Outlook del secondo semestre
Si va verso un atterraggio morbido, ma la geopolitica potrebbe turbare i sottili equilibri
Per Generali Asset Management, oltre al rallentamento della crescita e al graduale allineamento dell’inflazione agli obiettivi delle Banche centrali bisogna considerare l’impatto sui mercati della possibile elezione di Trump
di Annalisa Lospinuso 26 Luglio 2024 17:30
Il contesto macroeconomico sembra andare nella direzione sperata dagli investitori, ma l’equilibrio è ancora molto labile e le Banche centrali devono essere molto attente a maneggiare gli strumenti di politica monetaria. Gli ultimi indicatori macro indicano che si va verso un atterraggio morbido, per il rallentamento della crescita e un graduale allineamento dell’inflazione agli obiettivi delle Banche centrali. Ma questo contesto potrebbe essere turbato da nuovi assetti geopolitici, come sottolineano gli analisti di Generali Asset Management, per questo motivo è essenziale un approccio cauto e dipendente dai dati.
Dal punto di vista della politica monetaria sembra che i tasselli si stiano allineando. Come evidenziato dall’analisi di Generali Asset Management, il presidente della Fed Powell monitora il potenziale impatto di una politica monetaria restrittiva sul mercato del lavoro, suggerendo un possibile spostamento dell’attenzione verso il sostegno alla crescita piuttosto che alla stabilità dei prezzi, sempre in un contesto positivo di inflazione. Nel caso della Bce, invece, c’è più spazio di manovra anche se la disinflazione non può essere data per scontata.
In questo scenario la geopolitica ha un grande peso. Come ricordano gli analisti di Generali Asset Management, le elezioni francesi hanno dimostrato con maggiore evidenza che la stabilità politica è un elemento a cui gli operatori di mercato guardano con attenzione. Negli Stati Uniti, la situazione è più complessa dopo il tentato omicidio al candidato Donald Trump e il ritiro di Joe Biden dalla corsa presidenziale. I mercati scontano la possibile vittoria di Trump e, anche se la “Trumpnomics” è considerata per le imprese e per le azioni, rimane un possibile onere aggiuntivo per il profilo del debito statunitense.
“La view rimane favorevole agli investimenti in titoli di Stato – scrive Generali Asset Management – in particolare in Europa, dove il percorso di politica monetaria sembra chiaramente delineato. Gli investimenti in obbligazioni societarie sono ancora sostenuti dalle strategie di carry, anche se la loro capacità di sovraperformare i titoli di Stato sembra limitata a questi livelli. Sul mercato azionario, le aspettative sugli utili di metà anno appaiono molto elevate. Dopo il rally della prima metà dell'anno, una parziale correzione di qualche settimana dei principali indici era probabilmente dovuta: le valutazioni devono trovare conferma negli utili in arrivo, mentre le incertezze politiche devono ancora essere risolte”.
Il dominio del dollaro potrebbe essere messo in discussione da un’eventuale amministrazione Trump, che storicamente preferisce una valuta debole, ma la mancanza di alternative valide e la solidità dell'economia statunitense potrebbero impedire che ciò accada, conclude Generali Asset Management.
POSSIBILI RISVOLTI DELLA POLITICA MONETARIA
Dal punto di vista della politica monetaria sembra che i tasselli si stiano allineando. Come evidenziato dall’analisi di Generali Asset Management, il presidente della Fed Powell monitora il potenziale impatto di una politica monetaria restrittiva sul mercato del lavoro, suggerendo un possibile spostamento dell’attenzione verso il sostegno alla crescita piuttosto che alla stabilità dei prezzi, sempre in un contesto positivo di inflazione. Nel caso della Bce, invece, c’è più spazio di manovra anche se la disinflazione non può essere data per scontata.
L'IMPATTO DELLA VITTORIA DI TRUMP
In questo scenario la geopolitica ha un grande peso. Come ricordano gli analisti di Generali Asset Management, le elezioni francesi hanno dimostrato con maggiore evidenza che la stabilità politica è un elemento a cui gli operatori di mercato guardano con attenzione. Negli Stati Uniti, la situazione è più complessa dopo il tentato omicidio al candidato Donald Trump e il ritiro di Joe Biden dalla corsa presidenziale. I mercati scontano la possibile vittoria di Trump e, anche se la “Trumpnomics” è considerata per le imprese e per le azioni, rimane un possibile onere aggiuntivo per il profilo del debito statunitense.
LA VIEW SULL'AZIONARIO
“La view rimane favorevole agli investimenti in titoli di Stato – scrive Generali Asset Management – in particolare in Europa, dove il percorso di politica monetaria sembra chiaramente delineato. Gli investimenti in obbligazioni societarie sono ancora sostenuti dalle strategie di carry, anche se la loro capacità di sovraperformare i titoli di Stato sembra limitata a questi livelli. Sul mercato azionario, le aspettative sugli utili di metà anno appaiono molto elevate. Dopo il rally della prima metà dell'anno, una parziale correzione di qualche settimana dei principali indici era probabilmente dovuta: le valutazioni devono trovare conferma negli utili in arrivo, mentre le incertezze politiche devono ancora essere risolte”.
DOVE POTREBBE ANDARE IL DOLLARO
Il dominio del dollaro potrebbe essere messo in discussione da un’eventuale amministrazione Trump, che storicamente preferisce una valuta debole, ma la mancanza di alternative valide e la solidità dell'economia statunitense potrebbero impedire che ciò accada, conclude Generali Asset Management.