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Politica fonte di volatilità in Europa e Usa, la strategia multi-asset offre protezione

L’outlook di Allianz Global Investors a cura di Hans-Jörg Naumer, passa in rassegna le aspettative degli analisti sui mercati ma raccomanda di non tenere comunque “tutte le uova nello stesso paniere”

di Stefano Caratelli 5 Luglio 2024 16:06

financialounge -  Allianz Global Investors Hans-Jörg Naumer mercati
Dai commenti degli analisti azionari emerge un trend piuttosto chiaro: l’economia USA non effettuerà alcun “atterraggio”, duro o morbido, mentre l’economia cinese riuscirà a mantenere una crescita stabile. Dopo un miglioramento del sentiment tra il secondo trimestre 2023 e il primo del 2024, l’ottimismo è andato scemando, ma il quadro complessivo si conferma positivo, con l’eccezione della Germania, le cui prospettive sono peggiorate, mentre il consensus non indica inversioni di tendenza a breve. E’ quanto si evince dagli oltre 54.000 pareri di analisti a livello globale espressi negli ultimi 2-3 mesi effettuato dall’istituto di ricerca Media Tenor.

MOLTO AUMENTATE LE ATTESE DI SOFT LANDING


Il weekly outlook di Allianz Global Investors, a cura di Hans-Jörg Naumer, Director, Global Capital Markets & Thematic Research, aggiunge che l’ultimo sondaggio di BofA tra i gestori globali di metà giugno dipinge un quadro piuttosto diverso, con il 64% che si attende un “soft landing”, molto più di maggio, mentre 26% propende per il “no landing” con crescita in leggero rallentamento. Il sentiment del momento non è un indicatore futuro, ma indica che possono esserci discrepanze tra l’approccio bottom-up degli analisti corporate e la view macro top-down. I gestori che implementano le strategie si collocano nel mezzo.

INFLAZIONE TENACE POSSIBILE OSTACOLO AL TAGLIO FED


L’esperto di AllianzGI osserva che per certi versi il sentiment degli analisti contrasta con i trend macro e sarà interessante vedere se nei confronti degli USA si scontrerà con gli sviluppi ciclici. Un’analisi della stessa Allianz Global Investors su un ampio set di dati macro indica un “soft landing”, spesso associato a una situazione in cui l’economia si avvicina al potenziale di crescita senza pressioni inflazionistiche. Un primo taglio da parte della Fed potrebbe subire il contraccolpo di un’inflazione ostinata, ipotesi in linea con il sentiment orientato verso il “no landing”.

DEBITO SOVRANO DI NUOVO IN PRIMO PIANO IN EUROPA E USA


Intanto il debito sovrano torna in primo piano, in USA sia Repubblicani che Democratici hanno fatto promesse di nuove consistenti spese pubbliche, mentre in Francia il previsto sconvolgimento dei blocchi politici ha già sortito qualche effetto su obbligazioni, azioni e euro. Se Rassemblement National riuscisse a far passare in toto la sua proposta di aumento della spesa e sgravio fiscale, il deficit lieviterebbe di un ulteriore 3,5% del PIL, ma l’ampliamento degli spread sui bund tedeschi potrebbe avere un effetto “disciplinante”.

ELEVATO IL LIVELLO DI “COMPIACENZA”


Intanto il livello di “compiacenza” è alto. L’ampliamento degli spread francesi, che ha contagiato anche Italia e Spagna sembra solo un’eccezione, i premi per il rischio di default sono stabili e non ci sono segnali di sofferenza finanziarai. Per gli USA, il "weightlessness indicator" di AllianzGI che calcola il rapporto prezzo/utili dell’S&P 500 rispetto al VIX, è salito a vette vertiginose, e Naumer sottolinea che i barometri del sentiment non si possono ignorare, soprattutto in una situazione come questa.

AZIONI: VALUTAZIONI USA IN SALITA, NEUTRALI IN EUROZONA


Per quanto riguarda l’allocazione tattica, secondo AllianzGI le azioni dovrebbero beneficiare delle attese di diminuzione dei tassi delle banche centrali in concomitanza con crescita ancora positiva. Le valutazioni USA sembrano destinate a salire a livello di indici, mentre in Eurozona sono nel complesso neutrali, e nel Regno Unito e nei mercati emergenti risultano interessanti. Sul valutario, l’incertezza politica in Europa potrebbe favorire il dollaro, considerato un “porto sicuro” con un differenziale dei tassi positivo sull’euro. Il ciclo globale di diminuzione dei tassi lascia presagire una normalizzazione o una maggiore inclinazione delle curve dei rendimenti nell’Eurozona.

IL RITORNO DI UN APPROCCIO MULTI-ASSET


Per quanto riguarda specifici temi di investimento, l’indicazione di AllianzGI è non mettere “tutte le uova in un solo paniere”, anche perché è probabile che la geopolitica sarà una costante fonte di sorprese. Con ogni probabilità le azioni resteranno un elemento indispensabile, ma il cosiddetto “multi asset” aumenta la diversificazione e stabilizza il portafoglio. Dopo l’inversione della politica espansiva delle banche centrali, che aveva favorito sia azioni che obbligazioni, la correlazione tra le due asset class si è normalizzata.

AGGIRARE POSSIBILI TEMPESTE SUI MERCATI


Di conseguenza, conclude l’analisi dell’esperto di AllianzGI, nulla dovrebbe ostacolare il ritorno del multi asset: siamo in un periodo che ben si presta a una rivalutazione degli investimenti a lungo termine sulla base della propensione al rischio e delle attese di rendimento, e il gioco vale la candela, perché una volta fissata la strategia si può provare ad aggirare, “come moderni Ulisse”, eventuali tempeste che potrebbero abbattersi sui mercati.

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