L'outlook

Non solo large cap Usa, quali altre opportunità nel secondo semestre?

Per gli analisti di Wellington Management, in attesa che il mercato di allarghi nuovamente, sarà possibile trovare valore nelle small e mid cap statunitensi, nei titoli value e nei mercati emergenti

di Davide Lentini 23 Luglio 2024 18:30

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Entrando nel secondo semestre dell’anno, le aspettative per l’economia sono passate da “atterraggio duro” ad “atterraggio morbido” e forse, addirittura, a “nessun atterraggio”. Tuttavia, la concentrazione dei mercati, non solo in termini di titoli ma anche di settori e fattori, continua a rappresentare una sfida. Non mancano però timori in materia di diversificazione e di gestione del rischio. Per Nicolas Wylenzek, Macro Strategist di Wellington Management, andare oltre all’approccio long-only potrebbe essere un modo per attenuare questa forte concentrazione. “In questo contesto - spiega - continuiamo anche a ribadire l’importanza della qualità. Al contempo, monitoriamo attentamente i fattori che potrebbero ampliare il mercato e le opportunità che potrebbero presentarsi se e quando questo accadrà”.

CONTESTO POSITIVO PER ASSET RISCHIOSI


Mentre gli Stati Uniti sono stati il principale motore della crescita globale nel 2023, nel primo semestre di quest’anno i dati dei PMI hanno evidenziato un ampliamento dello slancio economico al di fuori degli Usa verso l’Europa e la Cina, come dimostrano gli incrementi dei nuovi ordini dei servizi e manifatturieri. “Nel corso del resto dell’anno - analizza Wylenzek - è probabile che questo trend continui e crei un contesto positivo per gli asset rischiosi a livello globale. Le aree che hanno accusato un ritardo rispetto al rally degli ultimi due anni potrebbero diventare particolarmente interessanti, ad esempio i settori che presentano società ‘compounder’ con dividendi stabili e in crescita, nonché le aree con caratteristiche da ‘inizio ciclo’, come le small cap e i mercati emergenti”.

IN USA OCCHIO A SMALL CAP E TITOLI VALUE


Proprio i titoli small cap Usa, le azioni che pagano dividendi e i titoli value, tutte aree di mercato attualmente ignorate, rappresentano in prospettiva, secondo il Macro Stategist Nicolas Wylenzek, l’equilibrio migliore tra rischio e rendimento. Le azioni statunitensi hanno infatti sovraperformato anche negli ultimi sei mesi, quando gli indici statunitensi hanno continuato a beneficiare dell’importante esposizione all’Intelligenza artificiale. “Questo, tuttavia, ha anche determinato il sussistere della forte concentrazione delle performance - sottolinea l’analista di Wellington Management – Ora, in presenza di un rallentamento più significativo dello slancio di crescita, le aree più difensive del mercato (ancora, i settori con dividendi stabili e in crescita) potrebbero offrire una copertura interessante”.

POSSIBILI INCERTEZZE IN GIAPPONE


In Giappone, invece, le solide performance del mercato azionario hanno continuato a interessare tutti i settori, con gli investitori globali che continuano a essere attratti dal cambiamento strutturale nel medio termine, specie sulla scorta delle continue riforme societarie. “Tuttavia - evidenzia Wylenzek - potrebbero sussistere alcune incertezze nel breve termine, visto che le autorità faticano a stabilizzare lo yen”.

POTENZIALE INTERESSANTE IN EUROPA


Nonostante la scarsa esposizione del Vecchio continente al tema dell’IA, i titoli azionari dell’Eurozona hanno invece beneficiato di uno scenario caratterizzato dall’accelerazione della crescita accompagnata dalla disinflazione. “Se questo contesto dovesse sussistere - è l’analisi di Wellington Management - l’Europa potrebbe continuare a offrire possibilità di guadagno e una strategia europea molto concentrata potrebbe presentare un interessante potenziale di rischio/rendimento. Tuttavia, le imminenti elezioni parlamentari in Francia creano grandi incertezze per gli asset rischiosi europei”.

IN UK RAPPORTO RISCHIO/RENDIMENTO ELEVATO


Nel Regno Unito sono ancora l’inflazione vischiosa e le incertezze sulla traiettoria dei tassi a esercitare pressioni sulle valutazioni dei titoli azionari. Tuttavia, le azioni britanniche sono oggi tra le meno costose a livello mondiale. “Sebbene il rapporto di rischio/rendimento sia attualmente elevato, l’eventuale attenuazione dei timori degli investitori per le sorti dell’economia potrebbe innescare un significativo rialzo nel breve termine”, spiega Wylenzek.

CINA IN ATTESA DELLA RIPARTENZA


In Cina, dove il mercato azionario ha deluso sia nel 2023 che nella prima parte del 2024, gli investitori hanno ricominciato a sperare che le misure di supporto delle autorità riescano a stabilizzare il settore immobiliare e a innescare una ripartenza. “In ogni caso ad oggi - analizza sempre Wylenzek - non si è ancora concretizzata una vera e propria ripresa. Come nel Regno Unito, anche in Cina il rapporto di rischio/rendimento è elevato". Alla luce dei rischi economici e geopolitici, per Wellington Management la posizione della Cina giustifica un tasso di sconto azionario più elevato rispetto ad altre regioni.

