Le reazioni
Azioni e bond, prudente ottimismo tra gli analisti dopo il voto in Francia: focus sull’esecutivo
L’elevato numero di seggi ottenuto dal Nuovo Fronte Popolare potrebbe complicare le trattative per il governo e spostare le politiche a sinistra con conseguenze sulle banche. Effetti contenuti sullo spread
di Antonio Cardarelli 8 Luglio 2024 10:52
Dopo un iniziale disorientamento gli indici azionari francesi hanno imboccato la strada del rialzo. La mancata vittoria dell’estrema destra e la prospettiva di un parlamento “appeso”, senza una chiara maggioranza, sembra essere un esito sostanzialmente favorevole per i mercati. Il CAC 40, il principale indice francese, viaggia in rialzo di circa mezzo punto percentuale, mentre lo spread tra i bond governativi francesi e quelli tedeschi è aumentato di pochi punti base. Tuttavia, rimane l’incertezza sulla formazione del prossimo governo dopo l’affermazione del Nuovo Fronte Popolare di sinistra. Ecco cosa potrebbe succedere secondo gli analisti delle principali case d’investimento.
Gli analisti di UniCredit vedono una conferma del loro scenario base con la prospettiva di un “parlamento sospeso” con una frammentazione politica più pronunciata rispetto al passato. Lo stallo durerebbe almeno un anno, perché la Costituzione impedisce al Presidente di sciogliere il Parlamento prima di allora e per questo, “i negoziati politici per trovare una via d'uscita dall'impasse potrebbero essere lunghi e tesi” vista l’affermazione del Npf, “una coalizione di partiti con ideologie politiche diverse”. Secondo gli esperti di UniCredit, per gli investitori sarà importante capire quali saranno le scelte di politica economica, soprattutto in termini di spesa, anche perché dopo la pandemia “il deterioramento delle finanze pubbliche francesi è stato significativo rispetto a quello degli altri paesi dell'Eurozona”.
Rune Thyge Johansen, analista di Danske Bank Research, si concentra sull’incertezza in vista della formazione del nuovo governo. L’esperta rileva come la partecipazione all’esecutivo di Ensemble! Di Macron sarà fondamentale per superare la soglia dei 289 seggi, ma evidenzia il rischio più elevato rispetto al passato che la nuova maggioranza possa rompersi. Secondo gli analisti di Citi Research la Francia rischia di subire una prolungata instabilità e opacità politica dopo il secondo turno delle elezioni parlamentari alla luce della performance oltre le attese dell’alleanza di sinistra. “Anche se si riuscisse a formare una coalizione, ciascuno dei suoi componenti potrebbe rappresentare una potenziale minoranza di blocco”, aggiungono gli analisti.
L’analisi di MFS Investment Management riguarda lo spread tra I titoli di stato a 10 anni francesi e bund tedeschi di pari durata, che dovrebbe peggiorare nel range 70-90 punti per poi trovare più stabilità. Peter Goves, head of developed market debt sovereign research di MFS Investment Management, evidenzia la scarsa visibilità sulla politica francese e le maggiori incertezze di medio termine. “Ciò che accadrà è una questione aperta, data la spaccatura dell'Assemblea Nazionale”, ha commentato l'esperto, mettendo in conto o la formazione di una "coalizione arcobaleno" o di un "governo ad interim". Ad ogni modo, secondo Goves, il risultato elettorale non è il più appetibile dal punto di vista politico, ma non è nemmeno il più sfavorevole per il mercato. Anche le relazioni con l'Unione europea potrebbero rivelarsi tutt'altro che positive, soprattutto in ambito PDE. Comunque, sempre per l'esperto, “il contagio del rally dello spread francese dovrebbe essere relativamente contenuto negli stati periferici”.
L’affermazione della coalizione di sinistra nel secondo turno delle elezioni potrebbe danneggiare i titoli bancari francesi. A dirlo è Ipek Ozkardeskaya, analista senior di Swissquote: "Le azioni delle banche francesi saranno particolarmente al centro dell'attenzione, poiché' la sinistra ha suggerito di aumentare le riserve di capitale obbligatorie delle banche e i compiti di transazione, e sarà anche tentata di aumentare le tasse sulla ricchezza, sui dividendi e sui buyback di azioni". Secondo quanto emerge dal rapporto d firmato da Claudia, Panseri, Chief Investment Officer France di UBS Global Wealth Management, un parlamento appeso è probabilmente la soluzione migliore per le azioni europee, ma la volatilità potrebbe rimanere elevata. Ci si aspetta inoltre che un certo grado di rischio politico rimanga invariato rispetto a un mese fa e che un eventuale rimbalzo del mercato sia limitato al brevissimo termine.
