Materie prime
Il ritorno dell'argento grazie alla transizione energetica, prezzo in aumento del 20%
Nonostante la forte richiesta, quest'anno l'offerta di argento diminuirà dell'1%, stando al Silver Institute, creando un deficit di mercato di 215,3 milioni di once. Deficit che per gli analisti di Man Group avvantaggia l'argento rispetto alle migliori qualità dell’oro quanto a riserva di valore e bene rifugio
di Davide Lentini 2 Luglio 2024 12:12
Non è solo l’oro a vivere un momento florido. Anche l'argento ha visto nell’ultimo periodo un’impennata del prezzo e della richiesta, grazie soprattutto alla domanda dell'industria dei pannelli solari e dei data center di intelligenza artificiale che ha fatto salire il prezzo spot di oltre il 20% quest'anno, rispetto al guadagno del 13% messo a segno dall'oro.
Secondo il Silver Institute, la domanda dell'argento è destinata a aumentare, mentre il calo delle forniture ha creato il secondo maggiore deficit del metallo prezioso degli ultimi 20 anni. E in molti si chiedono se l'argento metterà quindi in ombra l'oro.
“L'argento ha molte caratteristiche proprie dell'oro - spiegano Albert Chu, portfoglio manager, e Angus Poland, analista, strategie risorse naturali, di Man Group - è stato una riserva di valore per migliaia di anni, ha una stretta relazione con i tassi di interesse reali e possiede interessanti proprietà per fini industriali. Tuttavia, è molto più abbondante dell'oro e le miniere d'argento sotterranee hanno gradi, ovvero una concentrazione all'interno del minerale, oltre 100 volte superiori a quelli delle miniere d'oro. Detto questo, si tratta comunque di un metallo raro e per questo costa quasi un milione di dollari la tonnellata”.
Sebbene l'argento sia una riserva di valore riconosciuta, sappiamo che solitamente non è la prima scelta di investimento in caso di choc geopolitici o economici: l'oro, infatti, attrae più flussi come bene rifugio, facendo meglio dell'argento in periodi di crisi. Tuttavia, quando le condizioni si stabilizzano, gli investitori iniziano a guardare all'"oro dei poveri" e l'argento sale di più.
“Le banche centrali privilegiano l'oro per la sua densità di prezzo che è quasi 150 volte superiore a quella dell'argento - spiegano gli analisti di Man Group - Questa preferenza ha sostenuto i prezzi dell'oro negli ultimi anni, un vantaggio di cui l'argento non ha goduto direttamente. Ma nonostante le preferenze delle banche, l’argento sta crescendo in ambito industriale. Vanta infatti la più alta conducibilità elettrica e termica di tutti i metalli”.
Questa caratteristica dell’argento, unita alla sua relativa abbondanza, lo rende il metallo primario per utilizzi industriali: il 54% è utilizzato in applicazioni industriali, contro il 10% dell'oro. E proprio questa domanda industriale può far salire i prezzi dell'argento durante i periodi di tassi d'interesse stabili, ma può anche farli scendere durante i periodi di bassa attività.
“In particolare - aggiungono Albert Chu e e Angus Poland - l'argento è un metallo al centro della transizione energetica. Con il passaggio dagli idrocarburi all'energia elettrica, cresce la domanda di circuiti, interruttori e motori, che utilizzano tutti l'argento. Questa domanda è prevista in espansione con l'aumento dei veicoli elettrici e dei data center di intelligenza artificiale”.
L'uso finale più significativo dell'argento è nei pannelli solari, ognuno dei quali necessita di 10-20 grammi di argento per kilowatt. Bloomberg stima che quest'anno saranno costruiti oltre 500 gigawatt di unità fotovoltaiche, che richiederanno circa 250 milioni di once d'argento, pari al 30% dell'offerta mondiale. La domanda è in rapida crescita, con un aumento del 67% delle installazioni fotovoltaiche solo tra il 2022 e il 2023.
“Anche il modo in cui vengono fissati i prezzi dell'argento si sta evolvendo - commentano gli esperti di Man Group - Storicamente erano i tassi reali a determinare i prezzi, dato il ruolo dell'argento come riserva di valore. Tuttavia, l'equilibrio tra domanda e offerta sta diventando ora molto più critico”.
L'offerta di argento ha raggiunto il picco nel 2016 e da allora ha ristagnato a causa della mancanza di investimenti in un contesto di prezzi bassi e di requisiti ambientali, sociali e di governance (Esg) più severi che hanno scoraggiato lo sfruttamento di nuove miniere. Il Silver Institute prevede una diminuzione dell'1% dell'offerta totale di argento nel 2024, che porterà a un deficit di mercato previsto di 215,3 milioni di once, il secondo più grande in oltre 20 anni. “Questo deficit determinato dalla transizione energetica - concludono Albert Chu, portfoglio manager, e Angus Poland, analista, strategie risorse naturali, di Man Group - rappresenta il vantaggio dell'argento rispetto alle migliori qualità dell’oro quanto a riserva di valore e bene rifugio”.
