Azionario
La Financière de L’Échiquier spiega perché le Borse hanno già nel mirino nuovi record
Dall’osservazione di lunghe serie storiche, emerge che gli indici di Borsa polverizzano i record precedenti con elevata frequenza trainati da crescita economica, inflazione, aumento delle valutazioni e incremento degli utili
di Leo Campagna 17 Luglio 2024 08:00
L’indice S&P 500 la scorsa settimana ha infranto per la prima volta quota 5.600 punti fissando un suo nuovo record storico. Il precedente era stato stabilito nel gennaio 2022 che, a sua volta, aveva archiviato quello stabilito nel febbraio 2020.
“A mano a mano che questi record vengono registrati sui mercati borsistici, che si tratti dell’indice S&P 500 statunitense piuttosto che del Cac 40 del listino di Parigi, i media commentano con enfasi i nuovi traguardi, spesso anche in prima pagina. Eppure, a differenza di quanto si potrebbe pensare, i record in borsa non sono poi così rari” tiene a far sapere Clément Inbona, gestore La Financière de L’Echiquier.
Dall’analisi dei dati relativi a lunghe serie di dati giornalieri, come quella del Dow Jones che risale all'inizio del XX secolo, emerge che l'indice riesce a registrare un nuovo record il 5% circa delle volte, se non si tiene conto del reinvestimento dei dividendi percepiti dagli azionisti. Se si considerano poi anche i dividendi, i nuovi massimi vengono raggiunti più del 7% delle volte. Stesso discorso per l'altro indice di riferimento delle azioni statunitensi, l'S&P 500. In questo caso, in un arco temporale di circa un secolo, questo indice stabilisce un nuovo record nel 6% dei casi, a cui aggiungere il 2% se si includono i dividendi.
“Il 2024 finora si è dimostrato un anno con record di Borsa a ripetizione. A metà anno, l'S&P 500 ha battuto quello precedente nel 30% delle volte circa. E anche in Francia, dove peraltro la performance relativa al primo semestre 2024 dell’indice Cac 40 non è andata oltre ad un +2, nuovi massimi sono stati registrati nel 20% dei giorni di apertura della borsa” sottolinea Inbona.
Secondo il gestore La Financière de L’Echiquier questo andamento trova diverse spiegazioni. A cominciare dal fatto che le dinamiche che guidano i prezzi delle azioni sono sospinte da motori potenti. “L’asset class azionaria beneficia di catalizzatori specifici quali crescita economica, inflazione, aumento delle valutazioni e incremento degli utili che sostengono un trend rialzista di medio lungo termine e che, pertanto, permettono di polverizzare meccanicamente i record precedenti” argomenta Inbona.
Che a questo proposito, come controprova di questa tesi, segnala la robusta e sistematica performance annuale dell’indice MSCI World delle Borse globali: in mezzo secolo circa, questo paniere rappresentativo delle azioni internazionali registra un rialzo ogni 3 anni su 4. “E’ la conferma che i titoli azionari, tendono a salire più spesso di quanto non arretrino. Insomma, citando l’espressione "i record sono fatti per essere infranti", che probabilmente i media useranno diffusamente in vista delle Olimpiadi di Parigi 2024, è probabile che anche a corsa della Borse ha già un nuovo primato nel mirino” conclude il gestore La Financière de L’Echiquier.
I RECORD DI BORSA NON SONO POI COSÌ RARI
“A mano a mano che questi record vengono registrati sui mercati borsistici, che si tratti dell’indice S&P 500 statunitense piuttosto che del Cac 40 del listino di Parigi, i media commentano con enfasi i nuovi traguardi, spesso anche in prima pagina. Eppure, a differenza di quanto si potrebbe pensare, i record in borsa non sono poi così rari” tiene a far sapere Clément Inbona, gestore La Financière de L’Echiquier.
L’ANALISI DEI DATI STORICI DEL DOW JONES E DELL’S&P 500
Dall’analisi dei dati relativi a lunghe serie di dati giornalieri, come quella del Dow Jones che risale all'inizio del XX secolo, emerge che l'indice riesce a registrare un nuovo record il 5% circa delle volte, se non si tiene conto del reinvestimento dei dividendi percepiti dagli azionisti. Se si considerano poi anche i dividendi, i nuovi massimi vengono raggiunti più del 7% delle volte. Stesso discorso per l'altro indice di riferimento delle azioni statunitensi, l'S&P 500. In questo caso, in un arco temporale di circa un secolo, questo indice stabilisce un nuovo record nel 6% dei casi, a cui aggiungere il 2% se si includono i dividendi.
NEL 2024 RECORD A RIPETIZIONE PER LE BORSE
“Il 2024 finora si è dimostrato un anno con record di Borsa a ripetizione. A metà anno, l'S&P 500 ha battuto quello precedente nel 30% delle volte circa. E anche in Francia, dove peraltro la performance relativa al primo semestre 2024 dell’indice Cac 40 non è andata oltre ad un +2, nuovi massimi sono stati registrati nel 20% dei giorni di apertura della borsa” sottolinea Inbona.
UN TREND RIALZISTA DI MEDIO LUNGO TERMINE
Secondo il gestore La Financière de L’Echiquier questo andamento trova diverse spiegazioni. A cominciare dal fatto che le dinamiche che guidano i prezzi delle azioni sono sospinte da motori potenti. “L’asset class azionaria beneficia di catalizzatori specifici quali crescita economica, inflazione, aumento delle valutazioni e incremento degli utili che sostengono un trend rialzista di medio lungo termine e che, pertanto, permettono di polverizzare meccanicamente i record precedenti” argomenta Inbona.
UN NUOVO PRIMATO NEL MIRINO
Che a questo proposito, come controprova di questa tesi, segnala la robusta e sistematica performance annuale dell’indice MSCI World delle Borse globali: in mezzo secolo circa, questo paniere rappresentativo delle azioni internazionali registra un rialzo ogni 3 anni su 4. “E’ la conferma che i titoli azionari, tendono a salire più spesso di quanto non arretrino. Insomma, citando l’espressione "i record sono fatti per essere infranti", che probabilmente i media useranno diffusamente in vista delle Olimpiadi di Parigi 2024, è probabile che anche a corsa della Borse ha già un nuovo primato nel mirino” conclude il gestore La Financière de L’Echiquier.