Apertura dei mercati

La settimana di Ferragosto inizia in positivo per le Borse europee in attesa dell'inflazione Usa

I mercati sembrano voler archiviare le sedute nere della scorsa settimana. Chiuso il Nikkei per festività a una settimana dal collo dell'indice (-12,4%). Occhi puntati sui dati macro e la geopolitica

di Annalisa Lospinuso 12 Agosto 2024 09:18

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Dopo la tempesta sembra essere ritornata la calma per i mercati azionari. Oggi il Nikkei è chiuso per festività, a una settimana esatta dopo il crollo dell’indice (-12,4%), mentre il resto dell’Asia si conferma debole ma meno delle sedute passate. Anche le Borse europee iniziano con il piede giusto la settimana di Ferragosto, con Milano +0,3% che cerca di riagganciare i 32.000 punti, Madrid +0,4%, positive anche Parigi e Francoforte (+0,4%), Londra +0,37%. Lo spread Btp Bund è a 144 punti base nei primi scambi.

TENSIONE IN MEDIO ORIENTE


Rimane alta la tensione in Medio Oriente, con gli Usa che stanno rafforzando la loro presenza in vista di un atteso attacco iraniano su Israele e stanno inviando un sottomarino con missili guidati nella zona, secondo quanto riferito domenica dal Pentagono. Il portavoce del Pentagono, il Major General Pat Ryder, ha spiegato che è stato accelerato l’arrivo della USS Abraham Lincoln dal Pacifico, una portaerei con F-35, che si unirà alla USS Theodore Roosevelt.

BUONI SEGNALI DALLE TRIMESTRALI


Il mercato azionario venerdì scorso ha chiuso la seduta in rimonta, dopo una settimana particolarmente turbolenta, iniziata lunedì scorso con un sell-off selvaggio che aveva fatto perdere al Dow Jones oltre mille punti, nel timore di una imminente recessione per l’economia USA. Il Cboe Volatility Index (VIX), noto come l'indice della paura di Wall Street, ha chiuso 20,67 punti dopo aver toccato i 35 punti, livelli visti solo all'inizio della pandemia da Covid-19. Gli analisti erano preparati ad un intervento di emergenza della Fed sui tassi, ma i suoi funzionari hanno scelto la strada della cautela fino alla prossima riunione di settembre. Unica nota positiva è arrivata dalle trimestrali: tra il 91% delle società dell’S&P 500 che hanno riportato i risultati di metà anno, il 78% ha prodotto utili migliori del previsto secondo FactSet.

I DATI MACRO DELLA SETTIMANA


La settimana sarà ricca di dati macroeconomici, primo fra tutti quello sull’inflazione Usa di luglio (in arrivo mercoledì) che servirà ad avere un quadro più chiaro sulle prossime mosse della Fed nella riunione di settembre. In settimana attesi anche le vendie al dettaglio in Cina e il Pil Giapponese.

SU IL PETROLIO


La tensione in medioriente si riflette anche sul petrolio in moderato rialzo con il Brent ottobre che sfiora gli 80 dollari al barile (79,86 dollari) in progresso dello 0,25%. Su anche il Wti settembre che segna +0,44% a 77,18 dollari. A pesare sulle materie prime anche i combattimenti portati avanti dall’esercito ucraino nei giorni scorsi nella regione russa di Kursk che stanno minacciano il gasdotto che trasporta la metà del gas naturale russo ancora esportato verso l'Europa. In marginale salita anche l'oro, a 2.473,80 dollari l'oncia in progresso dello 0,02%, rispetto ai 2.427,35 dollari di venerdì.

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