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Fidelity: importante scegliere la qualità per costruire portafogli solidi
Secondo la casa d’investimento, l’esigenza di selettività trova la sua risposta in portafogli costruiti sui fondamentali puntando sulla qualità al giusto prezzo, sulle strategie long-short e privilegiando un approccio absolute return
di Leo Campagna 10 Agosto 2024 09:30
Nelle ultime settimane il mercato ha visto progressivamente messe in discussione le sue convinzioni ovvero che, nonostante la più rapida e intensa stretta monetaria dell’era moderna, l’economia avrebbe vissuto un no-landing o nella peggiore delle ipotesi un soft landing. L’improvviso cambio di sentiment a inizio agosto è avvenuto in un contesto di crescenti tensioni geopolitiche globali (non ultima l’escalation in Medio Oriente), che hanno testato la natura anti-fragile e la resilienza dei temi dominanti.
Dai valori di PMI in area di contrazione (dall’America all’Europa alla Cina) alla sequenza di dettagli sul mercato del lavoro Usa che hanno chiaramente indicato un trend di raffreddamento, i recenti dati economici chiave hanno sorpreso in negativo. “Sono stati interpretati come segnali di un’economia che si sta muovendo in recessione delineando uno scenario di hard landing con la Fed in ritardo: proprio lo scenario escluso da Powell nel FOMC di fine luglio per giustificare il mancato taglio dei tassi” sottolinea Donatella Principe, Director - Market and Distribution Strategy di Fidelity International.
Inoltre, mentre le trimestrali hanno evidenziato luci e ombre (anche nell’ambito delle mega caps hi tech USA che da inizio anno hanno trainato i mercati azionari), quando gli investitori avrebbero invece avuto bisogno di certezze, c’è stato l’effetto palla di neve delle margin call sui carry trade costruiti sullo yen quando la valuta nipponica era ai minimi da 38 anni e i rendimenti dei bond nipponici stabili. “La corsa a coprire quelle posizioni di fronte al rimbalzo inatteso, rapido e intenso dello yen ha comportato la chiusura dei trade ad alto rendimento che quei carry avevano finanziato: dalle criptovalute alle Big Tech” spiega la manager di Fidelity.
Resta il fatto che la Fed, come Powell ha ribadito anche nell’ultimo FOMC, non ha il dovere di sostenere il mercato quanto piuttosto il doppio mandato di stabilità dei prezzi e piena occupazione. “In realtà” tiene a precisare Principe “l’economia USA sta continuando a crescere come evidenzia la sorpresa positiva del PIL del secondo trimestre in America. Inoltre, la politica fiscale resta ultra-espansiva, elemento non sorprendente in un 2024 superelettorale, in un contesto di crescente espansione monetaria globale (96 tagli dei tassi da inizio anno)”.
Alla luce di tutte queste considerazioni, la manager di Fidelity consiglia razionalità e disciplina per cogliere le opportunità sui mercati. Cominciando con una messa a punto del portafoglio per assicurarsi i tre elementi immancabili nell’attuale mondo VUCA (volatile, uncertain, complex, ambiguous). “Puntare cioè sulla qualità al giusto prezzo, con le valutazioni che rappresentano un elemento centrale di gestione del rischio. Altro fattore imprescindibile in un mondo di crescente divergenza e desincronizzazione economica resta poi la diversificazione. Inoltre, occorre posizionarsi su solidi temi di lungo periodo, poco influenzati dai fattori di disturbo estemporanei. Come per esempio il trend tecnologico dell’automazione che in un mondo di deglobalizzazione o reglobalizzazione proseguirà indipendentemente da quanti tagli dei tassi farà la Fed nel prossimo anno”. Argomenta la Director - Market and Distribution Strategy di Fidelity International.
Senza dimenticare, aggiunge Principe, che “come investire” è altrettanto importante del “dove” investire. “Il contesto economico non richiede nessuna rivoluzione di portafoglio quanto piuttosto un’evoluzione. La volatilità impone il tema dell’investimento programmato, l’esigenza di selettività può avvalersi di portafogli costruiti sui fondamentali, i gap di valutazione danno valore a strategie long-short e la necessità di diversificare ricorda il ruolo core che un approccio absolute return può rivestire in un portafoglio efficiente”.
