L'apertura dei mercati
Prosegue la corsa di Montepaschi a Piazza Affari sull'ipotesi del terzo polo bancario
Le parole del ministro Giorgetti sulla possibile cessione di Mps spingono ancora il titolo dell'istituto bancario (+2%). Le Borse europee aprono in rialzo nel giorno delle elezioni nel Regno Unito. Oggi Wall Street resterà chiusa per l'Independence Day
di Antonio Cardarelli 4 Luglio 2024 09:11
Apertura in verde per le Borse europee nella penultima seduta della settimana. A Piazza Affari prosegue la corsa di Montepaschi: dopo il +4% il titolo apre in rialzo di un ulteriore 2% sulla spinta dell'ipotesi della nascita di un terzo polo bancario, scenario rafforzato dalle parole del ministro delle Finanza Giancarlo Giorgetti che ha parlato di "operazione industriale per Siena" e non di "cessione per fare cassa".
Politica in primo piano in Europa, con i seggi aperti nel Regno Unito. La vittoria dei laburisti è praticamente certa e, secondo gli ultimi sondaggi, potrebbe arrivare con il maggior numero di seggi di sempre. In difficoltà i Tories del primo ministro uscente Rishi Sunak. Secondo diversi analisti, la vittoria del partito di Keir Starmer potrebbe essere positiva per l’azionario UK. Occhi puntati anche al secondo turno delle elezioni francesi, in programma domenica, anche se l’ipotesi di una maggioranza assoluta dell’estrema destra sembra essere tramontata dopo gli accordi tra centristi e partiti di sinistra.
Oggi Wall Street è chiusa per l’Independence Day. Nella seduta di ieri chiusure in rialzo per Nasdaq e S&P 500, ma c’è da segnalare il crollo della banca texana First Foundation (-24%) dopo l’annuncio di un aumento di capitale a causa dell’elevata esposizione al settore immobiliare commerciale. Nel frattempo negli Usa diventa sempre più caldo il dibattito sul possibile passo indietro di Joe Biden. Dopo il disastroso primo confronto con Trump è cresciuta la fronda del Partito democratico che chiede un cambio del candidato, ma per ora dalla Casa Bianca non ci sono segnali in questo senso. Intanto dai dati macro usciti ieri si evince un leggero rallentamento dell’economia, che se unito al calo dell’inflazione potrebbe portare la Federal Reserve verso il primo taglio dei tassi.
Sui mercati asiatici chiusura a livelli record per la Borsa di Tokyo, che segue la scia di Wall Street. L'indice Nikkei ha guadagnato lo 0,82% a 40.913,65 punti, superando il suo precedente massimo raggiunto a marzo, trainato dai titoli tecnologici globali e dall'indebolimento dello yen, che ha favorito gli esportatori. In Cina Hong Kong poco sopra la parità nonostante il calo dell’indice pmi mentre Shanghai cede lo 0,7% a poco dalla chiusura.
Sul valutario l'euro si rafforza a 1,078 dollari (da 1,0758 alla vigilia) e passa di mano a 174,114 yen (da 174,18). Il cross dollaro/yen è a 161,399. Petrolio in calo, con i contratti sul Wti agosto in calo dello 0,68% a 83,31 dollari al barile e quelli del Brent settembre giù dello 0,6% a 86,82 dollari. Il gas naturale scambiato ad Amsterdam scende del 2,6% a 32,79 euro al megawattora.
OGGI SI VOTA NEL REGNO UNITO
Politica in primo piano in Europa, con i seggi aperti nel Regno Unito. La vittoria dei laburisti è praticamente certa e, secondo gli ultimi sondaggi, potrebbe arrivare con il maggior numero di seggi di sempre. In difficoltà i Tories del primo ministro uscente Rishi Sunak. Secondo diversi analisti, la vittoria del partito di Keir Starmer potrebbe essere positiva per l’azionario UK. Occhi puntati anche al secondo turno delle elezioni francesi, in programma domenica, anche se l’ipotesi di una maggioranza assoluta dell’estrema destra sembra essere tramontata dopo gli accordi tra centristi e partiti di sinistra.
WALL STREET CHIUSA
Oggi Wall Street è chiusa per l’Independence Day. Nella seduta di ieri chiusure in rialzo per Nasdaq e S&P 500, ma c’è da segnalare il crollo della banca texana First Foundation (-24%) dopo l’annuncio di un aumento di capitale a causa dell’elevata esposizione al settore immobiliare commerciale. Nel frattempo negli Usa diventa sempre più caldo il dibattito sul possibile passo indietro di Joe Biden. Dopo il disastroso primo confronto con Trump è cresciuta la fronda del Partito democratico che chiede un cambio del candidato, ma per ora dalla Casa Bianca non ci sono segnali in questo senso. Intanto dai dati macro usciti ieri si evince un leggero rallentamento dell’economia, che se unito al calo dell’inflazione potrebbe portare la Federal Reserve verso il primo taglio dei tassi.
TOKYO IN VERDE
Sui mercati asiatici chiusura a livelli record per la Borsa di Tokyo, che segue la scia di Wall Street. L'indice Nikkei ha guadagnato lo 0,82% a 40.913,65 punti, superando il suo precedente massimo raggiunto a marzo, trainato dai titoli tecnologici globali e dall'indebolimento dello yen, che ha favorito gli esportatori. In Cina Hong Kong poco sopra la parità nonostante il calo dell’indice pmi mentre Shanghai cede lo 0,7% a poco dalla chiusura.
VALUTE E MATERIE PRIME
Sul valutario l'euro si rafforza a 1,078 dollari (da 1,0758 alla vigilia) e passa di mano a 174,114 yen (da 174,18). Il cross dollaro/yen è a 161,399. Petrolio in calo, con i contratti sul Wti agosto in calo dello 0,68% a 83,31 dollari al barile e quelli del Brent settembre giù dello 0,6% a 86,82 dollari. Il gas naturale scambiato ad Amsterdam scende del 2,6% a 32,79 euro al megawattora.
Trending