Investimenti sostenibili
Clima e governance: Schroders svela i rischi e le opportunità nei portafogli nei prossimi 24 mesi
Focus su inflazione climatica, protezionismo dei metalli, aumento dei prezzi delle polizze casa negli Usa, rallentamento della legislazione UE sulla sostenibilità, e riforma della corporate governance in Giappone
di Leo Campagna 24 Agosto 2024 09:30
Nelle ipotesi di rendimento a lungo termine sarebbero da integrare anche fattori quali il riscaldamento globale e la transizione energetica che possono avere un impatto significativo sui mercati e sulla performance dei portafogli. In quest’ottica, Irene Lauro, Environmental Economist, e Ben Popatlal, Multi-Asset Strategist, Schroders, hanno individuato alcuni temi d'investimento che si svilupperanno nei prossimi 6-24 mesi: l’inflazione climatica, il protezionismo dei metalli, l’aumento dei prezzi delle polizze casa negli Usa, il rallentamento della legislazione UE sulla sostenibilità, e la riforma della corporate governance in Giappone.
“Il caldo intenso negli Stati Uniti, in America Latina, nell'Europa meridionale e in alcune parti dell'Asia sta accentuando la siccità, con ripercussioni sulla produzione agricola, sulla generazione di energia idroelettrica e sul trasporto marittimo. Una dinamica che comporta una pressione al rialzo sull'inflazione” fanno sapere Lauro e Popatlal. I prezzi record di diversi prodotti di base, tra cui cacao, caffè, olio d'oliva e arance, ne sono una conferma mentre anni di scarse precipitazioni hanno penalizzato la produzione mondiale di energia idroelettrica. Una questione significativa in paesi come gli Stati Uniti, la Cina e l'India, dove la perdita di produzione di elettricità potrebbe comportare un aumento dei prezzi dell'energia e anche un freno all'attività industriale.
“Per contrastare le pressioni al rialzo dell’inflazione climatica gli investitori possono ridurre l'esposizione ai tassi d'interesse nei mercati strettamente dipendenti dalla produzione di energia idroelettrica e in quelli in cui l'inflazione alimentare ha un peso rilevante nel paniere dell'indice dei prezzi al consumo (CPI). Inoltre, possono anche limitare l'esposizione ai titoli azionari con alti livelli di dislocazione della catena di approvvigionamento” spiegano i due manager di Schroders.
I quali ricordano poi quanto siano cruciali metalli come il litio, il cobalto e il nichel nella transizione dai combustibili fossili alle fonti energetiche rinnovabili. “Non si possono pertanto escludere politiche protezionistiche per proteggere le industrie nazionali e garantire la disponibilità per le proprie esigenze di transizione energetica. Mentre Cina, Repubblica Democratica del Congo, Australia e Cile sono i maggiori produttori i consumatori più esposti al rischio carenza dell’offerta sono Stati Uniti, UE, Giappone e Corea del Sud. In ottica di investimenti si può aumentare l’allocazione ai metalli industriali e alle valute delle materie prime, come il dollaro australiano” specificano Lauro e Popatlal.
Nel frattempo si stima che i costi assicurativi per i proprietari di case negli Stati Uniti abbiano registrato un aumento del 21% annuo raggiungendo circa 175 miliardi di dollari. Alla base di questo sensibile aumento gli effetti del cambiamento climatico, che hanno comportato una maggiore frequenza di gravi incendi, inondazioni e tempeste nel Paese. Inoltre, l'aumento dei costi degli alloggi rischia di frenare la spesa delle famiglie e di esercitare una pressione al ribasso sui prezzi delle case nei mercati più esposti agli eventi meteorologici estremi.
In Europa, invece, l’aumento dei rappresentanti dei partiti di destra nel Parlamento europeo, spesso scettici nei confronti delle politiche climatiche, potrebbe rallentare la rapida progressione dell'UE verso l'energia verde. Se da un lato il secondo mandato quinquennale di Ursula von der Leyen come presidente della Commissione europea dovrebbe garantire la conferma delle leggi europee in materia di Green Deal, dall’altro potrebbe essere più difficili nuove politiche verdi, mettendo in discussione il ruolo di leader climatico dell'UE. Nel Regno Unito, invece, il nuovo governo laburista vuole fare della Gran Bretagna una superpotenza dell'energia pulita, investendo nelle tecnologie solari ed eoliche.
Lauro e Popatlal ricordano infine come la Borsa di Tokyo abbia spinto le società quotate per ottenere un maggiore valore per gli azionisti mentre le aziende giapponesi hanno gradualmente migliorato le loro pratiche di governance grazie anche alle pressioni esercitate da vari stakeholder. “Una dinamica virtuosa che ha contribuito alla recente sovraperformance delle azioni giapponesi. Se questa tendenza a migliorare la governance continuasse aumenterebbe l'efficienza del capitale e l’approccio virtuoso delle società giapponesi, propiziando un ambiente potenzialmente più solido nel lungo periodo per il mercato azionario nipponico” concludono i due manager di Schroders.
