Lo scenario

Dopo aver dissipato i timori di una recessione Usa, bisogna puntare su bond di qualità

Secondo Mark Haefele, Chief investment officer di Ubs Global Wealth Management, la volatilità potrebbe ritornare e bisogna aspettare i dati macro statunitensi di agosto per avere un quadro più chiaro

di Annalisa Lospinuso 16 Agosto 2024 14:34

financialounge -  Mark Haefele mercato azionario recessione treasury UBS Global Wealth Management USA
Le azioni statunitensi hanno esteso il loro recente rialzo giovedì grazie ai nuovi dati economici che hanno ulteriormente attenuato le preoccupazioni sul rischio di una recessione negli Stati Uniti. Mark Haefele, Chief investment officer di Ubs Global Wealth Management, segnala che il recupero di questa settimana “dovrebbe contribuire a dissipare i timori di una recessione incombente o di un’inflazione vischiosa che ostacolerebbe la Federal Reserve nel caso in cui fosse necessario un rapido taglio dei tassi per difendere la crescita”.

GUARDARE I RENDIMENTI DEI TREASURY


Oltre ai titoli azionari statunitensi che hanno esteso il loro rally grazie ai solidi dati economici, bisogna guardare anche ai rendimenti dei Treasury che sono saliti in seguito all’adeguamento delle aspettative di un taglio aggressivo dei tassi da parte della Fed. “Nonostante i rischi in corso, si ritiene che i dati recenti rafforzino l'ipotesi di un continuo slancio del mercato, in particolare per i titoli di qualità”, aggiunge Haefele.

RISCHIO RALLENTAMENTO


Il rischio di un rallentamento più brusco negli Stati Uniti è scomparso? Secondo Ubs GWM no e gli investitori dovranno probabilmente attendere fino alla pubblicazione del rapporto sull’occupazione di agosto, il prossimo 6 settembre, per capire se l’indebolimento del mercato del lavoro registrato a luglio era dovuto principalmente alle interruzioni legate all’uragano Beryl o se rifletteva un deterioramento sottostante.

DATI MACRO USA POSITIVI


I dati pubblicati la scorsa settimana hanno trovato il giusto equilibrio, quindi per il momento si possono archiviare le preoccupazioni di una recessione imminente e di un’inflazione rigida che ostacolerà la Federal Reserve nel percorso di normalizzazione dei tassi. “I dati sono stati incoraggianti in diversi modi. In primo luogo - spiega il Cio di Ubs Global Wealth Management - l’indice dei prezzi al consumo ha mostrato un'inflazione in tendenza verso l'obiettivo del 2% della Fed. L'inflazione complessiva a luglio è rallentata al 2,9% annuo, in calo dal 3% di giugno, raggiungendo il livello più basso da marzo 2021. Su base di media mobile a 3 mesi, il tasso annualizzato di inflazione di fondo è sceso all'1,6%, in calo dal 2,3% di giugno e dal 4,5% di marzo. Anche i dati sui prezzi alla produzione, che alimentano la misura preferita della Fed per l'inflazione, l'indice delle spese per consumi personali, sono stati benigni”.

SCENARIO IN MIGLIORAMENTO


In conclusione, Ubs GWM non vede “alcun impedimento ai tagli dei tassi” e crede che “la resilienza dei consumatori statunitensi dovrebbe probabilmente essere cruciale per impedire che un rallentamento si trasformi in recessione”. “A nostro avviso, è improbabile che il tasso di disoccupazione continuerà a salire rapidamente se la spesa dei consumatori regge. Naturalmente, monitoreremo attentamente i dati imminenti per vedere se continuano a supportare questa visione”, aggiunge Haefele.

SOFT LANDING


Lo scenario di base rimane per un atterraggio morbido economico negli Stati Uniti, con la Federal Reserve che inizia ad allentare la politica nella riunione di settembre, quindi secondo Ubs GWM gli investitori dovrebbero considerare di investire liquidità e partecipazioni del mercato monetario in obbligazioni societarie e governative di alta qualità, nonché in portafogli diversificati a reddito fisso. Il potenziale per una maggiore volatilità del mercato rimane. “Le alternative, in particolare gli hedge fund, non solo hanno il potenziale per aiutare a stabilizzare i portafogli in periodi di stress, ma possono anche generalmente sfruttare le dislocazioni e generare rendimenti interessanti quando altre classi di attività potrebbero in difficoltà. Detto questo, investire in alternative comporta dei rischi, tra cui l’illiquidità e la mancanza di trasparenza”, ha concluso Mark Haefele, Chief investment officer di Ubs Global Wealth Management.

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