L'analisi
L’impatto di elezioni e Intelligenza Artificiale sul comparto sanitario: cosa fare con i titoli
Vinay Thapar, Portfolio Manager di AB International Health Care Portfolio, analizza gli effetti dell’IA e delle innovazioni tecnologiche sul settore sanitario. Nel 2024 nuove opportunità in arrivo
di Antonio Cardarelli 29 Giugno 2024 07:55
Dopo un 2023 sotto le attese, quest’anno i titoli del comparto sanitario sono pronti a recuperare il terreno perduto grazie a nuovi driver come l’applicazione dell’intelligenza artificiale. Investire in un settore così ampio e variegato non è semplice se non si hanno a disposizione le risorse e le capacità per individuare le aziende in grado di cavalcare i trend globali. In questa intervista Vinay Thapar, Portfolio Manager di AB International Health Care Portfolio, fa il punto sulle prospettive del comparto sanitario e sulle prossime innovazioni tecnologiche.
“In quanto investitori attivi, ci concentriamo sulle imprese di qualità che beneficiano dei trend di crescita duraturi del settore e sono scambiate a valutazioni interessanti. Tra queste figurano le società di diagnostica e scienze naturali, che contribuiscono a migliorare la diagnosi precoce delle malattie, e le imprese tecnologiche, che possono trarre vantaggio dall'introduzione di soluzioni basate sull'IA per migliorare i risultati non solo nel campo delle prestazioni mediche ma nell'intero settore sanitario. Le società di apparecchiature innovative stanno inoltre sviluppando nuovi metodi per migliorare gli esiti sanitari, ad esempio tramite la chirurgia robotica e altri tipi di procedure minimamente invasive. I titoli delle biotecnologie sono relativamente costosi, per cui gli investitori devono prestare particolare attenzione per assicurarsi prima di investire, che il prezzo di società di questa categoria sia giustificato alla luce dei fondamentali aziendali e delle prospettive di crescita. A nostro avviso, il segreto del successo per gli investitori azionari è investire nel business, non nella scienza. Ciò significa che gli investitori devono ricercare imprese sanitarie con attività di qualità elevata ed evitare di tentare di prevedere i risultati dell’attività di R&S (ricerca e sviluppo) in ambito scientifico, cosa notoriamente difficile da fare”.
“L'IA offre straordinarie possibilità di aumentare l'efficienza del sistema sanitario. Crediamo che questo potenziale non sia ancora riflesso nelle valutazioni di molte aziende operanti in questo campo. In un futuro non troppo distante, avremo probabilmente assistenti sanitari dotati di intelligenza artificiale in grado di coadiuvare gli operatori nella diagnosi delle malattie, nella programmazione degli appuntamenti e nella compilazione delle cartelle cliniche, risparmiando al personale medico molte ore di lavoro. Un'altra area di opportunità è la lettura delle immagini mediche, che potrebbe diventare più accurata per individuare la presenza di tumori. L'IA viene integrata negli strumenti commerciali di diverse aziende, come la statunitense Veeva Systems e l'irlandese ICON. Le capacità dell’IA, inoltre, migliorano e vengono adottate sempre di più per la diagnosi delle malattie: riteniamo quindi che le società che propongono software in modalità As-a-Service per il settore sanitario saranno interessate da una crescente domanda”.
“Spesso gli investitori credono che i titoli del settore sanitario siano vulnerabili alla volatilità in un anno elettorale, ma l'esperienza passata racconta una storia diversa. In realtà, crediamo che l'incertezza politica non comporti necessariamente rischi acuti per il settore sanitario. Inoltre, considerando che oggi il 10% del PIL globale è speso nella sanità, il settore gode di un fattore d'impulso strutturale che dovrebbe acquisire sempre maggiore slancio a fronte dell'invecchiamento demografico, indipendentemente dai cambiamenti delle politiche a breve termine. Persino le imprese statunitensi più orientate al mercato interno potrebbero avere modelli di business parzialmente isolati dai rischi normativi e di rimborso che caratterizzano gli Stati Uniti. Tra queste, ad esempio, figurano colonne portanti del settore che operano dietro le quinte per fornire beni e servizi di supporto a case farmaceutiche, produttori di dispositivi medici e ospedali. Inoltre, è improbabile che i servizi di diagnostica e software risentano di pressioni politiche, in particolare perché possono contribuire a ridurre i costi per i sistemi sanitari”.
“Le valutazioni dei titoli sanitari si confermano interessanti, specialmente dopo la sottoperformance del 2023. Crediamo che investendo in aziende altamente redditizie, con solide opportunità di reinvestimento (anche nell'IA), gli investitori possano realizzare interessanti rendimenti corretti per il rischio sul lungo termine. È vero che la crescita macroeconomica può influire su alcuni segmenti della sanità, ma restiamo convinti che il settore sia meno sensibile di altri all'andamento dell'economia, mentre il suo potenziale innovativo rimane elevato. Mentre sul mercato prosegue il dibattito in merito al livello finale dei tassi d'interesse e al loro impatto sull'economia, noi riteniamo che gran parte della normalizzazione dei tassi abbia già avuto luogo. Alla luce della continua innovazione nel settore, abbinata ai solidi livelli di redditività e alla minore dipendenza dalle condizioni economiche, continuiamo a credere che il comparto sanitario offra valide opportunità a lungo termine agli investitori azionari”.
