L'outlook

Sull'azionario possibili battute d'arresto dei prezzi nella seconda parte dell'anno

Attualmente sull'obbligazionario, invece, sono i mercati emergenti a presentare il miglior profilo di rischio/rendimento. Ecco cosa aspettarsi nel secondo semestre del 2024 in base alle varie asset class secondo Raiffeisen Capital Management

di Davide Lentini 19 Luglio 2024 17:15

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Nel primo semestre di questo 2024 il mercato azionario globale ha avuto un andamento molto positivo, guidato dallo slancio della crescita delle aziende legate all’Intelligenza artificiale. È stato sostenuto anche dal proseguimento dell'inversione di tendenza degli utili societari su un fronte molto ampio: merito delle conseguenti revisioni positive delle stime degli analisti in tutte le aree geografiche, ma anche dei livelli ancora molto elevati dei margini operativi e, non da ultimo, della prospettiva di tagli dei tassi di interesse nel corso dell'anno. Uno scenario che secondo gli analisti di Raiffeisen Capital Management potrebbe portare a un raffreddamento nella seconda parte del 2024.

OTTIMI DATI NONOSTANTE LE CRISI GEOPOLITICHE


“Fino a oggi l'atteggiamento sereno del mercato dei capitali è stato sorprendente - dice Karin Kunrath, Chief Investment Officer - specie s si considerano le numerose crisi geopolitiche e i loro effetti, come l'interruzione delle catene di approvvigionamento nel commercio globale, l'aumento delle tariffe dei trasporti e dei costi delle materie prime, a causa dei premi di rischio più elevati, oltre alle condizioni quadro più difficili per le importazioni e le esportazioni a causa dei dazi e di altre restrizioni di politica economica”.

TITOLI DI STATO ANCORA IN AUMENTO


Una riflessione a parte merita l'andamento dei titoli di Stato, soprattutto perché il calo dei rendimenti che molti si aspettavano in previsione di una riduzione dei tassi di interesse non si è ancora concretizzato. “Il risultato non è stato un calo, ma addirittura un aumento dei rendimenti obbligazionari" spiega Kunrath.

RIDOTTE LE PROBABILITÀ DI RECESSIONE


Per l’analista di Raiffeisen Capital Management nonostante tutti i fattori negativi, negli ultimi mesi i dati economici globali sono molto migliorati e le probabilità di recessione si sono notevolmente ridotte. Inoltre, il fatto che i tassi d'inflazione siano ancora a livelli eccessivi, ma che non abbiano ancora frenato l'economia globale, né direttamente attraverso i prezzi né indirettamente attraverso i tassi d'interesse, fa sì che le banche centrali siano ancora riluttanti a tagliare i tassi d'interesse di riferimento, “aspetto che probabilmente - dice - non era previsto”.

SENTIMENT SULL'AZIONARIO ESAGERATO


“I dati macro mostrano al momento una certa opacità - aggiunge Karin Kunrath - mentre il mercato azionario è passato di recente da un massimo all'altro. Il sentiment appare oggi come esagerato e quindi è da considerarsi come indicatore di un certo raffreddamento nel prossimo futuro”.

FOCUS SUI TITOLI DI STATO PIÙ RISCHIOSI


Cosa aspettarsi allora nello specifico nel secondo semestre di quest’anno? Per Raiffeisen sull’obbligazionario sarà interessante tenere sotto controllo i mercati emergenti. “In Europa i rendimenti dei titoli di Stato a basso rischio sono scesi leggermente a giugno, mentre i titoli di Stato francesi hanno registrato un forte aumento degli spread - commenta Kunrath - Nel complesso, i titoli periferici europei sono rimasti indietro rispetto ai titoli di Stato tedeschi a basso rischio. Pur prevedendo un calo dei rendimenti dei titoli di Stato europei, riteniamo che i titoli di Stato più rischiosi, come quelli francesi o italiani, registreranno performance ancora migliori.

INTERESSE SULLE OBBLIGAZIONI SOCIETARIE


Karin Kunrath, Chief Investment Officer di Raiffeisen Capital Management, evidenzia che le obbligazioni societarie europee hanno registrato un leggero aumento degli spread a giugno. “Ciò è probabilmente dovuto al fatto che le società e le banche francesi dominano maggiormente il mercato delle obbligazioni societarie in euro (con una ponderazione di circa il 21,5%) e che gli spread dei titoli di Stato francesi sono aumentati notevolmente - spiega - A nostro avviso, tuttavia, le obbligazioni societarie dovrebbero continuare a essere richieste dagli investitori, poiché tale segmento sta beneficiando di una crescita economica bassa, ma prevista come positiva, e quindi di un contesto in cui non vengono lanciati piani di crescita ad alto rischio da parte dei top manager, né una recessione dannosa per gli utili”.

MIGLIORI OPPORTUNITÀ DAI MERCATI EMERGENTI


Secondo l’analista di Raiffeisen, però, sono soprattutto i mercati emergenti a mostrare uno slancio economico relativamente buono, anche se meno convincente di quanto previsto. Per Kunrath, rispetto ad altri asset a spread, gli spread obbligazionari dei mercati emergenti presentano attualmente il miglior profilo di rischio/rendimento.

POSSIBILE STOP DEI PREZZI SULL'AZIONARIO


Spostandoci sui mercati azionari internazionali, l’analista di Raffeisen fa notare come siano rimasti molto sostenuti nelle ultime settimane, mentre la maggior parte dei dati economici è risultata più debole. Gli indicatori di sentiment mostrano un quadro molto positivo e, in combinazione con i forti aumenti dei prezzi registrati da inizio anno, questo accresce anche il rischio di una temporanea battuta d'arresto dei prezzi.

UTILI SOCIETARI EMERGENTI IN RIPRESA


Guardando ai mercati emergenti, dopo la sovraperformance di aprile sui mercati sviluppati, in particolare grazie al forte movimento delle azioni cinesi, ora sono nuovamente scese in termini relativi. “Tuttavia, il trend assoluto rimane positivo - spiega Kunrath - e ci aspettiamo che questo continui nei prossimi mesi, in quanto prevediamo un'ulteriore ripresa degli utili societari”.

METALLI PREZIOSI ANCORA SOLIDI


Infine, in merito alle materie prime, nelle ultime settimane i mercati internazionali in questo ambito hanno avuto un andamento laterale. I dati economici più deboli indicano una domanda contenuta, ma per Karin Kunrath, Chief Investment Officer di Raiffeisen Capital Management, il settore dei metalli preziosi rimane molto solido alla luce del recente aumento dei rendimenti reali.

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