavoro la Federal Reserve statunitense ha rimandato i tagli dei tassi d'interesse. In parallelo, mentre l'inflazione è scesa un po' più rapidamente del previsto i dati sulla produzione sono stati leggermente migliori. Uno scenario che non dovrebbe mettere pressioni al rialzo ai rendimenti obbligazionari statunitensi e al dollaro USA.

MAGGIORE MARGINE DI MANOVRA PER TAGLIARE I TASSI


“Se non devono temere importanti svalutazioni rispetto al biglietto verde, le banche centrali di molti paesi potrebbero disporre di un maggiore margine di manovra per tagliare i tassi d'interesse, profilando uno scenario positivo per le azioni e le obbligazioni dei mercati emergenti” fa sapere il Team Cee and Emerging Markets di Raiffeisen Capital Management che, tuttavia, sottolinea come i titoli azionari dei mercati emergenti siano tutt’altro che un’asset class omogenea.

LE ECONOMIE ESPORTATRICI DI MATERIE PRIME


“Ad esempio, le economie esportatrici di materie prime hanno andamenti differenti rispetto a quelle di Cina o India e anche tra questi due colossi asiatici le dinamiche economiche sono molto diverse. Mentre la Cina ha perso il favore di molti investitori da anni, l'India gode di una popolarità ininterrotta. Il mercato azionario cinese sta passando da economico ad ancora più economico, mentre quello indiano sta attraversando il processo opposto per ragioni comprensibili” spiega il Team di Raiffeisen CM.

L’INDIA ATTRAE E LA CINA PREOCCUPA


In India si è appena conclusa in gran parte senza disordini un'altra grande elezione mentre le autorità del Paese garantiscono un rischio molto più basso di comportamenti arbitrari con un livello di certezza del diritto non perfetto, ma comunque abbastanza buono: aspetti cruciali per i quali gli investitori sono disposti a pagare corrispondenti premi di rischio.
“Inoltre mentre Pechino è da tempo nel mirino di Washington dal punto di vista economico e geopolitico l'India è corteggiata dagli USA come partner ma preferisce mantenere e sviluppare relazioni economiche lucrative con quasi tutti gli attori internazionali” spiega il Team di Raiffeisen CM.

FOCUS SULLE PROSSIME MOSSE DELL’ARABIA SAUDITA


La strategia di Nuova Delhi sembra ricalcata dall'Arabia Saudita, uno dei più stretti alleati degli Stati Uniti da decenni. Recentemente la leadership saudita non ha rinnovato l'accordo concluso 50 anni fa tra il Regno e gli Stati Uniti, che aveva di fatto istituito il petrodollaro. Soltanto nei prossimi mesi sarà più chiaro se si tratti di una strategia per migliorare le condizioni o di un cambiamento fondamentale nella struttura del potere economico globale (vedi BRICS+) ma resta una aspetto da tenere sotto osservazione.

VALUTAZIONI FAVOREVOLI, BUONA CRESCITA E REDDITIVITÀ


Nel complesso, in mancanza di fattori di disturbo inattesi, il contesto economico e di politica monetaria globale che si sta delineando potrebbe essere piuttosto favorevole per le obbligazioni e soprattutto per le azioni: il loro significativo sconto rispetto ai mercati azionari sviluppati fa affiorare opportunità di investimento in numerosi Paesi in via di sviluppo. Si tratta di una buona base per offrire agli investitori interessanti prospettive di guadagno. Soprattutto se i dati di redditività, spesso molto buoni (dividendi, rendimento del capitale proprio, flusso di cassa, ecc.) di molte società con sede in questi paesi, torneranno ad attrarre l'attenzione degli investitori internazionali.

PRONTI A COGLIERE IL PROCESSO DI RIVALUTAZIONE


“Se poi si registrasse un incremento degli utili societari potrebbero irrobustirsi i flussi di acquisti anche perché la maggior parte dei mercati emergenti continuerà a crescere a un ritmo superiore alla media ancora per qualche tempo. Un'eventuale rottura della tendenza al ribasso nei prossimi mesi potrebbe essere un'indicazione dell'inizio di questo processo di rivalutazione” conclude il Team Cee and Emerging Markets di Raiffeisen Capital Management.

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