L’apertura dei mercati
Per i mercati evitato scenario peggiore in Francia, ma c’è incertezza per nuovo governo
Superata la paura per possibile vittoria dell’estrema destra, ora la Borsa francese sulla parità e spread poco mosso in attesa di capire se si riuscirà a fare un governo e a contenere le politiche di spesa di Mélenchon
di Fabrizio Arnhold 8 Luglio 2024 09:30
L’esito delle elezioni francesi, con la battuta d'arresto del Rassemblement National di Marine Le Pen, ha da un lato tranquillizzato i mercati, che vedono così evitato lo scenario peggiore, ma resta a questo punto l'attesa per la formazione di un governo, in una situazione di Parlamento diviso. Dopo una prima apertura in leggero calo, la Borsa di Parigi si porta subito sulla parità, arrivando a segnare anche un lieve rialzo.
Al secondo turno, in Francia, vince il Fronte Popolare di Jean-Luc Mélenchon, secondo Ensemble, il partito del presidente Emmanuel Macron, e solo terzo il Rassemblement National di Marine Le Pen. Nessuno dei tre partiti, però, avrebbe la maggioranza assoluta. Il rischio, secondo molti osservatori, è quello della paralisi politica, considerando le difficoltà di trovare un accordo con la sinistra che punta su un deciso aumento della spesa pubblica. Già ieri sera, dopo le prime proiezioni, sembrava evitato lo scenario peggiore per i listini. Per gli analisti di Intermonte, i mercati hanno “scampato il peggio” e possono “tirare un sospiro di sollievo”.
L’azzardo del presidente Macron che, alla luce dei risultati delle elezioni europee di un mese fa, con l’avanzata della destra lepenista, aveva deciso di mandare la Francia al voto, sembra al momento aver pagato. Resta da capire come sarà formato il nuovo governo e quali accordi politici saranno definiti, considerando anche che la Francia, come l’Italia, deve fare i conti anche con la procedura d’infrazione già avviata da Bruxelles per debito eccessivo.
Lo spread Oat/Bund apre poco mosso a 65 punti base. In rialzo, invece, il differenziale tra Btp e Bund decennali tedeschi, che si porta a 139,8 punti contro i 138,1 segnati nel closing precedente. Il rendimento del decennale italiano sale al 3,94%. Debole il petrolio, con il Brent che scambia a 86,2 dollari al barile (-0,4%). Sul fronte valutario, l’euro è stabile a 1,08 dollari.
IN FRANCIA PERDE LE PEN
Al secondo turno, in Francia, vince il Fronte Popolare di Jean-Luc Mélenchon, secondo Ensemble, il partito del presidente Emmanuel Macron, e solo terzo il Rassemblement National di Marine Le Pen. Nessuno dei tre partiti, però, avrebbe la maggioranza assoluta. Il rischio, secondo molti osservatori, è quello della paralisi politica, considerando le difficoltà di trovare un accordo con la sinistra che punta su un deciso aumento della spesa pubblica. Già ieri sera, dopo le prime proiezioni, sembrava evitato lo scenario peggiore per i listini. Per gli analisti di Intermonte, i mercati hanno “scampato il peggio” e possono “tirare un sospiro di sollievo”.
IN ATTESA DELLE MOSSE DI MACRON
L’azzardo del presidente Macron che, alla luce dei risultati delle elezioni europee di un mese fa, con l’avanzata della destra lepenista, aveva deciso di mandare la Francia al voto, sembra al momento aver pagato. Resta da capire come sarà formato il nuovo governo e quali accordi politici saranno definiti, considerando anche che la Francia, come l’Italia, deve fare i conti anche con la procedura d’infrazione già avviata da Bruxelles per debito eccessivo.
SPREAD FRANCESE POCO MOSSO
Lo spread Oat/Bund apre poco mosso a 65 punti base. In rialzo, invece, il differenziale tra Btp e Bund decennali tedeschi, che si porta a 139,8 punti contro i 138,1 segnati nel closing precedente. Il rendimento del decennale italiano sale al 3,94%. Debole il petrolio, con il Brent che scambia a 86,2 dollari al barile (-0,4%). Sul fronte valutario, l’euro è stabile a 1,08 dollari.
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