Salute

Uova a rischio salmonella ritirate dai supermercati: i marchi e i lotti coinvolti

Il Ministero della Salute ha emesso una nota di richiamo precauzionale per 28 marchi di uova a causa di presunta contaminazione da salmonella

di Antonio Cardarelli 28 Agosto 2024 11:19

financialounge -  economia richiamo prodotti salute
Diversi lotti di uova a rischio contaminazione da salmonella sono stati ritirati in numerosi supermercati italiani. La decisione è stata presa sulla base della circolare del Ministero della Salute, che nell’apposita sezione dedicata a “Richiami di prodotti alimentari da parte degli operatori” ha pubblicato una nota.

DOVE SONO STATE PRODOTTE LE UOVA A RISCHIO SALMONELLA


I 28 lotti di uova a rischio contaminazione da salmonella, come riporta la nota del Ministero consultabile a questo link, sono stati prodotti da Cascina Italia spa nello stabilimento di Spirano, in provincia di Bergamo. Sul sito del Ministero sono indicati i numeri dei lotti interessati dai richiami da parte del produttore. La raccomandazione, in questo caso, è di non consumare le uova, non buttarle e riportarle nel punto vendita nel quale sono state acquistate.

UOVA A RISCHIO SALMONELLA: I MARCHI COINVOLTI


Le uova a rischio salmonella, ritirate dai supermercati in via precauzionale, sono state commercializzate con diversi marchi, 28 per l’esattezza. Le linee e i marchi interessati sono: Smart (Esselunga), Ovonovo, Delizie del Sole (Eurospin), Lactis (Parmalat), Cascina Italia, Conad, Latteria Chiuro, Gesco, Amadori, Del Campo. È bene chiarire che non tutte le uova di questi marchi sono a rischio salmonella, ma solamente i lotti segnalati sulla pagina apposita del Ministero della Salute. Inoltre, sul sito vengono specificate anche le tipologie di confezioni interessate dal richiamo e le specifiche di produzione.

QUALI SONO I SINTOMI DELLA SALMONELLA


La salmonella è l’agente batterico responsabile dell’infezione chiamata salmonellosi. I sintomi possono variare a seconda della gravità. Generalmente provoca gastroenteriti con sintomi come nausea, dolori addominali, diarrea e, nei casi più gravi, febbre, vomito e dolori articolari. Solitamente la durata dei sintomi è compresa tra 4 e 7 giorni. Di fronte a forme lievi di salmonella è sconsigliato l’uso di antibiotici, quindi la principale misura è quella del riposo e dell’assunzione di liquidi o fermenti lattici. La terapia antibiotica è solitamente riservata ad anziani o persone immunodepresse, ma in ogni caso è sempre bene consultare il proprio medico di famiglia per valutare severità e cure.

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