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Invesco, ecco la diversificazione efficiente in un solo ETF ma con un focus sui costi annui

Un ETF che replica l'indice FTSE All-World assicura un’ampia diversificazione azionaria globale ma una variazione anche piccola nei suoi costi annui può fare una grande differenza sulla performance complessiva

di Leo Campagna 24 Luglio 2024 12:00

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I dati storici dei mercati finanziari dimostrano che gli investimenti in azioni hanno prodotto i risultati migliori nel lungo periodo. Negli ultimi 5, 10, 15 e 20 anni, le azioni hanno generato rendimenti più elevati rispetto a liquidità, obbligazioni e materie prime. Se per ipotesi 20 anni fa fossero stati investiti 10.000 euro nel mercato azionario globale, il valore di mercato attuale supererebbe i 58.000 euro. Si tratta di una somma oltre il triplo rispetto a quanto sarebbe stato possibile ricavare investendo in obbligazioni, oltre il quintuplo rispetto all’investimento in materie prime o quasi il quintuplo rispetto ai 10 mila euro mantenuti in un conto corrente.




IL RUOLO DELLA DIVERSIFICAZIONE


Tuttavia, investire nel mercato azionario comporta dei rischi molto diversi rispetto ai risparmi mantenuti in un conto corrente bancario o postale. Non ci sono garanzie sul capitale mentre il valore delle azioni può scendere così come può salire, in particolare nei brevi periodi. Ed è qui che entra in gioco la diversificazione. Tramite la quale l’investitore aumenta la probabilità di catturare i titoli con un buon rendimento che consentono di compensare quelli che non vanno altrettanto bene. Investire in 100 titoli dovrebbe equilibrare i rendimenti rispetto a puntare tutto il capitale su un unico titolo e, probabilmente, ancora meglio se i titoli fossero 1.000.

INVESTIRE IN UN ETF CHE REPLICA L’INDICE FTSE ALL-WORLD


“La diversificazione, tuttavia, non è esclusivamente una questione di numeri. È importante anche differenziare” tengono a sottolineare gli esperti di Invesco. Infatti è cruciale posizionarsi su diversi tipi di società, di molteplici dimensioni e situate in differenti parti del mondo. “Alcune aziende evidenziano risultati di bilancio e di Borsa migliori di altre durante determinate fasi del ciclo economico. Inoltre i singoli paesi e le differenti aree geografiche attraversano dei cicli in cui l’espansione economica è seguita da una contrazione per poi riprendersi e iniziare una nuova fase di espansione” spiegano i manager di Invesco.

L’EFFICIENZA DI UN ETF


Una strategia efficiente per implementare una diversificazione di questo tipo e gestire un portafoglio così ampio, potrebbe essere quella di investire in un ETF (Exchange-Traded Fund) che replica l'indice FTSE All-World, che comprende società di grandi e medie dimensioni. Con un singolo semplice investimento è possibile assicurarsi immediatamente un'esposizione a oltre 4.000 titoli di 49 Paesi, che coprono l'86% dell'universo investibile, con anche una gestione automatica all'interno di un unico strumento finanziario.

IL COSTO ANNUO: OCF (ONGOING CHARGE FIGURE)


Un ETF è un fondo d'investimento che viene negoziato in borsa come le normali azioni, è disponibile nelle principali piattaforme di investimento online o tramite le app di trading, ed è caratterizzato da costi annui (OCF, Ongoing Charge Figure) contenuti. “Se è vero che non vi siano garanzie sulla performance futura del mercato azionario, il costo di un ETF è un aspetto di cui è possibile misurare l’impatto” riferiscono i professionisti di Invesco. Uno dei motivi per cui gli ETF risultano interessanti è la loro massima trasparenza, anche a livello di costo annuo (OCF). Sotto sono rappresentati i grafici della performance effettiva dell'indice FTSE All-World negli ultimi 20 anni e i rendimenti ipotetici degli ETF che replicano l'indice, ipotizzando diversi livelli di costi annui: dell'1%, dello 0,5%, dello 0,22% e dello 0,15%.




IL PESO DEL COSTO ANNUO SULLA PERFORMANCE FINALE


Si tratta di un esempio ipotetico che però consente di comprendere questo concetto. Mostra l’andamento di investimento di 10.000 euro su 20 anni, al quale vengono applicati i differenti costi annui totali. Ad esempio, un OCF annuo dell'1% avrebbe ridotto il valore dell'investimento finale di oltre 13.000 euro, mentre una spesa annua dello 0,15% lo avrebbe diminuito di soli 2.200 euro. “Ecco perché ha senso scegliere un ETF con costi annui ridotti: una variazione anche piccola nell'OCF può fare una grande differenza sulla performance complessiva del proprio investimento” concludono gli esperti di Invesco.

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