“Non è ancora chiaro quale governo potrebbe emergere e quanto sarebbe stabile. La principale conclusione è che il Parlamento è profondamente diviso, il che introdurrà incertezza sulla situazione politica nel breve termine”, spiegano gli esperti di Equita. Il broker, come tutti gli osservatori, parla di “un risultato a sorpresa” con gli elettori francesi che svoltano a sinistra. I mercati, infatti, avevano previsto un parlamento "sospeso" con il Rassemblement National in vantaggio, non il Nouveau Front Populaire (Nfp): “Sono stati evitati esiti estremi e, dal punto di vista europeo, questo risultato è probabilmente il più vicino possibile a mantenere la situazione attuale, ma le prospettive restano, a nostro avviso, complesse”. Qualsiasi governo - è il ragionamento – “sarà vincolato finanziariamente dall'attuale bilancio (deficit 5,5%) e l'alleanza di sinistra non può governare senza il supporto dei deputati di centro”. Di certo, “un passo indietro sulla riforma delle pensioni sarebbe un segnale negativo per i mercati”. E con un governo “sospeso” guidato dalla sinistra, “i mercati potrebbero assistere a un aumento dell'incertezza politica”.
Kaspar Hense, BlueBay Senior Portfolio Manager, Investment Grade, RBC BlueBay, sottolinea la capacità di Ensemble! di arrivare comunque prima del Rassemblement National: “In termini di reazione del mercato, il mercato azionario potrebbe concentrarsi sull’attuale situazione di paralisi politica, sull’immobilismo e sull'aumento delle tasse da parte della sinistra. Per gli spread della periferia europea, invece, la situazione non è così netta. Il mercato tornerà a concentrarsi sulla spesa europea per la difesa, mentre il deficit eccessivo sarà probabilmente gestito meglio da un governo più europeista”. Alex Everett, Investment manager di abrdn, sottolinea il fine settimana di “ulteriore sollievo per i mercati”. Con un’ipotesi di parlamento sospeso ormai estremamente probabile, i mercati sono temporaneamente confortati da quello che sembra essere l’esito “meno negativo” e abrdn non prevede un aumento significativo del debito francese. Tuttavia, ricorda Everett, i problemi di bilancio della Francia non sono scomparsi: “Siamo scettici sulla possibilità di registrare progressi significativi in materia di bilancio e continuiamo a sottopesare la Francia rispetto agli altri Paesi europei".
UNICREDIT: RISCHIO NEGOZIATI LUNGHI
Gli analisti di UniCredit vedono una conferma del loro scenario base con la prospettiva di un “parlamento sospeso” con una frammentazione politica più pronunciata rispetto al passato. Lo stallo durerebbe almeno un anno, perché la Costituzione impedisce al Presidente di sciogliere il Parlamento prima di allora e per questo, “i negoziati politici per trovare una via d'uscita dall'impasse potrebbero essere lunghi e tesi” vista l’affermazione del Npf, “una coalizione di partiti con ideologie politiche diverse”. Secondo gli esperti di UniCredit, per gli investitori sarà importante capire quali saranno le scelte di politica economica, soprattutto in termini di spesa, anche perché dopo la pandemia “il deterioramento delle finanze pubbliche francesi è stato significativo rispetto a quello degli altri paesi dell'Eurozona”.
INCOGNITE SULLA TENUTA DEL NUOVO GOVERNO
Rune Thyge Johansen, analista di Danske Bank Research, si concentra sull’incertezza in vista della formazione del nuovo governo. L’esperta rileva come la partecipazione all’esecutivo di Ensemble! Di Macron sarà fondamentale per superare la soglia dei 289 seggi, ma evidenzia il rischio più elevato rispetto al passato che la nuova maggioranza possa rompersi. Secondo gli analisti di Citi Research la Francia rischia di subire una prolungata instabilità e opacità politica dopo il secondo turno delle elezioni parlamentari alla luce della performance oltre le attese dell’alleanza di sinistra. “Anche se si riuscisse a formare una coalizione, ciascuno dei suoi componenti potrebbe rappresentare una potenziale minoranza di blocco”, aggiungono gli analisti.
