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Ecco cosa fare dopo le elezioni nel Vecchio Continente: l’analisi di RBC BlueBay AM

Si può puntare sulla duration breve della curva dei tassi USA, sullo short sui tassi giapponesi (JGB) e sui mercati emergenti in valuta locale come asset class

di Leo Campagna 16 Luglio 2024 12:57

financialounge -  investimenti Mark Dowding RBC BlueBay AM
Sembra improbabile che i tassi annui dell'Indice dei prezzi al consumo (IPC) statunitensi si possano ridurre ulteriormente nei prossimi due mesi e questo potrebbe comportare un’inflazione a settembre più alta di quanto la Federal Reserve vorrebbe vedere. “Alla luce dei ritardi della politica monetaria, l'esito più probabile rimane quello di un taglio a settembre, ma alla luce del rischio di una possibile delusione al rialzo dell'inflazione, un allentamento a settembre non è una conclusione del tutto scontata” fa sapere Mark Dowding, Fixed Income CIO, RBC BlueBay AM.

IMPROBABILE UN CONTENIMENTO FISCALE


Secondo Dowding non si può comunque escludere che i mercati possano prezzare un allentamento monetario maggiore di quanto giustificato nei 12 mesi successivi, alla luce delle prospettive di un ulteriore allentamento fiscale, che può sostenere l'attività economica. Appare infatti improbabile un contenimento fiscale, nonostante l'ampio deficit, almeno fino a quando i mercati obbligazionari non inizieranno a richiedere un premio di durata maggiore.

POSIZIONARSI SULLA DURATION BREVE DELLA CURVA DEI TASSI USA


“Se si eviterà una recessione, che al momento sembra lo scenario più probabile, i tassi statunitensi a lungo termine potrebbero attestarsi al di sopra del 4% mentre l'inflazione potrebbe collocarsi nella fascia intorno al 3%” spiega Dowding. Ne deriva che se i rendimenti salissero sulla scia di un primo taglio dei tassi, potrebbe valere la pena posizionarsi sulla duration breve fermo restando, sottolinea il manager, che l'unica sua vera convinzione resta quella relativa all'irripidimento della curva dei rendimenti USA.

GLI IMPATTI DELLE ELEZIONI FRANCESI


Nel frattempo, l’esito delle elezioni francesi dello scorso fine settimana hanno visto la coalizione di sinistra NFP ottenere il maggior numero di seggi (188) nell'Assemblea Nazionale nonostante i votanti siano risultati il 26% del totale contro il 37% che ha preferito il Rassemblement National di Le Pen. Le votazioni tattiche volte a tenere l'estrema destra lontana dal potere hanno di fatto evitato al RN di ottenere la maggioranza assoluta. “In sintesi la paralisi politica può aiutare a contenere i movimenti degli spread” puntualizza Dowding che vede un floor effettivo sugli spread degli OAT a 60pb rispetto ai Bund, e reputa qualsiasi forza negli asset francesi potrebbe essere un'opportunità per aggiungere short, su base relativa.

SE LA BCE RIDUCE ULTERIORMENTE I TASSI A SETTEMBRE


Per quanto riguarda la Bce, potrebbe ridurre nuovamente i tassi a settembre anche se l’entità del calo dell'inflazione e dei tassi nei prossimi mesi potrebbe essere attenuata dal più ampio contesto fiscale e di crescita. “Se così fosse, i rendimenti dei Bund >100pb al di sotto dei tassi di liquidità non sembrano offrire molto valore in termini assoluti, mentre si possono trovare maggiori opportunità su una base di valore relativo” specifica il manager di RBC BlueBay AM.

SHORT SUI TASSI GIAPPONESI (JGB)


La pressione sullo yen ha visto il Ministero delle Finanza (MoF) nipponico intervenire per sostenere la valuta giapponese sebbene si tratti di interventi con un impatto temporaneo sul tasso di cambio. In questo contesto, un aumento dei tassi d'interesse allo 0,25% e l'annuncio di un programma di riduzione degli acquisti di obbligazioni segnalerebbero una svolta politica più concreta, che potrebbe portare a un aumento dei rendimenti e a un rafforzamento dello yen. “Per il momento, il miglior trade rischio/rendimento rimane lo short sui tassi giapponesi (JGB). Nel caso in cui, invece, si materializzasse un cambiamento di politica, sarebbe il cambio sullo yen un canale più interessante per giocare una visione di reflazione del Giappone” argomenta Dowding.

I MERCATI EMERGENTI IN VALUTA LOCALE COME ASSET CLASS


Restando in ambito valutario, attualmente il manager di RBC BlueBay AM è orientato verso un dollaro più debole, soprattutto grazie alle posizioni lunghe sulle valute dei mercati emergenti, in particolare Messico e Brasile, che ha incrementato a seguito della loro debolezza registrata a giugno. “In generale, un'estate a bassa volatilità potrebbe favorire il flusso cedolare (carry) e i mercati emergenti in valuta locale come asset class” conclude il Fixed Income CIO di RBC BlueBay AM.

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