Il dato
Inflazione in risalita in Italia a luglio (+1,3%)
La lettura preliminare dell’Istat evidenzia una crescita dovuta principalmente ai prezzi dei beni energetici regolamentati. Nell’Eurozona la crescita del carovita è stato del 2,6%, leggermente sopra le stime
di Antonio Cardarelli 31 Luglio 2024 11:57
Dopo il +0,8% di giugno, nel mese di luglio l'indice nazionale dei prezzi al consumo per l'intera collettività (Nic), al lordo dei tabacchi, è cresciuto dell’1,3% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Su base mensile la crescita è stata dello 0,5%. I dati arrivano dalla stima preliminare diffusa dall’Istat.
Guardando le componenti, si evince che l’accelerazione dell’inflazione è dovuta principalmente all’aumento dei prezzi dei beni energetici regolamentati (da +3,5% a +11,3%) e all'attenuarsi della flessione degli energetici non regolamentati (da -10,3% a -6,1%). A registrare un rallentamento sono stati i prezzi dei Servizi vari (da +1,8% a +1,5%), dei Beni non durevoli (da +1,3% a +1%), dei Beni alimentari lavorati (da +2% a +1,8%), dei Beni alimentari non lavorati (che scendono a -0,3%, dal +0,3% del mese precedente) e dei Beni durevoli (da -1% a -1,2%). A luglio l'inflazione di fondo, al netto degli energetici e degli alimentari freschi, resta stabile a +1,9%, mentre quella al netto dei soli beni energetici decelera lievemente (da +1,9% a +1,8%). L'inflazione acquisita per il 2024 e' pari a +1% per l'indice generale e a +2% per la componente di fondo. Lo comunica Istat, con i dati preliminari di luglio.
Secondo la lettura preliminare Eurostat, l’indice dei prezzi al consumo nella zona euro è rimasto sostanzialmente invariato a luglio rispetto al mese precedente. L'inflazione è salita del 2,6%, dopo il 2,5% di giugno. Il dato è superiore alle attese, che erano per un +2,3% a luglio su base annua. Secondo quanto indicato da Eurostat nella lettura preliminare, guardando alle principali componenti dell'inflazione nell'area euro, i servizi segnano un +4% su anno (dopo il 4,1% di giugno), seguiti da alimentari, alcol e tabacco con un +2,3% (2,4% a giugno) e dall'energia che balza al +1,3% dallo 0,2% di giugno, quando i beni industriali registrano un +0,8% (0,7% a giugno).
LE COMPONENTI
Guardando le componenti, si evince che l’accelerazione dell’inflazione è dovuta principalmente all’aumento dei prezzi dei beni energetici regolamentati (da +3,5% a +11,3%) e all'attenuarsi della flessione degli energetici non regolamentati (da -10,3% a -6,1%). A registrare un rallentamento sono stati i prezzi dei Servizi vari (da +1,8% a +1,5%), dei Beni non durevoli (da +1,3% a +1%), dei Beni alimentari lavorati (da +2% a +1,8%), dei Beni alimentari non lavorati (che scendono a -0,3%, dal +0,3% del mese precedente) e dei Beni durevoli (da -1% a -1,2%). A luglio l'inflazione di fondo, al netto degli energetici e degli alimentari freschi, resta stabile a +1,9%, mentre quella al netto dei soli beni energetici decelera lievemente (da +1,9% a +1,8%). L'inflazione acquisita per il 2024 e' pari a +1% per l'indice generale e a +2% per la componente di fondo. Lo comunica Istat, con i dati preliminari di luglio.
INFLAZIONE EUROZONA
Secondo la lettura preliminare Eurostat, l’indice dei prezzi al consumo nella zona euro è rimasto sostanzialmente invariato a luglio rispetto al mese precedente. L'inflazione è salita del 2,6%, dopo il 2,5% di giugno. Il dato è superiore alle attese, che erano per un +2,3% a luglio su base annua. Secondo quanto indicato da Eurostat nella lettura preliminare, guardando alle principali componenti dell'inflazione nell'area euro, i servizi segnano un +4% su anno (dopo il 4,1% di giugno), seguiti da alimentari, alcol e tabacco con un +2,3% (2,4% a giugno) e dall'energia che balza al +1,3% dallo 0,2% di giugno, quando i beni industriali registrano un +0,8% (0,7% a giugno).
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