Lo scenario

Morgan Stanley IM: molte opportunità d’investimento nella seconda metà 2024

Dal reddito fisso, con particolare attenzione al debito emergente, all’azionario, al credito, fino agli asset alternativi, non mancano occasioni in un panorama dominato da tassi, inflazione e elezioni Usa

di Stefano Caratelli 10 Luglio 2024 08:00

financialounge -  investment grade mercati emergenti Morgan Stanley Investment Management
La seconda metà del 2024 sarà impattata da una serie di fattori, tra cui spiccano inflazione, tassi di interesse e elezioni USA, ma guardando al panorama dell’universo investibile non mancano le opportunità interessanti, dal reddito fisso, all’azionario, al credito, fino agli asset alternativi. Morgan Stanley Investment Management passa in rassegna i temi chiave di cui l’investitore dovrà tenere conto di qui a fine anno a cominciare dalla prevalenza delle politiche di bilancio rispetto alle politiche monetarie, i cui sviluppi non possono essere prezzati dal mercato, come attesta il fatto che non esistono futures sulle politiche fiscali.

I DEFICIT USA NON MINACCIANO LA STABILITÀ DEL DOLLARO


Secondo Morgan Stanley questo è un fattore che impatterà i mercati fino alle presidenziali USA e anche oltre nel 2025. La generosità della spesa pubblica non si è ancora disancorata dalle aspettative di inflazione ma resta da vedere se lo sarà ancora nei prossimi 6-18 mesi. La spesa pubblica USA e i deficit gemelli dei conti federali e di quelli con l’estero hanno alimentato timori sulla valutazione del dollaro e sulla stabilità del suo ruolo di riserva globale. La ricercara di MSIM sugli iltimi 50 anni mostra che questi fattori non determinano una svalutazione del biglietto verde, perché è sostenuto da fattori che vanno oltre le politiche e i deficit di bilancio.

DEBITO EMERGENTE PIÙ ATTRAENTE RISPETTO ALL’AREA SVILUPPATA


In questo contesto, secondo l’analisti di MSIM, il debito dei Mercati Emergenti rappresenta una asset class che offre il potenziale di un rendimento incrementale, significativa diversificazione e ritorni superiori. Va anche notato che il debito emergente è ancora poco detenuto dagli investitori, forse mai così poco come oggi. Per questo, secondo la grande casa, attualmente il debito emergente offre importante valore, per la combinazione del quadro macro, delle valutazioni e dei flussi di investimento, il tutto unito ai processi di riforma in atto, sia per il segmento in valuta forte che locale, specialmente se si fa il paragone con le principali aree dei Paesi sviluppati.

S&P 500 A FINE ANNO PIÙ VICINO A 6.000 PUNTI CHE A 5.000


Per quanto riguarda l’azionario, secondo MSIM gli attuali multipli dello S&P 500, che viaggiano oltre le 20 volte gli utili, sopra i livelli di inizio anno, giustificano una stima dell’indice a fine anno più vicina ai 6.000 punti che ai 5.000. Storicamente il mercato però soffre almeno una volta l’anno di una correzione di circa il 10%, l’ultima in autunno del 2023, inoltre gli anni di elezioni presidenziali sono di norma favorevoli alle azioni in quanto il presidente uscente in cerca di conferma accelera sulla spesa, il che favorisce i settori preferiti da MSIM, con l’Infrastructure Act che beneficia industriali e materiali, mentre il Chips Act sostiene i semiconduttori.

PRESTITI BANCARI E CLO MOLTO MEGLIO DEI BOND


Nel credito, i prestiti bancari e le collateralized loan obligations note come CLO offrono rendimenti oggi doppi rispetto ai corrispondenti obbligazionari e si avvicinano si risultati di lungo termine attesi per le azioni. I prestiti sono antitetici ai bond e possono fare da complemento in portafoglio in una serie di utilizzi: rendimenti superiori all’Investment Grade, mercato più ampio e liquido rispetto al credito privato, basso costo di trading in un modello 60/40. In pratica, sottolinea MSIM, sono un efficace ombrello se arriva la pioggia ma non rovinano una giornata di sole sulla spiaggia.

INCORAGGIANTE TRASFORMAZIONE DEGLI INVESTIMENTI ALTERNATIVI


Infine, gli investimenti alternativi, che continuano ad esibire un incoraggiante trend di trasformazione in termini di valutazioni di mercato e di prospettive per la generazione di reddito futuro. Un tratto emerso chiaramente in occasione della brusca virata del regime dei tassi nel 2022, di cui hanno beneficiato per primi gli hedge fund. MSIM ritiene che questa trasformazione sia ora entrata in una fase in cui le migliori opportunità si estendono anche al mercato alternativo dell’equity, compresi il private equity e il real estate.

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