L'analisi

Etica Sgr: la finanza etica per una transizione verso un’economia più sostenibile

Nonostante solide evidenze scientifiche, si tende ancora a sottovalutare i rischi legati alla variabilità climatica, agli effetti combinati, ai rischi a cascata, agli impatti economici indiretti e agli scenari estremi ma plausibili

di Leo Campagna 31 Luglio 2024 14:35

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Il rischio climatico cresce a un ritmo più veloce delle iniziative volte a ridurlo. È quanto emerge dal primo report di valutazione dei rischi climatici dell’Agenzia europea dell’ambiente, l’European Climate Risk Assessment, pubblicato a marzo 2024. Lo studio, frutto della sinergia tra il Gruppo intergovernativo di esperti sul cambiamento climatico (IPCC), Copernicus Climate Change Service (C3S) e il Centro comune di ricerca della Commissione europea (JRC), identifica 36 rischi climatici. Ognuno dei quali rappresenta una minaccia per la sicurezza energetica, politica, economica e alimentare dell’Europa. Sono cinque le macro aree di criticità evidenziate: ecosistemi, alimenti, salute, infrastrutture, economia e finanza.

IL CALDO ESTREMO


Il 2023 è stato l’anno più caldo mai registrato, con il continente europeo che si riscalda più rapidamente al mondo. “Basta un aumento della temperatura di 0,1 gradi per incrementare il rischio di siccità e, se prolungato, il rischio, da grave, diventa critico. Ed è quello che sta succedendo in Europa e nel sud Italia, allo stesso modo che in Pakistan, Afghanistan, Etiopia, Uganda, Burkina Faso, Ghana, Mozambico, Madagascar” spiegano gli esperti di Etica Sgr.

IL REPORT DELLA COMMISSIONE EUROPEA


Ma c’è di più. Il report della Commissione europea “Acqua insufficiente” sottolinea come alla base dell’interruzione dei cicli naturali dell’acqua concorrano il consumo di suolo, che impedisce al terreno di assorbire l’acqua, l’inquinamento chimico che degrada le falde acquifere, la scarsità di pulizia e riutilizzo delle acque reflue. È stato calcolato che i danni della siccità per il settore dell’agricoltura europea ammontano a 9 miliardi l’anno. In base allo scenario più ottimistico dell’Agenzia europea dell’ambiente, tra quattro decenni, il settore agricolo in Italia registrerà una perdita di valore di 58 miliardi di euro.

INCENDI BOSCHIVI E ALLUVIONI


Un’altra criticità è rappresenta dagli incendi boschivi: in Europa, tra il 2022 e il 2023, hanno causato gravi danni a foreste e terreni agricoli, contribuendo significativamente alle emissioni di carbonio e alla perdita di biodiversità. Stesso discorso anche per le alluvioni, la principale causa di sfollamento tra le varie tipologie di disastro ambientale. In Europa l’Italia è tra le zone più a rischio con 12,2 milioni di persone che rischiano lo sfollamento in seguito a un’alluvione. “Nel 2021 il danno economico causato dagli eventi idrologici in UE è stato cinque volte più elevato di quello della siccità, pari a 43,2 miliardi di euro” riferiscono i manager di Etica Sgr.

GLI IMPATTI DEL CAMBIAMENTO CLIMATICO SU ECONOMIA E FINANZA


Alla luce di queste molteplici criticità, la risposta politica dell’UE, sottolineano gli addetti ai lavori, deve garantire un robusto aumento delle risorse del Fondo di Solidarietà, del Meccanismo di Protezione Civile dell’Unione e degli altri meccanismi inclusi nelle politiche strutturali dell’Unione Europea. “Gli impatti previsti del clima futuro avranno profonde ripercussioni su tutti gli aspetti della società e dell’economia europea. L’attuale quadro politico europeo non sta progredendo abbastanza per gestire adeguatamente la maggioranza dei rischi climatici principali. È particolarmente urgente rafforzare l’azione per ridurre i rischi per gli ecosistemi, la produzione alimentare, le ondate di calore, le inondazioni” tengono a sottolineare i professionisti di Etica Sgr.

SOLIDE EVIDENZE SCIENTIFICHE


Eppure, nonostante solide evidenze scientifiche, si tende ancora a sottovalutare i rischi legati alla variabilità climatica, agli effetti combinati, ai rischi a cascata, agli impatti economici indiretti e agli scenari estremi ma plausibili. L’accelerazione degli eventi estremi conseguenza dei cambiamenti climatici sui territori conferma lo stretto legame tra lo sfruttamento delle risorse ambientali e gli impatti economici e sociali globalmente negativi delle sue conseguenze sul clima, sulla natura e la salute umana.

IL RUOLO CENTRALE DELLA FINANZA ETICA


“In questo scenario, il ruolo della finanza etica è cruciale nello stimolare un cambio di paradigma, favorendo investimenti verso un’economia sempre più sostenibile. Investire adottando un approccio etico non si limita a massimizzare nel lungo periodo il valore dei risparmi, ma anche ad accrescere gli impatti positivi sul benessere delle persone e sul nostro pianeta” concludono gli esperti di Etica Sgr.

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