MFS: SPREAD FRANCESI POCO MOSSI
L’analisi di MFS Investment Management riguarda lo spread tra I titoli di stato a 10 anni francesi e bund tedeschi di pari durata, che dovrebbe peggiorare nel range 70-90 punti per poi trovare più stabilità. Peter Goves, head of developed market debt sovereign research di MFS Investment Management, evidenzia la scarsa visibilità sulla politica francese e le maggiori incertezze di medio termine. “Ciò che accadrà è una questione aperta, data la spaccatura dell'Assemblea Nazionale”, ha commentato l'esperto, mettendo in conto o la formazione di una "coalizione arcobaleno" o di un "governo ad interim". Ad ogni modo, secondo Goves, il risultato elettorale non è il più appetibile dal punto di vista politico, ma non è nemmeno il più sfavorevole per il mercato. Anche le relazioni con l'Unione europea potrebbero rivelarsi tutt'altro che positive, soprattutto in ambito PDE. Comunque, sempre per l'esperto, “il contagio del rally dello spread francese dovrebbe essere relativamente contenuto negli stati periferici”.
LE CONSEGUENZE SULLE BANCHE FRANCESI
L’affermazione della coalizione di sinistra nel secondo turno delle elezioni potrebbe danneggiare i titoli bancari francesi. A dirlo è Ipek Ozkardeskaya, analista senior di Swissquote: "Le azioni delle banche francesi saranno particolarmente al centro dell'attenzione, poiché' la sinistra ha suggerito di aumentare le riserve di capitale obbligatorie delle banche e i compiti di transazione, e sarà anche tentata di aumentare le tasse sulla ricchezza, sui dividendi e sui buyback di azioni". Secondo quanto emerge dal rapporto d firmato da Claudia, Panseri, Chief Investment Officer France di UBS Global Wealth Management, un parlamento appeso è probabilmente la soluzione migliore per le azioni europee, ma la volatilità potrebbe rimanere elevata. Ci si aspetta inoltre che un certo grado di rischio politico rimanga invariato rispetto a un mese fa e che un eventuale rimbalzo del mercato sia limitato al brevissimo termine.
EFFETTO SORPRESA DAL NUOVO FRONTE POPOLARE
“Non è ancora chiaro quale governo potrebbe emergere e quanto sarebbe stabile. La principale conclusione è che il Parlamento è profondamente diviso, il che introdurrà incertezza sulla situazione politica nel breve termine”, spiegano gli esperti di Equita. Il broker, come tutti gli osservatori, parla di “un risultato a sorpresa” con gli elettori francesi che svoltano a sinistra. I mercati, infatti, avevano previsto un parlamento "sospeso" con il Rassemblement National in vantaggio, non il Nouveau Front Populaire (Nfp): “Sono stati evitati esiti estremi e, dal punto di vista europeo, questo risultato è probabilmente il più vicino possibile a mantenere la situazione attuale, ma le prospettive restano, a nostro avviso, complesse”. Qualsiasi governo - è il ragionamento – “sarà vincolato finanziariamente dall'attuale bilancio (deficit 5,5%) e l'alleanza di sinistra non può governare senza il supporto dei deputati di centro”. Di certo, “un passo indietro sulla riforma delle pensioni sarebbe un segnale negativo per i mercati”. E con un governo “sospeso” guidato dalla sinistra, “i mercati potrebbero assistere a un aumento dell'incertezza politica”.
PROBLEMI DI BILANCIO
Kaspar Hense, BlueBay Senior Portfolio Manager, Investment Grade, RBC BlueBay, sottolinea la capacità di Ensemble! di arrivare comunque prima del Rassemblement National: “In termini di reazione del mercato, il mercato azionario potrebbe concentrarsi sull’attuale situazione di paralisi politica, sull’immobilismo e sull'aumento delle tasse da parte della sinistra. Per gli spread della periferia europea, invece, la situazione non è così netta. Il mercato tornerà a concentrarsi sulla spesa europea per la difesa, mentre il deficit eccessivo sarà probabilmente gestito meglio da un governo più europeista”. Alex Everett, Investment manager di abrdn, sottolinea il fine settimana di “ulteriore sollievo per i mercati”. Con un’ipotesi di parlamento sospeso ormai estremamente probabile, i mercati sono temporaneamente confortati da quello che sembra essere l’esito “meno negativo” e abrdn non prevede un aumento significativo del debito francese. Tuttavia, ricorda Everett, i problemi di bilancio della Francia non sono scomparsi: “Siamo scettici sulla possibilità di registrare progressi significativi in materia di bilancio e continuiamo a sottopesare la Francia rispetto agli altri Paesi europei".
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