La prospettiva

Anche dopo le elezioni Raiffeisen CM vede un quadro economico favorevole all’India

Il Primo Ministro Modi e il suo partito hanno vinto le elezioni parlamentari ma senza ottenere la maggioranza assoluta dei seggi: sembra comunque assicurata la continuità della precedente politica favorevole ai mercati

di Leo Campagna 3 Luglio 2024 08:26

financialounge -  india mercato azionario Raiffeisen Capital Management
L’esito delle recenti elezioni in India ha deluso il Primo Ministro Modi e il suo partito BJP. Abituati, nei due precedenti mandati di Modi, a governare con una propria maggioranza parlamentare, si prefiggevano non soltanto la maggioranza assoluta, ma almeno 400 dei 543 seggi della Camera bassa del Parlamento indiano. Questo avrebbe permesso loro di attuare le modifiche costituzionali suggerite dai nazionalisti indù, una lista di emendamenti diventata sempre più corposa durante la campagna elettorale.

MANCATA ANCHE LA MAGGIORANZA ASSOLUTA DEI SEGGI


In parallelo, l'opposizione ha costituito un fronte piuttosto unito e sfidante. La risultante complessiva è che il BJP invece di una maggioranza di due terzi, non ha nemmeno ottenuto la maggioranza assoluta dei seggi (240 seggi dopo i 303 precedenti). Ora per la maggioranza di governo dipende dai suoi alleati e, se anche questo non fosse un grosso problema, la realtà è che il terzo mandato di Modi ne sarà comunque influenzato nelle decisioni.

L’ANALISI DEL VOTO ELETTORALE IN INDIA


L’analisi del voto parte dal sistema elettorale che in India, in linea con la tradizione britannica, assegna il seggio alla persona che riceve il maggior numero di voti in uno dei 543 collegi elettorali. Risulta spesso decisivo sia quanti che quali concorrenti si candidino. Non a caso, il BJP pur avendo ricevuto solo pochi voti in meno nel suo insieme (36,6% contro 37,4% di cinque anni fa) ha perso un quinto dei suoi seggi parlamentari rispetto al 2019.

IL FRENO ALL’ASCESA DEL BJP IN QUESTE ELEZIONI


Secondo il Team Cee and Emerging Markets di Raiffeisen Capital Management il freno all’ascesa del BJP in queste elezioni è da ricercarsi soprattutto nello scarso contributo fornito dal suo heartland, l'Uttar Pradesh, lo Stato dell'Unione più popoloso dell'India. Uno dei punti deboli del partito di Modi si è rivelato essere l’atteggiamento poco rispettoso o ostile tenuto dal BJP per anni nei confronti di alcuni gruppi di elettori chiave come, in particolare, molti agricoltori, i Dalit (indù delle caste più basse) e i musulmani, che, in base alle prime analisi, sembra abbiano votato con convinzione a favore dell'opposizione.

IL MERCATO AZIONARIO INDIANO


Il mercato azionario indiano che ha subito forti oscillazioni per un breve periodo annullando i guadagni registrati prima delle elezioni, sembra essersi lasciato alle spalle la questione elettorale. “L’aspetto rilevante è che la continuità della precedente politica favorevole ai mercati sembra essere assicurata. Inoltre l’esito del voto impedisce al BJP di attuare tutto il programma elettorale, inclusi alcuni aspetti critici, a cominciare per esempio da una possibile escalation con il Pakistan sulla questione del Kashmir attraverso un emendamento costituzionale indiano” sottolineano i manager del Team.

IL QUADRO ECONOMICO RIMANE COMUNQUE FAVOREVOLE


Secondo i quali a conti fatti, almeno per il momento, i mercati potrebbero comunque ritenersi soddisfatti. “Il quadro economico rimane comunque favorevole, trainato da una crescita robusta e un'inflazione che, sebbene ancora troppo alta, è in calo. Per contro sarà da seguire il mercato del lavoro dove preoccupa il recente aumento del tasso di disoccupazione a oltre l'8%, peraltro tra i probabili ostacoli a Modi nelle recenti elezioni” conclude il Team Cee and Emerging Markets di Raiffeisen Capital Management.

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