L'analisi

Capital Group segnala le opportunità nel debito in valuta locale dei mercati emergenti

La casa d’investimento è favorevole ai bond in divisa locale del Sudafrica e dei Paesi in cui le pressioni inflazionistiche sono in costante calo e le politiche monetarie diventano più accomodanti, come Brasile e Messico

di Leo Campagna 7 Agosto 2024 07:55

financialounge -  Capital Group mercati
Le prospettive macroeconomiche favorevoli, il tasso di crescita, la trasformazione dell’universo di investimento e i vantaggi offerti in termini di diversificazione fanno del debito dei mercati emergenti una grande opportunità di investimento. “Negli ultimi due decenni sono cresciuti in modo significativo sia l’ampiezza e la profondità dello spettro dell’offerta dei Paesi che il numero di emittenti determinando un mercato più maturo, capace di acquisire valore attraverso il posizionamento sulle diverse scadenze” fa sapere Flavio Carpenzano, Investment Director Reddito Fisso di Capital Group.

UNA SOLUZIONE PER MIGLIORARE LA PERFORMANCE E LA RESILIENZA


Gli investitori attivi possono infatti beneficiare rendimenti più elevati, diversificazione e protezione dall’inflazione e, pertanto, sono nelle condizioni di migliorare la performance e la resilienza di un portafoglio obbligazionario. Per contro, occorre essere consapevoli dei maggiori rischi, ad esempio volatilità valutaria, incertezza politica o default sul debito sovrano, che richiedono un’ampia ricerca sui fondamentali e una gestione attiva.

CAPACITA’ DI DIVERSIFICAZIONE


Uno dei motivi principali che rende attrattivo il debito dei mercati emergenti è la diversificazione. In ogni preciso momento, i singoli Paesi in via di sviluppo si trovano spesso in fasi diverse dei cicli monetari e fiscali e questo consente agli investitori di valutare il valore relativo lungo la curva dei rendimenti nei singoli mercati e ricercare un più interessante rapporto rischio/rendimento. “Inoltre” aggiunge Carpenzano “i mercati obbligazionari emergenti in valuta locale evidenziano una minore correlazione con altre asset class quali azioni, materie prime od obbligazioni dei mercati sviluppati; una peculiarità che li rende utili per ridurre la volatilità del portafoglio e migliorare i rendimenti corretti per il rischio”.

UN MERCATO MOLTO LIQUIDO


In parallelo, gli investitori possono diversificare un portafoglio e ridurre il rischio scegliendo, oltre alle obbligazioni standard, i bond e i derivati indicizzati all’inflazione, i debiti indicizzati alle valute, i warrant e strumenti del mercato monetario indicizzati al PIL. Per quanto riguarda poi la liquidità, ovvero la capacità di acquistare e vendere asset senza provocare variazioni sfavorevoli nei prezzi, il miglioramento è stato notevole. “Basti pensare che la capitalizzazione di tali mercati, pari a 3.860 miliardi di dollari USA, è più di tre volte quella dei bond emergenti in valuta forte, pari a 1.200 miliardi e inoltre è in via di allargamento” spiega il manager di Capital Group.

RENDIMENTI POTENZIALMENTE PIU’ ELEVATI


Ma c’è di più. Dal momento che le obbligazioni in valuta locale forniscono un’esposizione alla crescita economica e ai differenziali dei tassi di interesse dei mercati emergenti, oltre al possibile apprezzamento delle valute, possono potenzialmente realizzare rendimenti più elevati rispetto a quelle in valuta forte. In ogni caso, entrambe hanno comunque offerto un significativo aumento del rendimento rispetto alle obbligazioni core USA. “In questa fase preferiamo una certa duration locale nei Paesi, molti dei quali come Brasile e Messico sono in America Latina, in cui le pressioni inflazionistiche sono in costante calo e le politiche monetarie diventano più accomodanti. Interessante anche la duration in Sudafrica, dove i tassi reali si avvicinano ai massimi storici e offrono ancora un certo margine di protezione rispetto ai Treasury USA” argomenta Carpenzano.

FOCUS SU INDONESIA, COREA DEL SUD E CINA


Il manager segnala infine opportunità sulla duration in Indonesia e Corea del Sud (paesi le cui politiche monetarie appaiono restrittive) e in Cina, i cui rendimenti scarsi sembrano giustificati da un’inflazione persistentemente ridotta e dalla crisi della crescita.” Preferiamo invece un approccio cauto in Europa centrale. Un segmento in cui le quotazioni riflettono i cicli di allentamento dei tassi attesi a seguito dell'inflazione in via di stabilizzazione su livelli inferiori e della crescita rallentata” conclude l’Investment Director Reddito Fisso di Capital Group.

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