Asset allocation

Pictet AM: il rally dell’azionario non è ancora concluso

Previsioni positive per mercati emergenti, Eurozona, Giappone, utility e servizi di comunicazione. Aumenta la cautela su Stati Uniti, tech e immobiliare

di Redazione 20 Luglio 2024 10:00

financialounge -  asset allocation azionario Pictet Asset Management
Il rally dell’azionario globale potrebbe proseguire. Questa la previsione della Strategy Unit di Pictet Asset Management, secondo cui “i titoli continuano a essere sostenuti da prospettive economiche solide”, mentre i timori legati a una persistenza dell’inflazione sembrano essere svaniti. A mitigare l’ottimismo ci sono però due sviluppi potenzialmente negativi: lo scenario politico europeo “è teso, con il futuro della Francia incerto dopo il risultato delle elezioni parlamentari anticipate”, mentre il secondo punto interrogativo riguarda il modo in cui “gli investitori sono oggi posizionati sull’azionario: i nostri indicatori mostrano come questi siano estremamente bullish”. Questi due fattori preoccupano però fino a un certo punto: secondo Pictet l’analisi dei rischi conferma “una posizione di sovrappeso nelle azioni, neutrale per le obbligazioni e di sottopeso nella liquidità”.

IL QUADRO GLOBALE


Gli indicatori del ciclo economico sono positivi, così come “le prospettive economiche per i mercati emergenti, che stanno beneficiando dell'aumento dei prezzi delle materie prime e di migliori dinamiche a livello di commercio globale”. Situazione incoraggiante anche per l’Europa, dove il leading indicator della Strategy Unit di Pictet AM continua a migliorare, così come il quadro inflazionistico, e si prevede “che il trend proseguirà in questa direzione anche grazie ai tagli graduali dei tassi da parte della Banca centrale europea”. La situazione appare diversa invece negli Stati Uniti, a causa dell’indebolimento dei dati macro, portando la Strategy Unit a prevedere “un rallentamento della crescita della più grande economia mondiale fino a circa l'1% annualizzato entro la fine dell'anno a causa della debolezza dei consumi e degli investimenti residenziali”. Gli score di liquidità globali per le asset class più rischiose rimangono invece neutrali.

TAGLIO DEI TASSI E LEADING INDICATOR


La metà delle banche centrali monitorate è ancora in attesa di definire la propria politica. “Il 37% si avvia sulla strada dell'allentamento, mentre il 13% verso una stretta monetaria, soprattutto in Giappone”. La strada dell’allentamento potrebbe condurre a un miglioramento delle condizioni economiche: secondo l’analisi effettuata da Pictet AM, “un calo dei tassi d'interesse delle banche centrali tende ad esser seguito, a distanza di nove mesi, da un aumento dei leading indicator. Gli attuali livelli di liquidità sostengono quindi la nostra posizione ampiamente positiva sulle azioni globali”.

MEGLIO L’EUROPA DEGLI STATI UNITI


In ambito azionario, i modelli di valutazione della Strategy Unit sostengono una preferenza per le azioni europee rispetto alle statunitensi. “L'Europa è la seconda regione meglio prezzata nel nostro modello, mentre gli Stati Uniti sono di gran lunga la più costosa. Nel complesso, circa l'80% delle asset class nel nostro modello di valutazione è negoziata sopra la media, cosa che si è verificata solo tre volte nell'ultimo decennio”. È possibile dunque che il mercato “stia attraversando una fase di eccessivo ottimismo” e che sia il momento “di rivolgere lo sguardo verso beni rifugio come il franco svizzero, l'oro e i Treasury USA”. Gli indicatori tecnici indicano però “che il momentum rimane positivo per le azioni e che il mercato non è ancora ipercomprato, con i flussi azionari che restano forti ed in contrasto con il trend stagionale solitamente fiacco”.

CAUTELA SUL TECH


Il settore tecnologico è cresciuto da inizio anno del 26%, con un aumento di capitalizzazione di mercato dell'S&P 500 di 5800 miliardi di dollari, più o meno per un terzo (31%) grazie alla sola Nvidia. “Tutto questo ci spinge ad una riflessione accurata, in particolare se consideriamo le vulnerabilità del settore IT. Sebbene gli utili societari rimangano complessivamente sani e, per quanto ci riguarda, continuiamo a sovrappesare l'asset class azionaria, manteniamo una certa cautela per via della concentrazione degli utili del mercato. Dopo che il settore tecnologico ha guadagnato un ulteriore 9,5% su base mensile, portando al 26% il rally dall'inizio dell'anno, abbiamo quindi ridotto la nostra posizione in questo comparto”. Nonostante la cautela, l’analisi della Strategy Unit di Pictet AM non prevede necessariamente un momento di difficoltà per il settore. “Il momentum degli utili societari rimane comunque forte, nonostante sia trainato prevalentemente dai semiconduttori, e ci sono possibilità di un balzo significativo di questi titoli nel caso in cui la Federal Reserve decidesse di tagliare i tassi d'interesse prima di quanto atteso dal mercato”.

UTILITY, SERVIZI DI COMUNICAZIONE E IMMOBILIARE


Secondo l’analisi di Pictet AM le utility e i servizi di comunicazione sono due comparti su cui puntare, a differenza del settore immobiliare. “Continuiamo a sovrappesare il comparto delle utility, che offre caratteristiche difensive e utili stabili a valutazioni interessanti, cosa che potrebbe rivelarsi vantaggiosa viste le prime indicazioni di un rallentamento dei consumi. Sovrappesiamo anche i servizi di comunicazione, con gli utili che rimangono robusti ed il settore che presenta a oggi una quota di buyback superiore alla media. Sottopesiamo invece il settore immobiliare, ancora sotto pressione a causa dei tassi elevati e con gli analisti che continuano a ridurne le previsioni di utili”.

GIAPPONE DA MONITORARE


Oltre a sovrappesare le azioni di Eurozona e Svizzera, la Strategy Unit di Pictet AM ha effettuato la stessa operazione sui titoli giapponesi. “Nonostante le preoccupazioni legate alle elezioni anticipate in Francia e Regno Unito, l'Europa offre accesso ad una ripresa ciclica duratura a valutazioni interessanti. Mentre a favore dei titoli giapponesi ci sono considerazioni di tipo strutturale: riteniamo infatti che il Giappone potrà beneficiare dei miglioramenti della governance aziendale e dalla combinazione di politica monetaria ancora accomodante e yen debole; le revisioni degli utili sono ancora robuste, sebbene stiano perdendo un po' di slancio”.

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