OTTIME PERFORMANCE DAGLI EMERGENTI


A meritare l’attenzione degli investitori sono invece i mercati emergenti, dopo 15 anni di sottoperformance relativa rispetto ai mercati sviluppati. “In base alle nostre analisi - spiega il Macro Stategist Nicolas Wylenzek - hanno registrato le performance migliori all’inizio di un ciclo successivamente a una recessione dei paesi sviluppati guidata dagli Stati Uniti. La Cina potrebbe continuare a frenare le azioni dei mercati emergenti quest’anno, ma crediamo che un’inflazione relativamente contenuta, il miglioramento dei fondamentali, le valutazioni basse e la profonda inefficienza del mercato possano creare opportunità interessanti per i gestori attivi”.

INFLAZIONE USA DA MONITORARE


Cosa cosa monitorare, quindi, nella seconda metà dell’anno? Intanto l’inflazione Usa, perché sebbene l’economia statunitense stia chiaramente rallentando, la traiettoria dell’inflazione non è altrettanto chiara. “Se rallenterà di pari passo con lo slancio economico - spiega Andrew Heiskell, Equity Strategist di Wellington Management - il mercato reagirà con favore, dal momento che gli investitori prezzeranno tagli dei tassi anticipati e più rapidi. Se invece l’inflazione resterà elevata, la capacità della Fed di tagliare i tassi in una fase di rallentamento economico sarà limitata e i mercati reagiranno in modo molto negativo”.

RISCHIO GOLDILOCKS IN EUROPA


Da tenere sotto controllo anche la sostenibilità del contesto “Goldilocks” in Europa. “La Bce ha recentemente varato il suo primo taglio dei tassi, sullo sfondo della continua ripresa della crescita nel continente - dice Heiskell - La combinazione tra disinflazione e accelerazione della crescita è un importante fattore di supporto per le azioni europee. Tuttavia, il dato sull’inflazione di maggio è stata la prima, significativa sorpresa al rialzo degli ultimi mesi e i mercati monitoreranno da vicino il suo andamento”.

ASPETTARE UN MERCATO PIÙ AMPIO


In questo scenario, dove trovare opportunità? Per gli analisti di Wellington Management bisogna aspettare il ritorno di una maggiore ampiezza del mercato. “I dati di S&P del mese di giugno mostrano una concentrazione ai massimi di 50 anni, con i sei principali titoli dell’S&P 500 a rappresentare oltre il 30% dell’Indice. Tuttavia - spiegano - nonostante i rendimenti da inizio anno siano rimasti piuttosto concentrati in questi titoli mega cap, l’ampiezza del mercato potrebbe presto essere ripristinata”. Con l’attenuarsi delle incertezze macroeconomiche, avremo un mercato meno concentrato nel corso del 2024, soprattutto grazie al miglioramento dei rendimenti dell’S&P “493” e dei titoli a bassa e media capitalizzazione. “Potrebbe essere quindi il momento giusto per considerare un incremento delle allocazioni azionarie - spiegano - mantenendo la flessibilità di neutralizzare i rischi causati dai mercati concentrati, qualora fosse necessario attendere che questa ampiezza si concretizzi appieno”.

SOVRAPERFORMANCE DA SMALL E MID CAP


Negli Stati Uniti Wellington Management prevede una combinazione di crescita modesta e di calo dell’inflazione e dei tassi di interesse: un contesto che dovrebbe essere sempre più favorevole per i titoli small e mid-cap, che hanno sottoperformato nel 2023 e per gran parte degli ultimi 13 anni. Oltre a prevedere un periodo di sovraperformance delle società a piccola e media capitalizzazione gli analisti ritengono che queste condizioni saranno favorevoli per i gestori attivi.

CERCARE VALORE NEL "VALUE"


È poi il momento di cercare valore nel “value”. Come le small-cap, anche i titoli value statunitensi hanno sottoperformato nel 2023 e per gran parte dell’ultimo decennio. Questa sottoperformance è proseguita anche nel 2024 e ha causato la crescente concentrazione negli indici di mercato statunitensi. Le esposizioni dei clienti che utilizzano questi indici come benchmark sono quindi sempre più orientate verso queste aree. Vista la forte ponderazione degli Stati Uniti negli indici mondiali, questa concentrazione si manifesta anche nei portafogli globali. Poiché l’andamento del mercato ha orientato i portafogli degli investitori verso lo stile growth - esponendoli al rischio di un’inversione - per Wellington Management i titoli value presentano oggi un’interessante combinazione di potenziale di guadagno e diversificazione dei portafogli”.

OPPORTUNITÀ DAL MERCATO GIAPPONESE


Opportunità interessanti, infine, si possono trovare anche sul mercato giapponese. L’economia sembra lasciarsi alle spalle il contesto deflazionistico che l’ha afflitta per anni, grazie a una solida crescita dei salari e al potere di determinazione dei prezzi delle aziende. “Questi importanti cambiamenti stanno avvenendo in un contesto, a nostro avviso, di valutazioni ragionevoli - spiegano gli analisti di Wellington Management - Anche dopo i guadagni realizzati da inizio anno, la nostra analisi mostra che il mercato azionario giapponese rimane attestato sulla valutazione mediana degli ultimi 20 anni, prezzato a due terzi rispetto ai multipli degli Usa. Tutto considerato, crediamo che questo resti un livello d’ingresso interessante in un rally che continua a essere trainato dai fondamentali”.

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