L'apertura dei mercati
Nvidia di nuovo in forte calo a Wall Street, si sgonfia la bolla dei microchip?
I dati deludenti su Ism manifatturiero e vendite di semiconduttori fanno scattare il sell-off a Wall Street: oltre a Nvidia (-9,5%) male anche Intel (-8,7%). Le Borse europee aprono in rosso
di Antonio Cardarelli 4 Settembre 2024 09:06
Partenza in rosso per i listini europei, che seguono la scia di Wall Street. Nelle prime battute Milano, Parigi e Francoforte cedono oltre l'1%. A Piazza Affati prova a rimanere sopra la parità il titolo Saipem.
Seduta fortemente negativa a Wall Street a quasi un mese dal sell-off di agosto. Dow Jones e Nasdaq hanno ceduto rispettivamente l’1,51% e il 2,12%. Ha fatto peggio il Nasdaq (-3,26%) trascinato al ribasso dal crollo di Nvidia, che ha chiuso cedendo il 9,5%. Le vendite hanno colpito pesantemente l’intero settore dei chip, con Intel (-8,7%), Applied Materials (-7%), Broadcom (-6,1%), Advanced Micro Devices (-7,8%) e Qualcomm (-6,9%). A scatenare il sell-off sono stati i dati deludenti sul settore manifatturiero e sulle spese per le costruzioni negli Stati Uniti.
L’Ism manifatturiero di agosto è salito a 47,2 ma è rimasto in area contrazione, inoltre il dato è stato inferiore alle attese di 47,9 punti. Ad accelerare le vendite a Wall Street è stato poi il dato sulle vendite totali di semiconduttori, diminuite mensilmente dell’11% a luglio. Mentre si riaccendono i timori di una possibile recessione negli Usa, al momento secondo il FedWatch Tool di Cme Group, c’è il 100% di possibilità di un taglio dei tassi d'interesse di almeno 25 punti base alla prossima riunione della Federal Reserve, il 18 settembre, con il 37% di possibilità riservato a un taglio di 50 punti base. Oggi è in programma la pubblicazione del Beige Book della Fed, documento che descrive in maniera sintetica il quadro economico generale degli Stati Uniti.
Sulla scia di Wall Street la Borsa di Tokyo ha chiuso in calo del 4,2% zavorrata principalmente dai titoli tecnologici. Male anche le Borse cinesi: a poco dalla chiusura Shanghai cede lo 0,6% e Hong Kong è in rosso dell’1,6%. Riflettori ancora puntati sulla debolezza dell’economia cinese dopo il calo dell’indice dei responsabili degli acquisti ad agosto (51,6 contro il 52,1 del mese precedente).
Perde terreno il petrolio: il Brent novembre è in calo dello 0,41% a 73,45 dollari al barile e il Wti ottobre a 70,03 dollari (-0,44%). Sul mercato valutario, l’euro/dollaro si rafforza leggermente e si attesta a 1,105 (1,104 della vigilia), l’euro/yen a 160,47 (160,8), mentre il cross dollaro/yen è a 145,27 (145,74). In leggero calo anche il gas a 36,88 euro al megawattora (-0,84%).
SELL-OFF NEL SETTORE CHIP
Seduta fortemente negativa a Wall Street a quasi un mese dal sell-off di agosto. Dow Jones e Nasdaq hanno ceduto rispettivamente l’1,51% e il 2,12%. Ha fatto peggio il Nasdaq (-3,26%) trascinato al ribasso dal crollo di Nvidia, che ha chiuso cedendo il 9,5%. Le vendite hanno colpito pesantemente l’intero settore dei chip, con Intel (-8,7%), Applied Materials (-7%), Broadcom (-6,1%), Advanced Micro Devices (-7,8%) e Qualcomm (-6,9%). A scatenare il sell-off sono stati i dati deludenti sul settore manifatturiero e sulle spese per le costruzioni negli Stati Uniti.
LO STATO DELL’ECONOMIA USA
L’Ism manifatturiero di agosto è salito a 47,2 ma è rimasto in area contrazione, inoltre il dato è stato inferiore alle attese di 47,9 punti. Ad accelerare le vendite a Wall Street è stato poi il dato sulle vendite totali di semiconduttori, diminuite mensilmente dell’11% a luglio. Mentre si riaccendono i timori di una possibile recessione negli Usa, al momento secondo il FedWatch Tool di Cme Group, c’è il 100% di possibilità di un taglio dei tassi d'interesse di almeno 25 punti base alla prossima riunione della Federal Reserve, il 18 settembre, con il 37% di possibilità riservato a un taglio di 50 punti base. Oggi è in programma la pubblicazione del Beige Book della Fed, documento che descrive in maniera sintetica il quadro economico generale degli Stati Uniti.
ASIA IN ROSSO
Sulla scia di Wall Street la Borsa di Tokyo ha chiuso in calo del 4,2% zavorrata principalmente dai titoli tecnologici. Male anche le Borse cinesi: a poco dalla chiusura Shanghai cede lo 0,6% e Hong Kong è in rosso dell’1,6%. Riflettori ancora puntati sulla debolezza dell’economia cinese dopo il calo dell’indice dei responsabili degli acquisti ad agosto (51,6 contro il 52,1 del mese precedente).
VALUTE E MATERIE PRIME
Perde terreno il petrolio: il Brent novembre è in calo dello 0,41% a 73,45 dollari al barile e il Wti ottobre a 70,03 dollari (-0,44%). Sul mercato valutario, l’euro/dollaro si rafforza leggermente e si attesta a 1,105 (1,104 della vigilia), l’euro/yen a 160,47 (160,8), mentre il cross dollaro/yen è a 145,27 (145,74). In leggero calo anche il gas a 36,88 euro al megawattora (-0,84%).
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