Secondo trimestre 2024

Stagione degli utili volatile, meglio adottare un approccio prudente con un portafoglio bilanciato

Secondo Chiara Robba, head of LDI Equity di Generali Asset Management, l’elevata concentrazione del mercato e dati macro migliori hanno determinato alta volatilità per le società di Europa e Usa

di Annalisa Lospinuso 18 Agosto 2024 07:30

financialounge -  Chiara Robba Generali Asset Management trimestrali 2024 utile per azione
La stagione degli utili è quasi alla fine e, sia in Europa sia in Usa, è stata molto volatile. Chiara Robba, head of LDI Equity, Generali Asset Management, spiega che “le ragioni sono principalmente due: da un lato, l’elevata concentrazione del mercato in pochi nomi e temi che ha provocato reazioni negative forti quando nei bilanci delle società mancavano dei dati. Il secondo fattore di volatilità è legato all’ammorbidimento dei dati macro su entrambe le sponde dell’Atlantico, con una maggiore probabilità di recessione negli Stati Uniti nei prossimi 12 mesi”.

I DATI DEL SECONDO TRIMESTRE 2024


Se si analizzano i dati del secondo trimestre 2024, oltre il 75% delle società statunitensi ed europee ha già pubblicato i dati, con un utile per azione (Eps) di consenso più alto negli Stati Uniti che in Europa, come spiega la Robba. Inoltre, i risultati del secondo trimestre hanno evidenziato una crescita del fatturato del +5% negli Stati Uniti rispetto al +2% in Europa e una crescita dell’Eps del +9% negli Stati Uniti con solo l'1% in Europa, mostrando quindi una maggiore resilienza dei margini negli Stati Uniti fino ad ora.

SETTORI DIFENSIVI


La Cina ha fatto da ago della bilancia, infatti le società europee più esposte a livello nazionale hanno registrato risultati migliori di quelle internazionali, soprattutto delle aziende molto legate a Pechino. “In questo contesto - spiega Chiara Robba - i settori difensivi come healthcare e utilities hanno registrato risultati migliori rispetto a quelli ciclici come consumer discretionary e industrials, che hanno registrato revisioni negative degli Eps”.

SETTORI IN RALLENTAMENTO


I dati più deludenti sono arrivati proprio dai settori considerati più promettenti che, però, hanno subito molto il rallentamento della Cina. Si parla soprattutto dei beni di lusso, dei semiconduttori e delle automobili sulle quali pesano i timori per i dazi globali in caso di rielezione di Trump a novembre.

BENE IMMOBILIARE, SANITARIO E SERVIZI


Il settore immobiliare, sanitario e dei servizi di pubblica utilità hanno registrato le maggiori revisioni positive nell’ultimo mese, sia per l'esercizio 2024 che per il 2025, beneficiando anche di una maggiore probabilità di tagli dei tassi da parte delle banche centrali, come sottolinea Generali Asset Management. La loro correlazione negativa con i tassi permette di poter beneficiare maggiormente di una revisione delle aspettative di taglio dei tassi da parte della Fed e della Bce, dopo l'indebolimento dei dati macro.

SETTORI CICLICI


Per quanto riguarda i settori economici ciclici, le banche hanno continuato a registrare una performance complessivamente positiva, con continui aggiornamenti degli Eps. “Tuttavia, le preoccupazioni per le prospettive macro - aggiunge Chiara Robba - hanno pesato sulla reazione del mercato azionario, in quanto il settore era ben coperto e alcuni investitori hanno deciso di incassare i profitti dopo la forte performance registrata da inizio anno”.

TIMORI PER I CONSUMI


Rimangono i timori per i consumi, in quanto ci sono i primi segnali di indebolimento dell'elasticità dei prezzi in alcuni settori. In particolare si nota una debolezza sia nei consumi di fascia alta, con avvertimenti da parte delle aziende del lusso (Burberry, Kering, Hugo Boss, ma anche Lvmh), sia nei consumi a basso reddito (Ryanair, Nestlé e in parte Unilever). Finora, infatti, i consumatori sono stati in grado di assorbire gli aumenti dei prezzi grazie all’eccezionale ammontare dei risparmi accumulati durante la pandemia. Questa situazione sembra ormai giunta al termine.

IL SETTORE TECH


Il settore tecnologico è quello che ha registrato la volatilità maggiore, a causa sui dubbi sui rendimenti futuri dell'intelligenza artificiale, a fronte di ingenti spese di investimento. Sono stati colpiti i titoli dei semiconduttori sia negli Stati Uniti sia in Europa, anche se il quadro più chiaro si avrà soltanto a fine di agosto con i risultati finanziari di Nvidia.

COME RIVEDERE IL PORTAFOGLIO


La visione sulla seconda metà dell’anno non è ancora molto chiara (consumi in rallentamento, tensioni geopolitiche, liquidità in diminuzione), per questo motivo Generali Asset Management ha rivisto “il portafoglio in chiave leggermente più difensiva, riducendo la ciclicità in vista della stagione dei bilanci, in quanto le valutazioni erano elevate e il posizionamento alto”. “La recente contrazione del mercato - conclude Chiara Robba, head of LDI Equity, Generali Asset Management - innescata dalla riduzione del del carry trade sullo yen dopo l'aumento dei tassi della BoJ e la maggiore probabilità di recessione negli Stati Uniti, non è ancora considerata un forte punto di ingresso nel mercato. Manteniamo un approccio prudente con un portafoglio bilanciato in termini di valore/crescita e una posizione leggermente più difensiva”.

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