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RBC BlueBay: l’aumento dei costi del private credit sostiene il ciclo positivo dell’high yield
I gestori attivi possono aggiungere valore identificando gli emittenti in grado di far fronte a costi correlati al servizio del debito più elevati e trovare soluzioni per le loro esigenze di rifinanziamento
di Leo Campagna 24 Luglio 2024 20:00
Fino a tre anni fa il comparto high yield in dollari USA offriva un rendimento al di sotto del 4% mentre oggi riconosce circa il doppio. Ovviamente non mancano le sfide e i rischi, a cominciare dai tassi di default. “Rappresenteranno la sfida maggiore da affrontare: nel biennio 2021 - 2022 erano prossimi allo zero mentre ora potrebbero tornare al 2,5% - 3,5% e ridurre i rendimenti complessivi per gli investitori nei prossimi due o tre anni” fa sapere Justin Jewell, Head of European High Yield Leveraged Finance, RBC BlueBay.
Le aziende dovranno infatti affrontare un ambiente con costi del capitale più elevati a seguito del significativo rialzo dei tassi e alcune potrebbero incontrare delle difficoltà di rifinanziamento. Ci stiamo dirigendo verso un quadro più tradizionale, in cui la media dei default delle imprese è di circa il 3% ed in cui è lecito chiedersi se chi investe nell’high yield è ricompensato adeguatamente dal momento che gli spread sono relativamente ristretti.
“Domanda lecita ma è bene comprendere i profondi cambiamenti del mercato” fa sapere Jewell. In primo luogo, spiega il manager, la duration del segmento high yield si è ridotta a seguito della decisione delle aziende di rinunciare a rifinanziare il debito pregresso, assunto a tassi molto bassi: questa riduzione della sensibilità ai movimenti dei tassi di interesse rende i bond high yield meno rischiosi. In secondo luogo, mentre la componente con rating CCC del mercato non è cresciuta, poiché molte società più rischiose hanno cercato fonti di finanziamento alternative, i titoli con merito creditizio BB hanno incrementato il loro spazio, creando una maggiore profondità della qualità nell’high yield.
Questa doppia combinazione ha contribuito, dal 2016, ad escludere il comparto high yield come la parte più rischiosa del mercato del reddito fisso. “Negli ultimi otto anni, la crescita significativa nei mercati del private credit è stata alimentata dalla necessità da parte di alcune società con qualche problema che hanno scelto di rifinanziarsi privatamente, lontano dai riflettori dei mercati pubblici. Tuttavia, se nel precedente contesto caratterizzato da bassi tassi, l’interesse degli investitori per il private credit è stato sostenuto, di recente assistiamo ad un’inversione di tendenza, con un forte ritorno dei flussi verso i mercati pubblici” riferisce Jewell.
Anche perché, l’elevato costo del private credit incoraggia le società a riaffacciarsi sui mercati pubblici. “Non possiamo nascondere che alcune aziende che hanno tentato di rivolgersi ai mercati pubblici abbiano fallito il tentativo, ma in generale si trattava di attività più piccole e con una maggiore leva finanziaria. Nel complesso, prevale la tendenza del rifinanziamento sui mercati pubblici di operazioni nel private credit” specifica l’Head of European High Yield Leveraged Finance di RBC BlueBay.
Quando Jewell opera nel suo universo d'investimento, si propone di selezionare le compagnie che devono affrontare delle sfide. “La nostra competenza principale consiste nell’identificare aziende con un buon percorso di vendita degli asset e di riduzione della leva finanziaria. Il lavoro dei gestori attivi consiste nell’aggiungere valore identificando gli emittenti in grado di far fronte a costi correlati al servizio del debito più elevati e trovare soluzioni per le loro esigenze di rifinanziamento” conclude il manager di RBC BlueBay.
UN AMBIENTE CON COSTI DEL CAPITALE PIÙ ELEVATI
Le aziende dovranno infatti affrontare un ambiente con costi del capitale più elevati a seguito del significativo rialzo dei tassi e alcune potrebbero incontrare delle difficoltà di rifinanziamento. Ci stiamo dirigendo verso un quadro più tradizionale, in cui la media dei default delle imprese è di circa il 3% ed in cui è lecito chiedersi se chi investe nell’high yield è ricompensato adeguatamente dal momento che gli spread sono relativamente ristretti.
RIDUZIONE DELLA DURATION E AUMENTO DELLA QUALITÀ
“Domanda lecita ma è bene comprendere i profondi cambiamenti del mercato” fa sapere Jewell. In primo luogo, spiega il manager, la duration del segmento high yield si è ridotta a seguito della decisione delle aziende di rinunciare a rifinanziare il debito pregresso, assunto a tassi molto bassi: questa riduzione della sensibilità ai movimenti dei tassi di interesse rende i bond high yield meno rischiosi. In secondo luogo, mentre la componente con rating CCC del mercato non è cresciuta, poiché molte società più rischiose hanno cercato fonti di finanziamento alternative, i titoli con merito creditizio BB hanno incrementato il loro spazio, creando una maggiore profondità della qualità nell’high yield.
INVERSIONE DI TENDENZA
Questa doppia combinazione ha contribuito, dal 2016, ad escludere il comparto high yield come la parte più rischiosa del mercato del reddito fisso. “Negli ultimi otto anni, la crescita significativa nei mercati del private credit è stata alimentata dalla necessità da parte di alcune società con qualche problema che hanno scelto di rifinanziarsi privatamente, lontano dai riflettori dei mercati pubblici. Tuttavia, se nel precedente contesto caratterizzato da bassi tassi, l’interesse degli investitori per il private credit è stato sostenuto, di recente assistiamo ad un’inversione di tendenza, con un forte ritorno dei flussi verso i mercati pubblici” riferisce Jewell.
L’ELEVATO COSTO DEL PRIVATE CREDIT
Anche perché, l’elevato costo del private credit incoraggia le società a riaffacciarsi sui mercati pubblici. “Non possiamo nascondere che alcune aziende che hanno tentato di rivolgersi ai mercati pubblici abbiano fallito il tentativo, ma in generale si trattava di attività più piccole e con una maggiore leva finanziaria. Nel complesso, prevale la tendenza del rifinanziamento sui mercati pubblici di operazioni nel private credit” specifica l’Head of European High Yield Leveraged Finance di RBC BlueBay.
IL VALORE AGGIUNTO DELLA GESTIONE ATTIVA
Quando Jewell opera nel suo universo d'investimento, si propone di selezionare le compagnie che devono affrontare delle sfide. “La nostra competenza principale consiste nell’identificare aziende con un buon percorso di vendita degli asset e di riduzione della leva finanziaria. Il lavoro dei gestori attivi consiste nell’aggiungere valore identificando gli emittenti in grado di far fronte a costi correlati al servizio del debito più elevati e trovare soluzioni per le loro esigenze di rifinanziamento” conclude il manager di RBC BlueBay.