L'analisi

RBC BlueBay delinea il possibile effetto Trump sui mercati obbligazionari Usa

Con Trump al potere, ci si aspetterebbe un contesto diverso ma se lo scenario cambierà poco nei prossimi 12 mesi, i rendimenti dell’investment grade USA potrebbero essere del 5-6% e su cifre più alte nell’high yield

di Leo Campagna 6 Luglio 2024 09:30

financialounge -  Andrzej Skiba donald Trump elezioni usa 2024 mercati obbligazioni
Nei prossimi trimestri è possibile che l’economia statunitense rallenti ma sembra improbabile una recessione. Ne è convinto Andrzej Skiba, Head of US Fixed Income, BlueBay Senior Portfolio Manager, RBC BlueBay, secondo il quale mentre i consumatori dovrebbero continuare a sostenere gli acquisti lo stato di salute dei bilanci aziendali è in condizioni più che soddisfacenti.

UN AMBIENTE CON TASSI PIÙ ALTI PIÙ A LUNGO


“Potremmo trovarci in un ambiente con tassi più alti più a lungo dal momento che il nostro scenario di base esclude la recessione, con un'economia in grado di tollerare sia questo livello più elevato di tassi e sia un'inflazione un po' più vischiosa di quanto atteso” spiega Skiba che non esclude l’arrivo di qualche taglio dei tassi da parte della Fed ma anche, come sperimentato a metà degli anni '90, una banca centrale statunitense che poi si ferma.

I RENDIMENTI ATTESI PER IG E HIGH YIELD USA


Osservando il mercato obbligazionario USA, il manager di RBC BlueBay, si aspetta nei prossimi mesi la tendenza osservata tra la fine del 2023 e il primo semestre di quest’anno, con una lieve compressione (o una stabilità) degli spread sia nel settore investment grade (IG) sia in quello high yield, a cui si aggiunge il consistente flusso cedolare dell'asset class. Se lo scenario cambierà poco nei prossimi 12 mesi, i rendimenti dell’investment grade USA potrebbero essere del 5-6% e su cifre più alte nell’high yield. A sostegno di questa tesi, il rendimento per entrambi questi segmenti a reddito fisso che rimane su livelli elevati rispetto agli standard storici. Un’ampia protezione sia in caso di aumento dei rendimenti dei titoli di Stato sia di un possibile allargamento degli spread.

L’EFFETTO TRUMP SUI MERCATI


E se, come i recenti sondaggi rivelano, Trump vincesse le elezioni il prossimo 5 novembre? “Con Trump al potere, ci si aspetterebbe un contesto diverso, in cui i deal potrebbero aumentare e le barriere per le transazioni sarebbero ridotte. Questo è chiaramente un aspetto positivo” specifica Skiba che invece segnala nel commercio una differenza fondamentale tra Democratici e Repubblicani. In particolare se l’uso aggressivo delle tariffe e dei dazi sarà esteso non soltanto alla Cina o a qualche altro governo ostile, ma più in generale, anche a Paesi amici.

L’ANALISI DEI DATI STORICI DEL MERCATO OBBLIGAZIONARIO USA


“Questo potrebbe avere un impatto significativo sull'economia degli Stati Uniti, non solo sui singoli settori, ma anche potenzialmente con implicazioni per i tassi di interesse, per la Federal Reserve e per l'approccio all'economia statunitense” sottolinea il manager di RBC BlueBay. In attesa di scoprire nuovi indizi in questa direzione durante la campagna elettorale, Skiba analizza i dati storici del mercato obbligazionario USA.

PERCHÉ GLI INVESTITORI PREFERISCONO RESTARE SUI TITOLI A BREVE


Emerge, in particolare, che qualsiasi spostamento significativo di asset dal mercato monetario al credito USA o ai bond a medio lungo termine tende a materializzarsi soltanto quando si verificano i tagli dei tassi. “Dal momento che prevediamo un contesto con pochi o nessun taglio, è improbabile che si assista a molti deflussi da questo settore. Gli investitori preferiscono restare sui titoli a breve per sfruttare il livello storicamente elevato dei rendimenti di questo spazio” conclude il Senior Portfolio Manager di RBC BlueBay.

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