CRESCE LA DOMANDA DI ARGENTO
Secondo il Silver Institute, la domanda dell'argento è destinata a aumentare, mentre il calo delle forniture ha creato il secondo maggiore deficit del metallo prezioso degli ultimi 20 anni. E in molti si chiedono se l'argento metterà quindi in ombra l'oro.
STRETTA RELAZIONE CON I TASSI
“L'argento ha molte caratteristiche proprie dell'oro - spiegano Albert Chu, portfoglio manager, e Angus Poland, analista, strategie risorse naturali, di Man Group - è stato una riserva di valore per migliaia di anni, ha una stretta relazione con i tassi di interesse reali e possiede interessanti proprietà per fini industriali. Tuttavia, è molto più abbondante dell'oro e le miniere d'argento sotterranee hanno gradi, ovvero una concentrazione all'interno del minerale, oltre 100 volte superiori a quelli delle miniere d'oro. Detto questo, si tratta comunque di un metallo raro e per questo costa quasi un milione di dollari la tonnellata”.
ORO PREFERITO IN CASO DI CHOC GEOPOLITICI
Sebbene l'argento sia una riserva di valore riconosciuta, sappiamo che solitamente non è la prima scelta di investimento in caso di choc geopolitici o economici: l'oro, infatti, attrae più flussi come bene rifugio, facendo meglio dell'argento in periodi di crisi. Tuttavia, quando le condizioni si stabilizzano, gli investitori iniziano a guardare all'"oro dei poveri" e l'argento sale di più.
ARGENTO MIGLIORE IN AMBITO INDUSTRIALE
“Le banche centrali privilegiano l'oro per la sua densità di prezzo che è quasi 150 volte superiore a quella dell'argento - spiegano gli analisti di Man Group - Questa preferenza ha sostenuto i prezzi dell'oro negli ultimi anni, un vantaggio di cui l'argento non ha goduto direttamente. Ma nonostante le preferenze delle banche, l’argento sta crescendo in ambito industriale. Vanta infatti la più alta conducibilità elettrica e termica di tutti i metalli”.
POSSIBILE VOLATILITÀ DELL'ARGENTO
Questa caratteristica dell’argento, unita alla sua relativa abbondanza, lo rende il metallo primario per utilizzi industriali: il 54% è utilizzato in applicazioni industriali, contro il 10% dell'oro. E proprio questa domanda industriale può far salire i prezzi dell'argento durante i periodi di tassi d'interesse stabili, ma può anche farli scendere durante i periodi di bassa attività.
UTILE PER LA TRANSIZIONE ENERGETICA
“In particolare - aggiungono Albert Chu e e Angus Poland - l'argento è un metallo al centro della transizione energetica. Con il passaggio dagli idrocarburi all'energia elettrica, cresce la domanda di circuiti, interruttori e motori, che utilizzano tutti l'argento. Questa domanda è prevista in espansione con l'aumento dei veicoli elettrici e dei data center di intelligenza artificiale”.
LA RICHIESTA PER I PANNELLI SOLARI
L'uso finale più significativo dell'argento è nei pannelli solari, ognuno dei quali necessita di 10-20 grammi di argento per kilowatt. Bloomberg stima che quest'anno saranno costruiti oltre 500 gigawatt di unità fotovoltaiche, che richiederanno circa 250 milioni di once d'argento, pari al 30% dell'offerta mondiale. La domanda è in rapida crescita, con un aumento del 67% delle installazioni fotovoltaiche solo tra il 2022 e il 2023.
COME CAMBIA IL PREZZO DELL'ARGENTO
“Anche il modo in cui vengono fissati i prezzi dell'argento si sta evolvendo - commentano gli esperti di Man Group - Storicamente erano i tassi reali a determinare i prezzi, dato il ruolo dell'argento come riserva di valore. Tuttavia, l'equilibrio tra domanda e offerta sta diventando ora molto più critico”.
OFFERTA IN DIMINUZIONE DELL'1%
L'offerta di argento ha raggiunto il picco nel 2016 e da allora ha ristagnato a causa della mancanza di investimenti in un contesto di prezzi bassi e di requisiti ambientali, sociali e di governance (Esg) più severi che hanno scoraggiato lo sfruttamento di nuove miniere. Il Silver Institute prevede una diminuzione dell'1% dell'offerta totale di argento nel 2024, che porterà a un deficit di mercato previsto di 215,3 milioni di once, il secondo più grande in oltre 20 anni. “Questo deficit determinato dalla transizione energetica - concludono Albert Chu, portfoglio manager, e Angus Poland, analista, strategie risorse naturali, di Man Group - rappresenta il vantaggio dell'argento rispetto alle migliori qualità dell’oro quanto a riserva di valore e bene rifugio”.