Come cambia l'asset allocation
UBS AM: puntare su obbligazioni e dollaro in uno scenario rallentamento economico
Gli strategist Evan Brown e Luke Kawa analizzano i fattori di rischio per i prossimi mesi e come cambiare la composizione di portafoglio per mitigare i possibili cambi di scenario
di Annalisa Lospinuso 24 Luglio 2024 18:00
Il terzo trimestre è appena iniziato e già ci sono molti dubbi sulla crescita economica e la tenuta dei mercati. L’economia statunitense sembra rallentare il passo, l’incertezza politica pesa sugli investimenti e ci si chiede se il rally del mercato azionario sia ancora sostenibile. Per Evan Brown, Head of Multi-Asset Strategy, UBS Asset Management, e Luke Kawa, Director of Investment Solutions UBS Asset Management, la duration può essere un elemento di diversificazione dei portafogli, inoltre bisogna preferire posizioni lunge sul dollaro per coprire una serie di scenari, in particolare i crescenti rischi di un aumento significativo del protezionismo.
La crescita economica degli Stati Uniti si sta raffreddando, il tasso di disoccupazione sta aumentando, essendo passato dal 3,4% al 4% in poco più di un anno, come sottolineano gli analisti di Ubs Asset Management. “Il mercato del lavoro ha risolto gli squilibri pre-pandemia – scrivono Brown e Kawa – suggerendo che un ulteriore indebolimento potrebbe significare sia un calo delle assunzioni sia un aumento dei licenziamenti. Il mercato immobiliare, i consumatori a basso reddito e le piccole imprese sentono la pressione dei tassi più elevati”.
I fondamentali dell’economia sono ancora solidi e fanno ben sperare: i redditi reali continuano a crescere, i bilanci sono in buona forma e i dati manifatturieri si stanno rafforzando. Molto dipenderà dalle mosse della Federal Reserve.
Per quanto riguarda l’incredibile rally delle big tech, si teme che qualsiasi intoppo nel tema dell'intelligenza artificiale (IA), che ha sostenuto gran parte di questi guadagni, possa portare a una brusca correzione dei principali indici statunitensi e globali, dicono gli analisti di UBS Asset Management. “Non troviamo prove del fatto che un mercato così ristretto sia un segnale di rendimenti negativi in prospettiva futura. In effetti, i rendimenti prospettici dell’S&P 500 sono stati piuttosto forti dopo periodi di performance di mercato limitate. In sostanza, non dovremmo preoccuparci troppo quando i migliori giocatori segnano il maggior numero di punti”, aggiungono Evan Brown e Luke Kawa.
Per quanto riguarda, invece, l’incognita delle elezioni americane, UBS Asset Management sostiene che mentre nel 2016 l’attesa per i tagli fiscali di Trump e nel 2020 quella per gli stimoli fiscali di Biden erano chiaramente positive per le azioni e negative per le obbligazioni, il contesto dell'inflazione e dei tassi d'interesse è cambiato in modo tale che l’aumento dei rendimenti potrebbe non essere considerato un fattore positivo per gli asset di rischio. Inoltre, le strategie protezionistiche di Trump e il probabile innalzamento dei dazi in seguito alla sua elezione produrrebbero uno shock delle condizioni commerciali, e i premi di rischio dovrebbero aumentare sui Paesi che fanno affidamento sulle esportazioni verso gli Stati Uniti.
In conclusione, “nei prossimi mesi, ci aspettiamo che un rallentamento favorevole della crescita e dell’inflazione dia il via all'allentamento della Fed e rafforzi la fiducia nell'estensione del ciclo. Continuiamo a privilegiare le azioni rispetto al reddito fisso, ma riconosciamo che c'è stato un cambiamento nella valutazione dei rischi da un’accelerazione dell’inflazione a un rallentamento della crescita”, sottolineano gli analisti di UBS Asset Management. Per diversificare i portafogli, Brown e Kawa consigliano di puntare sulle obbligazioni e sul dollaro Usa, sia attraverso la sovrapposizione di valute che tramite la copertura di posizioni esistenti.
RALLENTAMENTO ECONOMICO
La crescita economica degli Stati Uniti si sta raffreddando, il tasso di disoccupazione sta aumentando, essendo passato dal 3,4% al 4% in poco più di un anno, come sottolineano gli analisti di Ubs Asset Management. “Il mercato del lavoro ha risolto gli squilibri pre-pandemia – scrivono Brown e Kawa – suggerendo che un ulteriore indebolimento potrebbe significare sia un calo delle assunzioni sia un aumento dei licenziamenti. Il mercato immobiliare, i consumatori a basso reddito e le piccole imprese sentono la pressione dei tassi più elevati”.
I FONDAMENTALI DEGLI USA
I fondamentali dell’economia sono ancora solidi e fanno ben sperare: i redditi reali continuano a crescere, i bilanci sono in buona forma e i dati manifatturieri si stanno rafforzando. Molto dipenderà dalle mosse della Federal Reserve.
IL RALLY DELLE BIG TECH
Per quanto riguarda l’incredibile rally delle big tech, si teme che qualsiasi intoppo nel tema dell'intelligenza artificiale (IA), che ha sostenuto gran parte di questi guadagni, possa portare a una brusca correzione dei principali indici statunitensi e globali, dicono gli analisti di UBS Asset Management. “Non troviamo prove del fatto che un mercato così ristretto sia un segnale di rendimenti negativi in prospettiva futura. In effetti, i rendimenti prospettici dell’S&P 500 sono stati piuttosto forti dopo periodi di performance di mercato limitate. In sostanza, non dovremmo preoccuparci troppo quando i migliori giocatori segnano il maggior numero di punti”, aggiungono Evan Brown e Luke Kawa.
TRUMP FAREBBE RISALIRE L'INFLAZIONE
Per quanto riguarda, invece, l’incognita delle elezioni americane, UBS Asset Management sostiene che mentre nel 2016 l’attesa per i tagli fiscali di Trump e nel 2020 quella per gli stimoli fiscali di Biden erano chiaramente positive per le azioni e negative per le obbligazioni, il contesto dell'inflazione e dei tassi d'interesse è cambiato in modo tale che l’aumento dei rendimenti potrebbe non essere considerato un fattore positivo per gli asset di rischio. Inoltre, le strategie protezionistiche di Trump e il probabile innalzamento dei dazi in seguito alla sua elezione produrrebbero uno shock delle condizioni commerciali, e i premi di rischio dovrebbero aumentare sui Paesi che fanno affidamento sulle esportazioni verso gli Stati Uniti.
COME CAMBIA L'ASSET ALLOCATION
In conclusione, “nei prossimi mesi, ci aspettiamo che un rallentamento favorevole della crescita e dell’inflazione dia il via all'allentamento della Fed e rafforzi la fiducia nell'estensione del ciclo. Continuiamo a privilegiare le azioni rispetto al reddito fisso, ma riconosciamo che c'è stato un cambiamento nella valutazione dei rischi da un’accelerazione dell’inflazione a un rallentamento della crescita”, sottolineano gli analisti di UBS Asset Management. Per diversificare i portafogli, Brown e Kawa consigliano di puntare sulle obbligazioni e sul dollaro Usa, sia attraverso la sovrapposizione di valute che tramite la copertura di posizioni esistenti.
Trending