Politica monetaria

Dal vertice Bce non si attendono decisioni sui tassi, preoccupa la situazione francese

Secondo gli analisti di BNY Mellon la Banca centrale europea si prenderà una pausa sul taglio dei tassi, in attesa di capire se sarà raggiunto un accordo politico in Francia, col rischio di indebolire il rigore fiscale e far salire l'infazione

di Davide Lentini 17 Luglio 2024 13:14

financialounge -  BCE bny investments BNY Mellon Geoff Yu Jill Hirzel politica monetaria taglio dei tassi
La Bce torna a riunirsi ed è opinione comune tra gli analisti che non venga presa alcuna decisione nel meeting di domani in merito a un possibile nuovo taglio dei tassi di interesse. È quando sostiene anche Jill Hirzel, Senior Investment Specialist, Insight Investment di BNY Investments: “Nonostante gli ultimi dati suggeriscano un allentamento delle pressioni sui salari e sui prezzi, ci aspettiamo che la Banca centrale europea si prenda una pausa per assicurarsi che tutto proceda per il verso giusto prima di tagliare ulteriormente i tassi a settembre”.

RIFLETTORI SULLA FRANCIA


Secondo l’analista di BNY Investments, la Bce dovrà monitorare la situazione francese dopo le ultime elezioni, con i partiti di sinistra che stanno cercando di raggiungere un accordo per un nuovo primo ministro. “Un compromesso tra partiti - sostiene Hirzel - rischia di indebolire il rigore fiscale e aumentare le pressioni inflattive, ma un mancato accordo potrebbe d’altro canto creare un’incertezza politica tale da frenare la crescita”.

POLITICA MONETARIA GIÀ DECISA


Anche Geoff Yu, Emea Market Strategist di BNY, ritiene che non saranno prese decisioni significative domani: “Il percorso futuro delle politiche monetarie - spiega - è già stato in larga parte condiviso durante il Forum di Sintra, ed è probabile che la presidente Lagarde ripeterà il proprio discorso anche durante la conferenza stampa post-decisione. Tuttavia, per una volta l’interrogazione del Consiglio Direttivo non verterà sulla politica monetaria in sé, ma sul potenziale impatto del prossimo governo francese, la cui leadership è ancora da determinare”.

ATTESE NUOVE CONFERME DALL'INFLAZIONE


Un anno fa, Lagarde ha messo in guardia i mercati sulla persistenza dell’inflazione nel settore dei servizi. Da quel momento i dati hanno continuato a migliorare, ma con scarsi progressi in termini di riduzione delle aspettative sull’inflazione, che restano ancorate a 3 anni e sono scese di appena un punto percentuale a 12 mesi. “In termini assoluti, comunque, l’indice forward sull’inflazione a 12 mesi è sceso ai livelli pre-pandemici - aggiunge Geoff Yu - quando l’economia dell’Eurozona non stava crescendo al massimo del potenziale, indicando che l’outlook delle famiglie continua a moderarsi, e che le condizioni finanziarie stringenti stanno avendo un effetto. Tuttavia, questo probabilmente non fa altro che rafforzare l’opinione che la Bce avrà bisogno di ulteriori conferme sul calo delle aspettative dell’inflazione prima di accelerare il passo sul taglio dei tassi”.

Trending