Lo scenario

Elezioni e mercati finanziari, gli Stati Uniti preoccupano più della Francia

Se la crisi di Parigi sembra ormai superata, le incognite sulle presidenziali negli States hanno spinto Pictet AM a ridurre il rischio sulla componente azionaria

di Redazione 16 Luglio 2024 16:22

financialounge -  azionario Fabio Castaldi Pictet Asset Management Trump
Nell’ultimo mese i mercati finanziari si sono concentrati più sui risvolti delle tante e importanti elezioni in giro per il mondo che sulle decisioni di politica monetaria. Se lo scenario di una Francia in mano agli estremismi (di destra o di sinistra) pare ormai scongiurato, Fabio Castaldi, Senior Investment Manager di Pictet Asset Management, spiega che la corsa alla presidenza negli Stati Uniti desta qualche preoccupazione in più, tanto da spingere Pictet AM a ridurre il rischio sulla componente azionaria sia in Europa che negli Stati Uniti.

DALLE BANCHE CENTRALI NESSUNA SORPRESA, DALLA POLITICA SÌ


Se i mercati nell’ultimo mese si sono più concentrati sulla politica “vera” che su quella monetaria è perché, spiega Castaldi, le decisioni delle banche centrali non hanno riservato sorprese, che invece sono arrivate (e numerose) dalle urne e dai confronti tra candidati. “Il taglio di 25 punti base della Banca centrale europea era stato ampiamente anticipato, come anche la posizione di maggior cautela della Federal Reserve, alla luce di dati del primo trimestre sull'inflazione americana in leggera risalita e di una crescita ancora sostenuta” commenta il Senior Investment Manager di Pictet AM. “Nessuna sorpresa sui mercati finanziari neanche per i due tagli da 25 punti base anticipati dalla Fed da qui a fine anno”.

BIDEN DEBOLE, HARRIS PURE: DEMOCRATICI NEI GUAI


Molto più incerte invece le contese elettorali, a partire da quella che deciderà il prossimo presidente degli Stati Uniti. L’inerzia sembra ora dalla parte di Trump, un trend iniziato con il confronto televisivo dello scorso 26 giugno. “La pessima performance del presidente in carica ha messo in seria discussione non solo la sua candidatura, ma anche la probabilità di successo del partito democratico” è l’analisi del manager di Pictet AM. “Molti ora auspicano un cambio di nomina, ma la vicepresidente Kamala Harris, la candidata alternativa, sembra aver ben poche probabilità di successo nella competizione elettorale”. Una tendenza, quella che vede i democratici in difficoltà, accentuata ancora di più dall’attentato a Trump di sabato 13 luglio, che pare aver incrementato ulteriormente le probabilità di vittoria finale del candidato repubblicano.

MACRON ANCORA AGO DELLA BILANCIA


Il terremoto politico innescato in Francia dalle europee sembra invece essersi concluso senza danni. Il risultato delle legislative ha smentito le previsioni della vigilia: l'alleanza di sinistra, il nuovo fronte popolare, è emersa come il blocco più numeroso con 180 seggi, seguito da Ensamble, il gruppo di Macron, con 163 seggi, mentre la destra del Rassemblement National – alleata con i Repubblicani di Ciotti – si è fermata a 143 seggi. “Rispetto alle attese della vigilia consideriamo il risultato elettorale complessivamente positivo” spiega Castaldi. “È possibile che ci sarà un breve periodo di incertezza nel futuro prossimo, ma due elementi sono chiari: il fatto che il gruppo lepeniano sia stato relegato al terzo posto rappresenta un aspetto sicuramente positivo nel medio termine, allontanando i timori antieuropeisti; il secondo aspetto è che la sinistra non può governare senza supporto di Macron, limitando il rischio di politiche estreme”.

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La decisione di Macron di anticipare le elezioni legislative all’indomani delle europee, con il rischio di consegnare la maggioranza parlamentare a Le Pen, aveva fatto storcere il naso a più di un commentatore. Col senno di poi, si è rivelata invece vincente. “Si può concludere che la scommessa del presidente francese di indire le elezioni sia stato un successo” spiega Castaldi. “Pur essendo ancora prematuro ipotizzare quali scenari di governo siano possibili, possiamo prevedere che, in assenza di convergenze fra la sinistra moderata e Macron, lo scenario più probabile è quello di un governo tecnico con i moderati in una posizione dominante. Questo scenario sarebbe da considerare positivo sia per i mercati, sia per le dinamiche dell'eurozona”.

GLI STATES PREOCCUPANO, RIDOTTO IL RISCHIO SULL’AZIONARIO


“Alla luce degli eventi descritti, e senza escludere possibili incidenti di percorso nelle prossime giornate, riteniamo superata la fase critica della crisi francese, ma rimaniamo più preoccupati per la situazione negli Stati Uniti legata alle prossime elezioni presidenziali” conclude il Senior Investment Manager di Pictet Asset Management. “Per questo, durante il mese di giugno abbiamo ridotto parzialmente il rischio sulla componente azionaria, sia in Europa che negli Stati Uniti, acquistando altre opzioni put sui Treasury Note americani”.

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