Sostenibilità

Crisi idrica globale, le soluzioni di Candriam per investire in modo sostenibile nell’acqua

Focalizzandosi su coltivazioni con un uso consapevole dell'acqua, smart agriculture, processi industriali a circuito chiuso, miglioramento del trattamento delle acque reflue e dissalazione possono emergere nuove opportunità

di Leo Campagna 26 Agosto 2024 14:34

financialounge -  acqua Candriam economia good
Attualmente la disponibilità idrica sostenibile è stimata attorno ai 4.000 kmq e dovrebbe ridursi entro il 2050 mentre la domanda dai 4.800 kmq nel 2020 dovrebbe balzare a 6.800 kmq entro il 2050. Questo "gap idrico" crea enormi rischi per le nostre economie, ma può anche generare opportunità per gli investitori. “Una implementazione di alcune  tecnologie offre interessanti soluzioni. Tra queste le tecniche di coltivazione con un uso consapevole dell'acqua, la smart agriculture, i processi industriali a circuito chiuso, il miglioramento del trattamento delle acque reflue e la dissalazione” fanno sapere Bastien Dublanc, Senior Portfolio Manager, Thematic Equity Strategies e David Czupryna, Senior Portfolio Manager, Thematic Equity Strategies di Candriam.

I CAMBIAMENTI CLIMATICI E IL MAGGIORE STRESS IDRICO


I cambiamenti climatici e il maggiore stress idrico dovrebbero rafforzare le normative e l’engagement con gli azionisti spingendo le aziende (e il settore agricolo) a cambiare il modo in cui gestiscono l'acqua. Una dinamica che dovrebbe propiziare investimenti elevati fino alla fine del decennio (e molto probabilmente anche in quello successivo): una recente ricerca ha evidenziato che gli investimenti nella sicurezza idrica potrebbero sbloccare 2.300 miliardi di dollari in opportunità commerciali per il settore privato. Un contesto favorevole alle aziende, lungo tutta la catena del valore dell'acqua, orientate a diventare leader nell'efficienza idrica e nella circolarità.

L’AGRICOLTURA USA IL 72% DELL’ACQUA DOLCE


L'agricoltura, che utilizza il 72% dell'acqua dolce, può trarre giovamento dall'introduzione di tecniche agricole più sostenibili nella propria catena di approvvigionamento: insieme all'analisi dei dati in tempo reale è possibile ridurre l'impiego di acqua in alcuni casi fino al 50%, incrementando al contempo l'efficienza idrica e la resa delle colture. “Le aziende coinvolte in questo settore mostrano una crescita potenziale significativa, che offre interessanti opportunità per gli investitori che prediligono una gestione sostenibile dell'acqua” riferiscono Dublanc e Czupryna.

IRRIGAZIONI SMART, A GOCCIA E MODELLI METEO


Tra le tecnologie che contribuiscono al miglioramento della gestione dell'acqua non c’è soltanto l’irrigazione smart (o "a rateo variabile") che permette di adattare la quantità d'acqua utilizzata nelle varie parti del campo ai paramenti del suolo (ad es. l'umidità) e al tipo di coltura. Altrettanto efficaci sono l’irrigazione a goccia, che fornisce acqua direttamente alla base di ogni pianta, riducendo così gli sprechi dovuti all'evaporazione e al deflusso, e la capacità di sfruttare i modelli meteorologici può contribuire a gestire meglio le tempistiche di irrigazione

RIUTILIZZO E RICICLO


Altrettanto cruciali sono i sistemi per ridurre l'utilizzo d'acqua è quello di "riutilizzarla" o "riciclarla". Un sistema idrico a ciclo chiuso, per esempio, è progettato in modo tale che l'acqua circoli all'interno di un circuito chiuso, muovendosi continuamente attraverso il sistema senza evaporare o essere esposta all'atmosfera. In un orizzonte temporale più lungo, può risultare efficiente il miglioramento delle pratiche di riciclaggio delle industrie.

Secondo i due manager di Candriam è inoltre fondamentale rinnovare le reti idriche obsolete. “Si può intervenire con anche con la digitalizzazione delle reti idriche e sistemi di rilevamento delle perdite e di misurazione smart che consentono di rilevare, segnalare e persino prevedere perdite o ostruzioni. Secondo le stime, il mercato dei sistemi di misurazione smart potrebbe crescere dell'11,6% all'anno tra il 2022 e il 2027” spiegano Dublanc e Czupryna.

LA TRANSZIONE VERSO CITTÀ CIRCOLARI E SMART


Per quanto riguarda poi il mercato dell’utilizzo delle risorse idriche relativamente alla transizione verso città circolari e smart, che attualmente vale 540 miliardi di dollari, si stima possa crescere del 15% all'anno entro il 2030. Una dinamica che rende ancora più urgente colmare il gap idrico con una migliore gestione delle risorse disponibili visto che circa il 70% delle acque reflue industriali non è trattato o lo è in misura non adeguata prima di essere rilasciato nell'ambiente.

IL MERCATO DELLA DISSALAZIONE


Infine, ma non per importanza, tra le fonti idriche che potrebbero alleggerire il crescente ‘gap idrico’ spicca la grande quantità di acqua marina presente sulla terra. “Le previsioni indicano una crescita del mercato della dissalazione ad un tasso del 10-20% annuo entro il 2030, mentre l'integrazione di processi a valle potrebbe contribuire in modo significativo a ridurre le problematiche ambientali” concludono i due manager di Candriam.

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