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AllianzGI esamina i potenziali esiti sui mercati delle prossime elezioni in Francia
Intanto la casa di investimento sovrappesa dollaro Usa e azioni del Regno Unito e mantiene una visione costruttiva sul settore bancario europeo, mentre valuta l'oro un'opzione valida in periodi di tensione politica e geopolitica
di Leo Campagna 27 Giugno 2024 14:40
Dopo il successo dei partiti di estrema destra alle elezioni europee di giugno, il presidente francese Emmanuel Macron ha indetto elezioni generali anticipate in Francia che si terranno il prossimo 30 giugno e 7 luglio. L’esito finale resta incerto ma, secondo i sondaggi, il partito di governo, il Renaissance del presidente Macron, è destinato a perdere potere , mentre c’è la possibilità che il partito di estrema destra National Rally (RN), guidato da Marine Le Pen, formi un governo. I mercati finanziari si sono subito allarmati con l'euro sceso per due giorni di fila rispetto al dollaro, il CAC 40 in contrazione di oltre il 6% nei giorni successivi all'annuncio delle elezioni e lo spread tra OAT francesi e Bund tedeschi a 10 anni che ha raggiunto il suo punto più alto da febbraio 2017.
“Un'elevata quota di partecipazioni estere rende vulnerabili i titoli di Stato francesi e un ulteriore aumento degli spread potrebbe avere implicazioni più ampie per l'euro” fa sapere Gregor Hirt, Global CIO Multi Asset di Allianz Global Investors ricordando come l'economia francese sia in crisi da un po' di tempo mentre le finanze pubbliche sono sotto pressione. La Francia ha costantemente registrato un deficit di bilancio maggiore rispetto alla media dell'area dell'euro e ancora di più rispetto alla Germania e non ha apportato grandi riforme alla sua economia, in particolare al suo mercato del lavoro, durante la crisi del debito sovrano europeo del 2009-10.
“La prospettiva di un governo populista che cerca di aumentare ulteriormente la spesa pubblica è quanto di peggio i mercati possano affrontare” commenta Hirt. Se, come oggi sembra probabile, RN ottiene la maggioranza relativa, il presidente Macron affronterebbe una forte pressione per nominare un loro primo ministro. Le stime basate sul programma stabilito dalla Sig.ra Le Pen quando si è candidata alla presidenza nel 2022 indicavano il costo delle politiche del partito a 101 miliardi di euro.
“RN sta ora pianificando riforme in due fasi per rassicurare i mercati in un momento in cui la Francia è già gravata da alti livelli di debito pubblico. Alcune politiche principali, come l'impegno a ridurre l'età pensionabile a 60 anni per alcuni lavoratori e una proposta di taglio dell'IVA di 7 miliardi di euro sui beni di prima necessità per le famiglie, potrebbero essere rinviate” riferisce il manager di Allianz GI. Un cambio di impostazione, forse, anche alla luce dell’esperienza di da premier di Liz Truss, il più breve della storia del Regno Unito, che si dimise travolta dalle polemiche per la manovra fiscale .
Probabilmente, i mercati trovano le politiche dell'alleanza di sinistra ancora più allarmanti. Queste includono la reintroduzione di un'imposta sul patrimonio, l'aumento dell'imposta sul reddito per i redditi più alti e il congelamento del prezzo dei prodotti alimentari di base e dell'energia. In questo contesto, il rischio per la Francia è che lo spread sul suo debito potrebbe continuare ad ampliarsi, con alcuni titoli francesi che già rendono più dei titoli portoghesi con rating inferiore. La buona notizia è che i fondamentali delle aziende francesi sono solidi. Inoltre soltanto il 19% dell'indice francese CAC 40 dipende dall'economia francese e include generalmente aziende più piccole il cui debito è detenuto a livello nazionale.
In questo contesto Hirt continua a privilegiare il dollaro USA: qualsiasi richiamo alla crisi del debito sovrano europeo suggerisce una sovraponderazione nel biglietto verde rispetto all'euro come scommessa rifugio, traendo profitto dal differenziale positivo dei tassi di interesse. In termini di mercati azionari, il manager vede più potenziale nel Regno Unito perché sottoponderato dagli investitori e con basse valutazioni, mentre le sue prossime elezioni dovrebbero essere un "non evento" rispetto alle turbolenze altrove in Europa.
