La view

Schroders vede buone performance dei mercati a prescindere da chi vincerà le presidenziali Usa

La solidità del contesto globale, con un’economia verso un atterraggio morbido e un graduale allentamento delle banche centrali, rappresenta un ambiente ancora favorevole per gli asset di rischio

di Leo Campagna 4 Settembre 2024 07:55

financialounge -  mercati Schroders
Lo scorso mese di agosto era iniziato con alcuni dati macroeconomici, in particolare i deludenti numeri del mercato del lavoro USA, che hanno alimentato i timori dei listini per un'imminente flessione dell’economia globale. Preoccupazioni che, secondo il team degli economisti di Schroders, sono esagerate. “L'aumento della disoccupazione negli Stati Uniti è dovuto a un'eccessiva debolezza sui nuovi impieghi mentre una serie di altri indicatori sul mercato del lavoro segnalano un raffreddamento delle condizioni, piuttosto che un crollo” riferisce il team.

UN ATTERRAGGIO MORBIDO NELLO SCENARIO DI BASE


Secondo il quale il ritorno ad una dinamica ad un ritmo più regolare di assunzioni e di crescita dei salari, mentre si rafforza ulteriormente il processo di disinflazione e migliora la disponibilità del credito, dovrebbe sostenere la disponibilità di spesa per solidi consumi delle famiglie e, di conseguenza, per l'attività economica in generale. “Il nostro scenario di base” spiegano gli esperti del team “resta basato su un’economia statunitense capace di evitare una recessione attuando un atterraggio morbido. Guardando poi alle altre economie sviluppate, prosegue il buono stato di salute delle famiglie, mentre la ripresa del flusso commerciale assicura ancora un sostegno ai Paesi industrializzati e agli esportatori netti di materie prime”.

I MOTIVI DI PREOCCUPAZIONE


Il team, tuttavia, non nasconde i motivi di preoccupazione. Mentre la mancanza di competitività pesa ancora sui produttori dell'Eurozona, la Cina non sembra in condizione di centrare l’obiettivo di crescita del 5% per quest'anno. “I declassamenti di queste due economie ci hanno indotto a ridurre leggermente le stime di crescita globale per il 2024 e il 2025 dal 2,8% precedente all’attuale 2,7%. Sul versante invece dell’inflazione, la nostra previsione centrale vede un proseguimento delle pressioni sui prezzi nel corso di quest'anno e del prossimo, anche se i traguardi più semplici sono in buona parte già stati raggiunti” argomenta il team degli economisti di Schroders.

LE PREVISIONI PER L’INFLAZIONE GLOBALE


La cui previsione per l'inflazione globale IPC rimane al 3,1% per il 2024, per poi ridiscendere al 2,5% nel 2025 (rispetto al 2,4% della precedente stima). “Questo induce a ritenere improbabile che l’allentamento delle banche centrali venga interamente scontato sui mercati. I policymaker sono ora pronti a tagliare i tassi con cautela, per non rischiare una seconda ondata d’inflazione” specificano i manager del team, che si aspettano sia dalla Bce che dalla BoE, un taglio in meno entro la fine del 2025. Per quanto riguarda la Fed, invece, il team adesso prevede un ulteriore taglio nel 2025, considerata la recente sorpresa al ribasso dell'inflazione core, ma continuando a ipotizzare un numero di tagli nettamente inferiore a quello scontato dal mercato. In media, le previsioni di allentamento del team per queste tre banche centrali sono inferiori di circa 85 punti base (pb) rispetto a quanto attualmente scontato dai future.

I POSSIBILI ESITI DELLE ELEZIONI STATUNITENSI


Per quanto riguarda invece gli esiti delle elezioni statunitensi, secondo il team Trump e Harris hanno le stesse probabilità di affermazione e, da una prospettiva economica, ciò dovrebbe avere un impatto trascurabile. Una presidenza Harris dovrebbe probabilmente fare i conti con un Congresso diviso al suo interno. Se invece vincesse Trump, l'impatto sarebbe reflazionistico, considerate le sue politiche di deregolamentazione, neo-mercantiliste e anti-immigrazione.

UNO SCENARIO ANCORA FAVOREVOLE PER GLI ASSET DI RISCHIO


“Dal punto di vista degli investitori, a prescindere dal nuovo Presidente degli Stati Uniti, i mercati dovrebbero registrare buone performance in futuro. La solidità del contesto globale a cui si aggiunge un graduale allentamento delle banche centrali, rappresenta un ambiente ancora favorevole per gli asset di rischio” conclude il team degli economisti di Schroders.

Read more:
Trending