RECENTI DATI ECONOMICI CHIAVE HANNO SORPRESO IN NEGATIVO
Dai valori di PMI in area di contrazione (dall’America all’Europa alla Cina) alla sequenza di dettagli sul mercato del lavoro Usa che hanno chiaramente indicato un trend di raffreddamento, i recenti dati economici chiave hanno sorpreso in negativo. “Sono stati interpretati come segnali di un’economia che si sta muovendo in recessione delineando uno scenario di hard landing con la Fed in ritardo: proprio lo scenario escluso da Powell nel FOMC di fine luglio per giustificare il mancato taglio dei tassi” sottolinea Donatella Principe, Director - Market and Distribution Strategy di Fidelity International.
LE MARGIN CALL SUI CARRY TRADE COSTRUITI SULLO YEN
Inoltre, mentre le trimestrali hanno evidenziato luci e ombre (anche nell’ambito delle mega caps hi tech USA che da inizio anno hanno trainato i mercati azionari), quando gli investitori avrebbero invece avuto bisogno di certezze, c’è stato l’effetto palla di neve delle margin call sui carry trade costruiti sullo yen quando la valuta nipponica era ai minimi da 38 anni e i rendimenti dei bond nipponici stabili. “La corsa a coprire quelle posizioni di fronte al rimbalzo inatteso, rapido e intenso dello yen ha comportato la chiusura dei trade ad alto rendimento che quei carry avevano finanziato: dalle criptovalute alle Big Tech” spiega la manager di Fidelity.
L’ECONOMIA USA STA CONTINUANDO A CRESCERE
Resta il fatto che la Fed, come Powell ha ribadito anche nell’ultimo FOMC, non ha il dovere di sostenere il mercato quanto piuttosto il doppio mandato di stabilità dei prezzi e piena occupazione. “In realtà” tiene a precisare Principe “l’economia USA sta continuando a crescere come evidenzia la sorpresa positiva del PIL del secondo trimestre in America. Inoltre, la politica fiscale resta ultra-espansiva, elemento non sorprendente in un 2024 superelettorale, in un contesto di crescente espansione monetaria globale (96 tagli dei tassi da inizio anno)”.
COGLIERE L’OCCASIONE PER UN CHECK AL PORTAFOGLIO
Alla luce di tutte queste considerazioni, la manager di Fidelity consiglia razionalità e disciplina per cogliere le opportunità sui mercati. Cominciando con una messa a punto del portafoglio per assicurarsi i tre elementi immancabili nell’attuale mondo VUCA (volatile, uncertain, complex, ambiguous). “Puntare cioè sulla qualità al giusto prezzo, con le valutazioni che rappresentano un elemento centrale di gestione del rischio. Altro fattore imprescindibile in un mondo di crescente divergenza e desincronizzazione economica resta poi la diversificazione. Inoltre, occorre posizionarsi su solidi temi di lungo periodo, poco influenzati dai fattori di disturbo estemporanei. Come per esempio il trend tecnologico dell’automazione che in un mondo di deglobalizzazione o reglobalizzazione proseguirà indipendentemente da quanti tagli dei tassi farà la Fed nel prossimo anno”. Argomenta la Director - Market and Distribution Strategy di Fidelity International.
COME ALLESTIRE UN PORTAFOGLIO EFFICIENTE
Senza dimenticare, aggiunge Principe, che “come investire” è altrettanto importante del “dove” investire. “Il contesto economico non richiede nessuna rivoluzione di portafoglio quanto piuttosto un’evoluzione. La volatilità impone il tema dell’investimento programmato, l’esigenza di selettività può avvalersi di portafogli costruiti sui fondamentali, i gap di valutazione danno valore a strategie long-short e la necessità di diversificare ricorda il ruolo core che un approccio absolute return può rivestire in un portafoglio efficiente”.