Quali saranno i principali driver del settore sanitario nel 2024?
“In quanto investitori attivi, ci concentriamo sulle imprese di qualità che beneficiano dei trend di crescita duraturi del settore e sono scambiate a valutazioni interessanti. Tra queste figurano le società di diagnostica e scienze naturali, che contribuiscono a migliorare la diagnosi precoce delle malattie, e le imprese tecnologiche, che possono trarre vantaggio dall'introduzione di soluzioni basate sull'IA per migliorare i risultati non solo nel campo delle prestazioni mediche ma nell'intero settore sanitario. Le società di apparecchiature innovative stanno inoltre sviluppando nuovi metodi per migliorare gli esiti sanitari, ad esempio tramite la chirurgia robotica e altri tipi di procedure minimamente invasive. I titoli delle biotecnologie sono relativamente costosi, per cui gli investitori devono prestare particolare attenzione per assicurarsi prima di investire, che il prezzo di società di questa categoria sia giustificato alla luce dei fondamentali aziendali e delle prospettive di crescita. A nostro avviso, il segreto del successo per gli investitori azionari è investire nel business, non nella scienza. Ciò significa che gli investitori devono ricercare imprese sanitarie con attività di qualità elevata ed evitare di tentare di prevedere i risultati dell’attività di R&S (ricerca e sviluppo) in ambito scientifico, cosa notoriamente difficile da fare”.
Quale sarà l’impatto dell’Intelligenza Artificiale sul settore sanitario?
“L'IA offre straordinarie possibilità di aumentare l'efficienza del sistema sanitario. Crediamo che questo potenziale non sia ancora riflesso nelle valutazioni di molte aziende operanti in questo campo. In un futuro non troppo distante, avremo probabilmente assistenti sanitari dotati di intelligenza artificiale in grado di coadiuvare gli operatori nella diagnosi delle malattie, nella programmazione degli appuntamenti e nella compilazione delle cartelle cliniche, risparmiando al personale medico molte ore di lavoro. Un'altra area di opportunità è la lettura delle immagini mediche, che potrebbe diventare più accurata per individuare la presenza di tumori. L'IA viene integrata negli strumenti commerciali di diverse aziende, come la statunitense Veeva Systems e l'irlandese ICON. Le capacità dell’IA, inoltre, migliorano e vengono adottate sempre di più per la diagnosi delle malattie: riteniamo quindi che le società che propongono software in modalità As-a-Service per il settore sanitario saranno interessate da una crescente domanda”.
Gli investitori fanno bene a temere l'impatto delle elezioni statunitensi che si terranno verso la fine dell'anno?
“Spesso gli investitori credono che i titoli del settore sanitario siano vulnerabili alla volatilità in un anno elettorale, ma l'esperienza passata racconta una storia diversa. In realtà, crediamo che l'incertezza politica non comporti necessariamente rischi acuti per il settore sanitario. Inoltre, considerando che oggi il 10% del PIL globale è speso nella sanità, il settore gode di un fattore d'impulso strutturale che dovrebbe acquisire sempre maggiore slancio a fronte dell'invecchiamento demografico, indipendentemente dai cambiamenti delle politiche a breve termine. Persino le imprese statunitensi più orientate al mercato interno potrebbero avere modelli di business parzialmente isolati dai rischi normativi e di rimborso che caratterizzano gli Stati Uniti. Tra queste, ad esempio, figurano colonne portanti del settore che operano dietro le quinte per fornire beni e servizi di supporto a case farmaceutiche, produttori di dispositivi medici e ospedali. Inoltre, è improbabile che i servizi di diagnostica e software risentano di pressioni politiche, in particolare perché possono contribuire a ridurre i costi per i sistemi sanitari”.
Come si potrebbero riassumere le prospettive per gli investitori nel settore sanitario?
“Le valutazioni dei titoli sanitari si confermano interessanti, specialmente dopo la sottoperformance del 2023. Crediamo che investendo in aziende altamente redditizie, con solide opportunità di reinvestimento (anche nell'IA), gli investitori possano realizzare interessanti rendimenti corretti per il rischio sul lungo termine. È vero che la crescita macroeconomica può influire su alcuni segmenti della sanità, ma restiamo convinti che il settore sia meno sensibile di altri all'andamento dell'economia, mentre il suo potenziale innovativo rimane elevato. Mentre sul mercato prosegue il dibattito in merito al livello finale dei tassi d'interesse e al loro impatto sull'economia, noi riteniamo che gran parte della normalizzazione dei tassi abbia già avuto luogo. Alla luce della continua innovazione nel settore, abbinata ai solidi livelli di redditività e alla minore dipendenza dalle condizioni economiche, continuiamo a credere che il comparto sanitario offra valide opportunità a lungo termine agli investitori azionari”.