L'analisi

Schroders analizza l’impatto sull’economia della vittoria dei laburisti alle elezioni britanniche

Il risultato elettorale è stato in linea con le aspettative e la reazione dei mercati è stata scarsa o nulla. Tuttavia le sfide strutturali, tra cui l'invecchiamento della popolazione e le tensioni nei rapporti commerciali, restano sul tavolo

di Leo Campagna 5 Luglio 2024 17:38

financialounge -  Azad Zangana elezioni Regnpo Unito Schroders
I risultati delle elezioni generali indicano che i laburisti hanno ottenuto un mandato schiacciante per governare: alla luce della significativa differenza di voti e seggi rispetto alle elezioni del 2019 si tratta di uno dei più grandi cambiamenti politici nella storia del Regno Unito. Dopo 24 anni un Primo Ministro laburista, Keir Starmer, dovrà formare il nuovo governo, prima di partire per un importante vertice Nato la prossima settimana.

FAR CRESCERE L’ECONOMIA E GARANTIRE SICUREZZA E STABILITÀ


“La sua priorità è quella di far crescere l'economia e di garantire sicurezza e stabilità, un aspetto cruciale per gli investitori” tiene a sottolineare Azad Zangana, Senior European Economist & Strategist, Schroders. Secondo un recente studio di Strong and Stable, la durata media di un mandato di un ministro di governo è sceso a soli otto mesi, la media più bassa del periodo 1974-2023. Sebbene i governi dal 2019 siano stati guidati dallo stesso partito conservatore, questo livello di instabilità rende molto difficile per le aziende e gli investitori anticipare i cambiamenti politici e collaborare con il governo.

LE INTENZIONI DEL PROBABILE NUOVO CANCELLIERE


Dopo la recessione della fine dell’anno scorso, la traiettoria dell'economia è in ripresa, almeno nel breve termine. Tuttavia le sfide strutturali, tra cui l'invecchiamento della popolazione e le tensioni nei rapporti commerciali, restano sul tavolo. “Riformare il sistema di pianificazione e rendere il Regno Unito una destinazione più attraente per gli investimenti diretti esteri dovrebbero essere tra le priorità del governo” riferisce Zangana. In quest’ottica, sembra che il probabile nuovo cancelliere Rachel Reeves possa escludere gli investimenti pubblici dalle regole di indebitamento autoimposte dal governo. Una decisione per disporre di maggiori margini di manovra per investimenti più cospicui ma che potrebbe a lungo andare destare qualche preoccupazione sulla sostenibilità del debito.

L’EFFETTO DEL FISCAL DRAG


Nell’ambito delle tasse, nel manifesto laburista è stata indicata l’intenzione di congelare la maggior parte delle imposte personali anche se permane l'aspettativa generale che le tasse dovranno aumentare a tempo debito. “Rispettare l’obiettivo proclamato in campagna elettorale appare difficile, dal momento che il "fiscal drag" è un fatto acquisito come risultato del congelamento delle soglie dell'imposta sul reddito negli ultimi sette anni” spiega il manager di Schroders.

LE PREVISIONI DELL’OFFICE FOR BUDGET RESPONSABILITITY


Secondo le previsioni dell'Office for Budget Responsiblity la pressione fiscale nazionale sembra destinata a salire al livello più alto dal 1948 alla luce di un numero sempre maggiore di lavoratori che pagano aliquote marginali più alte. Per contro, grazie alla maggioranza ampia, il nuovo governo dovrebbe ridurre l'instabilità politica del Paese. “Il cambiamento di rotta verso la crescita dei servizi pubblici dovrebbe consentire una politica fiscale più morbida favorendo la crescita economica. Tuttavia l'aumento dei consensi per il partito di destra Reform UK metterà sotto pressione i laburisti per frenare l'immigrazione. Ciò limiterebbe le prospettive di crescita dell'economia, poiché l'invecchiamento della popolazione sta già incidendo sulla disponibilità di personale, facendo aumentare l'inflazione salariale” commenta Zangana.

IMMINENTI TAGLI DEI TASSI DI INTERESSE


Per quanto riguarda invece i mercati finanziari, la loro reazione è stata scarsa o nulla sulla scia di un risultato elettorale largamente in linea con le aspettative. “Le regole imposte nel periodo pre-elettorale hanno impedito ai membri del Comitato di politica monetaria della Banca d'Inghilterra di fare dichiarazioni nelle ultime settimane. Presto dovrebbero tornare a parlare in pubblico e potrebbero iniziare a segnalare imminenti tagli ai tassi di interesse, potenzialmente a partire da agosto” conclude il Senior European Economist & Strategist di Schroders.

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