“Continuiamo ad apprezzare il settore bancario europeo sulla base di una visione costruttiva dell'economia della zona euro, valutazioni interessanti e un forte potenziale di fatturato” sottolinea il Global CIO Multi Asset di Allianz Global Investors. Che considera uno spread BTP – bund decennale 10 anni di 200 punti base – contro i 150 attuali - come un livello potenzialmente interessante da cui costruire posizioni a lungo termine. “Nel complesso, manteniamo la nostra posizione lunga sui titoli del Tesoro USA a 10 anni nei portafogli multi-asset mentre l'oro è un'opzione in periodi di tensione politica e geopolitica: il recente calo dei prezzi potrebbe offrire un punto di rientro interessante” conclude il manager.
TITOLI DI STATO FRANCESI VULNERABILI
“Un'elevata quota di partecipazioni estere rende vulnerabili i titoli di Stato francesi e un ulteriore aumento degli spread potrebbe avere implicazioni più ampie per l'euro” fa sapere Gregor Hirt, Global CIO Multi Asset di Allianz Global Investors ricordando come l'economia francese sia in crisi da un po' di tempo mentre le finanze pubbliche sono sotto pressione. La Francia ha costantemente registrato un deficit di bilancio maggiore rispetto alla media dell'area dell'euro e ancora di più rispetto alla Germania e non ha apportato grandi riforme alla sua economia, in particolare al suo mercato del lavoro, durante la crisi del debito sovrano europeo del 2009-10.
LA PROSPETTIVA DI UN GOVERNO POPULISTA
“La prospettiva di un governo populista che cerca di aumentare ulteriormente la spesa pubblica è quanto di peggio i mercati possano affrontare” commenta Hirt. Se, come oggi sembra probabile, RN ottiene la maggioranza relativa, il presidente Macron affronterebbe una forte pressione per nominare un loro primo ministro. Le stime basate sul programma stabilito dalla Sig.ra Le Pen quando si è candidata alla presidenza nel 2022 indicavano il costo delle politiche del partito a 101 miliardi di euro.
LO SPETTRO DI UN ‘MOMENTO ALLA LIZ TRUSS’
“RN sta ora pianificando riforme in due fasi per rassicurare i mercati in un momento in cui la Francia è già gravata da alti livelli di debito pubblico. Alcune politiche principali, come l'impegno a ridurre l'età pensionabile a 60 anni per alcuni lavoratori e una proposta di taglio dell'IVA di 7 miliardi di euro sui beni di prima necessità per le famiglie, potrebbero essere rinviate” riferisce il manager di Allianz GI. Un cambio di impostazione, forse, anche alla luce dell’esperienza di da premier di Liz Truss, il più breve della storia del Regno Unito, che si dimise travolta dalle polemiche per la manovra fiscale .
I FONDAMENTALI DELLA AZIENDE FRANCESI SONO SOLIDI
Probabilmente, i mercati trovano le politiche dell'alleanza di sinistra ancora più allarmanti. Queste includono la reintroduzione di un'imposta sul patrimonio, l'aumento dell'imposta sul reddito per i redditi più alti e il congelamento del prezzo dei prodotti alimentari di base e dell'energia. In questo contesto, il rischio per la Francia è che lo spread sul suo debito potrebbe continuare ad ampliarsi, con alcuni titoli francesi che già rendono più dei titoli portoghesi con rating inferiore. La buona notizia è che i fondamentali delle aziende francesi sono solidi. Inoltre soltanto il 19% dell'indice francese CAC 40 dipende dall'economia francese e include generalmente aziende più piccole il cui debito è detenuto a livello nazionale.
PRIVILEGIATO IL DOLLARO USA E LE AZIONI DEL REGNO UNITO
In questo contesto Hirt continua a privilegiare il dollaro USA: qualsiasi richiamo alla crisi del debito sovrano europeo suggerisce una sovraponderazione nel biglietto verde rispetto all'euro come scommessa rifugio, traendo profitto dal differenziale positivo dei tassi di interesse. In termini di mercati azionari, il manager vede più potenziale nel Regno Unito perché sottoponderato dagli investitori e con basse valutazioni, mentre le sue prossime elezioni dovrebbero essere un "non evento" rispetto alle turbolenze altrove in Europa.
L’ORO E’ UN’OPZIONE INTERESSANTE
“Continuiamo ad apprezzare il settore bancario europeo sulla base di una visione costruttiva dell'economia della zona euro, valutazioni interessanti e un forte potenziale di fatturato” sottolinea il Global CIO Multi Asset di Allianz Global Investors. Che considera uno spread BTP – bund decennale 10 anni di 200 punti base – contro i 150 attuali - come un livello potenzialmente interessante da cui costruire posizioni a lungo termine. “Nel complesso, manteniamo la nostra posizione lunga sui titoli del Tesoro USA a 10 anni nei portafogli multi-asset mentre l'oro è un'opzione in periodi di tensione politica e geopolitica: il recente calo dei prezzi potrebbe offrire un punto di rientro interessante” conclude il manager.