L’INFLAZIONE CLIMATICA
“Il caldo intenso negli Stati Uniti, in America Latina, nell'Europa meridionale e in alcune parti dell'Asia sta accentuando la siccità, con ripercussioni sulla produzione agricola, sulla generazione di energia idroelettrica e sul trasporto marittimo. Una dinamica che comporta una pressione al rialzo sull'inflazione” fanno sapere Lauro e Popatlal. I prezzi record di diversi prodotti di base, tra cui cacao, caffè, olio d'oliva e arance, ne sono una conferma mentre anni di scarse precipitazioni hanno penalizzato la produzione mondiale di energia idroelettrica. Una questione significativa in paesi come gli Stati Uniti, la Cina e l'India, dove la perdita di produzione di elettricità potrebbe comportare un aumento dei prezzi dell'energia e anche un freno all'attività industriale.
LE SCELTE DI PORTAFOGLIO
“Per contrastare le pressioni al rialzo dell’inflazione climatica gli investitori possono ridurre l'esposizione ai tassi d'interesse nei mercati strettamente dipendenti dalla produzione di energia idroelettrica e in quelli in cui l'inflazione alimentare ha un peso rilevante nel paniere dell'indice dei prezzi al consumo (CPI). Inoltre, possono anche limitare l'esposizione ai titoli azionari con alti livelli di dislocazione della catena di approvvigionamento” spiegano i due manager di Schroders.
IL PROTEZIONISMO DEI METALLI
I quali ricordano poi quanto siano cruciali metalli come il litio, il cobalto e il nichel nella transizione dai combustibili fossili alle fonti energetiche rinnovabili. “Non si possono pertanto escludere politiche protezionistiche per proteggere le industrie nazionali e garantire la disponibilità per le proprie esigenze di transizione energetica. Mentre Cina, Repubblica Democratica del Congo, Australia e Cile sono i maggiori produttori i consumatori più esposti al rischio carenza dell’offerta sono Stati Uniti, UE, Giappone e Corea del Sud. In ottica di investimenti si può aumentare l’allocazione ai metalli industriali e alle valute delle materie prime, come il dollaro australiano” specificano Lauro e Popatlal.
AUMENTO DEI PREZZI DELLE POLIZZE CASE NEGLI USA
Nel frattempo si stima che i costi assicurativi per i proprietari di case negli Stati Uniti abbiano registrato un aumento del 21% annuo raggiungendo circa 175 miliardi di dollari. Alla base di questo sensibile aumento gli effetti del cambiamento climatico, che hanno comportato una maggiore frequenza di gravi incendi, inondazioni e tempeste nel Paese. Inoltre, l'aumento dei costi degli alloggi rischia di frenare la spesa delle famiglie e di esercitare una pressione al ribasso sui prezzi delle case nei mercati più esposti agli eventi meteorologici estremi.
RALLENTAMENTO DELLA LEGISLAZIONE UE SULLA SOSTENIBILITÀ
In Europa, invece, l’aumento dei rappresentanti dei partiti di destra nel Parlamento europeo, spesso scettici nei confronti delle politiche climatiche, potrebbe rallentare la rapida progressione dell'UE verso l'energia verde. Se da un lato il secondo mandato quinquennale di Ursula von der Leyen come presidente della Commissione europea dovrebbe garantire la conferma delle leggi europee in materia di Green Deal, dall’altro potrebbe essere più difficili nuove politiche verdi, mettendo in discussione il ruolo di leader climatico dell'UE. Nel Regno Unito, invece, il nuovo governo laburista vuole fare della Gran Bretagna una superpotenza dell'energia pulita, investendo nelle tecnologie solari ed eoliche.
LA RIFORMA DELLA CORPORATE GOVERNANCE IN GIAPPONE
Lauro e Popatlal ricordano infine come la Borsa di Tokyo abbia spinto le società quotate per ottenere un maggiore valore per gli azionisti mentre le aziende giapponesi hanno gradualmente migliorato le loro pratiche di governance grazie anche alle pressioni esercitate da vari stakeholder. “Una dinamica virtuosa che ha contribuito alla recente sovraperformance delle azioni giapponesi. Se questa tendenza a migliorare la governance continuasse aumenterebbe l'efficienza del capitale e l’approccio virtuoso delle società giapponesi, propiziando un ambiente potenzialmente più solido nel lungo periodo per il mercato azionario nipponico” concludono i due manager di Schroders.