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Edmond de Rothschild: meno esposizione azionaria nell'Eurozona, prese di beneficio negli Usa
Nel suo Market Flash la casa d’investimento cita il riaffiorare dell’avversione al rischio dopo le Europee e rileva che i ritorni sulle azioni Usa continuano a essere ristretti a pochi titoli
di Stefano Caratelli 27 Giugno 2024 07:55
Dopo la reazione di avversione al rischio seguita alle elezioni europee e agli sviluppi in Francia, i mercati del Vecchio Continente si sono stabilizzati proseguendo su un percorso di riallineamento con quello USA. Edmond de Rothschild ha comunque ritenuto di ridurre l’esposizione all’Eurozona, e nel suo ultimo Market Flash fa il punto della situazione nei principali mercati sottolineando i dati che segnalano lo scenario di graduale rallentamento dell’economia americana con gli indicatori di fiducia scesi ai minimi da dicembre 2023 in tandem anche con l’andamento delle nuove costruzioni USA. Intanto la Banca Centrale Svizzera ha tagliato i tassi riducendo anche le stime di inflazione mentre Bank of England li ha lasciati fermi ma resta l’attesa di un allentamento in occasione dei prossimi meeting.
In Eurozona i riflettori sono sulla Francia non solo per gli sviluppi politici attesi dalle elezioni anticipate ma anche per la procedura europea per deficit eccessivo aperta anche nei confronti di altri Paesi. Al momento gli investitori scommettono su un esisto del voto senza un netto vincitore il che renderebbe problematiche politiche incentrate sulla spesa pubblica ma anche di riduzione del deficit. Con il rischio politico che riaffiora nell’Eurozona Edmond de Rotschild ha deciso di ridurre comunque la sua esposizione tornando a un posizionamento moderato sull’azionario nelle varie aree della regione, e prendendo comunque beneficio sull’azionario americano dove i ritorni continuano a essere circoscritti a pochi grandi titoli. Cautela anche sul debito pubblico francese che potrebbe soffrire l’incertezza politica.
Sull’azionario europeo è tornato comunque un po’ di ottimismo dopo le indicazioni considerate incoraggianti di Bank of England e il taglio dei tassi in Svizzera per la seconda volta all’1,25%. I titoli bancari hanno recuperato le perdite subite nell’immediato dopo le elezioni europee e gli sviluppi francesi. Nel lusso, Kering ha deluso mentre da Danone sono uscite indicazioni incoraggianti. Nel software, il campione francese Dassault Systèmes è stato penalizzato dai commenti degli analisti mentre il settore auto della regione ha continuato a confrontarsi con venti contrari come prezzi in rialzo delle materie prime e dei trasporti, oltre alle tensioni con la Cina.
Sull’azionario USA il Nasdaq 100 ha continuato a ‘scrivere’ la storia superando per la prima volta la soglia dei 20.000 punti mentre anche l’S&P 500 si è mosso in rialzo, mentre la concentrazione su un gruppo ristretto di titoli ha cominciato a mostrare segni di allentamento attestato dall’andamento del Russell 1000. Intanto i dati del settore immobiliare continuano a segnare un arretramento ma il trend per fine 2024 è di miglioramento, Nell’M&A sotto i riflettori il settore medico con la chiusura da parte di Boston Scientific dell’accordo per acquisire Silk Road Medical.
Anche i mercati azionari emergenti hanno mostrato un trend positivo guidato da Taiwan, seguita da Messico e Corea, mentre sono rimasti indietro Brasile e India. Sul mercato del credito, il debito societario e governativo è rimasto dipendente dal rischio politico che si è riaffacciato in Francia, mentre i dati che escono dal versante macroeconomico continuano a puntare a un rallentamento in Europa. I rendimenti dei Bund tedeschi sono comunque scesi e gli spread hanno mostrato in generale resilienza. Negli High Yield comunque gli spread si sono mossi in rialzo mentre quelli sugli AT1 si sono stabilizzati.
POSIZIONAMENTO MODERATO SULLE AZIONI EUROPEE, PRESE DI BENEFICIO USA
In Eurozona i riflettori sono sulla Francia non solo per gli sviluppi politici attesi dalle elezioni anticipate ma anche per la procedura europea per deficit eccessivo aperta anche nei confronti di altri Paesi. Al momento gli investitori scommettono su un esisto del voto senza un netto vincitore il che renderebbe problematiche politiche incentrate sulla spesa pubblica ma anche di riduzione del deficit. Con il rischio politico che riaffiora nell’Eurozona Edmond de Rotschild ha deciso di ridurre comunque la sua esposizione tornando a un posizionamento moderato sull’azionario nelle varie aree della regione, e prendendo comunque beneficio sull’azionario americano dove i ritorni continuano a essere circoscritti a pochi grandi titoli. Cautela anche sul debito pubblico francese che potrebbe soffrire l’incertezza politica.
DA BANK OF ENGLAND E SVIZZERA INDICAZIONI INCORAGGIANTI
Sull’azionario europeo è tornato comunque un po’ di ottimismo dopo le indicazioni considerate incoraggianti di Bank of England e il taglio dei tassi in Svizzera per la seconda volta all’1,25%. I titoli bancari hanno recuperato le perdite subite nell’immediato dopo le elezioni europee e gli sviluppi francesi. Nel lusso, Kering ha deluso mentre da Danone sono uscite indicazioni incoraggianti. Nel software, il campione francese Dassault Systèmes è stato penalizzato dai commenti degli analisti mentre il settore auto della regione ha continuato a confrontarsi con venti contrari come prezzi in rialzo delle materie prime e dei trasporti, oltre alle tensioni con la Cina.
COMINCIA AD ALLENTARSI LA CONCENTRAZIONE IN USA
Sull’azionario USA il Nasdaq 100 ha continuato a ‘scrivere’ la storia superando per la prima volta la soglia dei 20.000 punti mentre anche l’S&P 500 si è mosso in rialzo, mentre la concentrazione su un gruppo ristretto di titoli ha cominciato a mostrare segni di allentamento attestato dall’andamento del Russell 1000. Intanto i dati del settore immobiliare continuano a segnare un arretramento ma il trend per fine 2024 è di miglioramento, Nell’M&A sotto i riflettori il settore medico con la chiusura da parte di Boston Scientific dell’accordo per acquisire Silk Road Medical.
EMERGENTI POSITIVI, CREDITO CONDIZIONATO DALLA POLITICA
Anche i mercati azionari emergenti hanno mostrato un trend positivo guidato da Taiwan, seguita da Messico e Corea, mentre sono rimasti indietro Brasile e India. Sul mercato del credito, il debito societario e governativo è rimasto dipendente dal rischio politico che si è riaffacciato in Francia, mentre i dati che escono dal versante macroeconomico continuano a puntare a un rallentamento in Europa. I rendimenti dei Bund tedeschi sono comunque scesi e gli spread hanno mostrato in generale resilienza. Negli High Yield comunque gli spread si sono mossi in rialzo mentre quelli sugli AT1 si sono stabilizzati.